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CAMPO SCUOLA, SARÀ INTITOLATO A DONATO SABIA

Arriva l’ok del Prefetto. Potenza potrà omaggiare il campione olimpico morto a causa del Covid

Dopo la tragica morte di Donato Sabia, una delle prime vittime potentine del Covid-19, avvenuta lo scorso 8 aprile, è stata ufficializzata l’intitolazione a lui del Campo Scuola di Macchia Romana.
Con una nota trasmessa dal Prefetto Annunziato Vardè al Sindaco di Potenza Mario Guarente, il rappresentante del Governo dà il via libera agli ulteriori adempimenti necessari per concludere l’iter per far sì che l’impianto sportivo del capoluogo possa essere legato per sempre alla memoria dell’olimpionico recentemente scomparso.
Quel campo scuola che ha visto negli anni Sabia fare da mentore alle giovani leve dell’atelica. Lui mezzofondista, due volte finalista olimpico, nonché oro ai campionati europei di Goteborg, sapeva con il suo sorriso genuino trasmettere i veri valori dello sport.
Un ottimo ricordo lasciato anche presso il Comune di Potenza dove lavorava, soprattutto per chi era a stretto contato con lui come l’assessore allo Sport Patrizia Guma che ha affermato “Un momento di grande emozione, per chi con Donato ha avuto la fortuna di vivere, in famiglia, al lavoro, nell’ambito dell’associazionismo sportivo e in ogni altra occasione, così come per tutti i potentini e tutti gli italiani che in lui hanno visto un esempio da seguire e al quale ispirarsi”.
L’assessore allo Sport commentando il provvedimento prefettizio ha sottolineato inoltre come “la struttura di Macchia Romana continuerà a ospitare anche la targa con il nome di Roberto Caruso, indimenticato protagonista dell’atletica potentina, allenatore di Donato Sabia e al quale Donato stesso era profondamente legato. Tre mesi e mezzo fa ci lasciava un grande amico che con questa intitolazione avrà, com’è giusto che sia, per sempre legato il suo nome a quello di una struttura sportiva simbolo per gli atleti potentini e lucani. Modello di sportività, di lealtà, di impegno, di costanza, – conclude la Guma – intitolare a lui un bene immobile è poca cosa per un grande uomo, straordinario anche nella sua ordinarietà, ma è un bel modo per ricordare una bella persona, un sorriso che dona serenità, una presenza che continuerà ad accompagnarci”

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