AttualitàBasilicata

IN BASILICATA SI TEME FOCOLAIO TRA MIGRANTI

Dopo i 3 positivi, le immagini esclusive dei tamponi effettuati su altri 40 bengalesi e sugli operatori a Potenza

Dopo i nuovi casi di contagio registrati in Basilicata che hanno riguardato tre immigrati del Bangladesh provenienti da Lampedusa, operativa l’attività delle USCO, le unità speciali covid -19 istituite per agire nelle zone di emergenza e per effettuare i test rinofaringei ai contagiati da Coronavirus.

Come mostrano le immagini in esclusiva di Cronache Lucane sono stati effettuati infatti i primi test sugli altri migranti e sugli operatori che sono entrati in contatto con i nuovi contagiati.

Ma ricostruiamo in fatti: dopo essere sbarcati a Lampedusa, 73 profughi bengalesi, su indicazione del ministero degli Interni venivano trasportato in Basilicata. Gli stessi, su richiesta del prefetto di Potenza, Annunziato Vardè, venivano sottoposti prima di arrivare in regione a vista media che ne attestava lo stato di salute. Ciò nonostante, ai fini precauzionali, ed in virtù dell’ordinanza numero 29 emanata lo scorso 10 luglio dal presidente della regione Basilicata, Vito Bardi, gli stessi venivano sottoposti a isolamento precauzionale, e su 10 dei 50 rimasti a Potenza veniva fatto anche test rinofaringe. Risultati positivi in tre, come si diceva, si è proceduto a isolarli così come fatto con gli altri immigrati che erano entrati in contatto loro, discorso analogo svolto per gli operatori che li hanno accolti nella struttura a loro destinata.

Gli stessi sono stati tutti sottoposti a tampone rinofaringeo da due unità USCO, la prima che dopo aver effettuato il test ad una famiglia di Cancellara, ha ripetuto l’operazione in una struttura di Potenza dove sono in quarantena 5 degli operatori che della cooperativa che si è occupata dell’accoglienza dei migranti.

L’altra unità speciale si è invece diretta presso il Ferro Hotel, altra struttura sempre del capoluogo dove sono attualmente presenti gli altri 40 migranti che sono stati sottoposti a test, nonché altri 7 operatori.

I tamponi saranno processati tutti presso il Crob di Rionero e nel giro di 24 ore si riceveranno gli esiti, intanto si discute sul merito della questione sul perché i tamponi non sono stati effettuati immediatamente il giorno dopo la scoperta della positività dei tre, dovendo aspettare un giorno ulteriore con il rischio che ciò possa aver causato un nuovo focolaio tra il gruppo dei migranti e gli operatori, con l’auspicio che gli stessi si siano attenuti pedissequamente al rispetto della quarantena come prescritto.

 

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