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CGIL: “MISURE URGENTI PER IL MEZZOGIORNO”

L’allarme del segretario lucano Summa dopo la pubblicazione del report Istat


“Se non si prendono misure urgenti di contrasto alla fragilità economica e formativa concentrate soprattutto sulle regioni del Mezzogiorno, il danno sociale sarà molto più pesante al Sud, accentuando ulteriormente il divario con il resto del Paese”. È quanto afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa commentando la fotografia del Paese scattata dall’Istat nell’ultimo rapporto annuale.

Secondo le ultime stime, la riduzione della ricchezza per l’Italia sarà del 12,8% e la ripresa nel 2021 potrebbe essere insufficiente a coprire le perdite generate nel 2020. Un quadro preoccupante quello delineato dall’ente di ricerca, che nell’ipotesi migliore in cui non ci sarà un secondo lockdown pandemico in autunno, permetterà al nostro paese di ritornare ai livelli di Pil di fine 2019 solo nel 2024-2025.
Secondo l’Istat la pandemia ha ampliato le diseguaglianze sociali e bloccato le prospettive di ascesa sociale con le aree più deboli del Paese destinate a soffrirne gli impatti più gravi.

Ed ancora natalità ridotte, circa 400.000 posti di lavoro persi tra marzo e aprile e la didattica a distanza che ha danneggiato soprattutto i minori delle famiglie a più basso reddito, rendendo più difficile il reperimento di strumenti informatici con le conseguenze peggiori proprio nel mezzogiorno dove già si registrava un tasso di abbandono di attività formative nel 2019, del 18,2%, a fronte del 10,6% del Centro-Nord.
E’ prioritario riprendere in tempi utili il piano per il sud. La Basilicata – ha concluso Summa -, tra le prime regioni a zero contagi, ha tutte le carte per fare da apripista a una nuova fase per il Mezzogiorno”.

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