LA “SCUOLA GIURIDICA” DI AVIGLIANO CONTRO IL GIUSTIZIALISMO
Lettere Lucane
Avigliano è un comune molto importante, per la storia della Basilicata. Questa città fu all’avanguardia durante la rivoluzione napoletana del 1799, nella lotta contro i Borbone e nel contrasto al brigantaggio lucano, che nacque proprio in queste contrade. È sempre stata, insomma, una città avanzata, moderna, riformatrice, di grande qualità culturale. Colui che all’unanimità viene ancora considerato il più importante Presidente della Regione Basilicata, Vincenzo Verrastro, era di Avigliano, così come erano di Avigliano giuristi di fama nazionale come Emanuele Gianturco, Tommaso Claps e il poeta Giulio Stolfi, tra i più interessanti poeti neorealisti del Mezzogiorno.
Quando si parla di Avigliano si parla dunque di una città importate, che ha una storia e una tradizione giuridico-politica di un certo spessore. Fra qualche mese ad Avigliano ci saranno le elezioni comunali, e queste elezioni sono importanti, perché saranno un primo sondaggio per capire se il centrodestra si sta rafforzando sul territorio lucano e se il centrosinistra si sta riorganizzando dopo la sconfitta alle scorse regionali. Qualche giorno fa, parlando con un politico aviglianese di grande esperienza, Donato Paolo Salvatore, un socialista riformista che stimo molto, mi è venuto di dirgli che sarebbe bello, proprio in onore alla gloriosa “scuola giuridica” di Avigliano, organizzare in questa città un Festival del Diritto. In una Regione che spesso è stata vittima e testimone di un’idea giustizialista e vendicativa del diritto, sarebbe bello raccogliere proprio nella città di Gianturco tutte quelle forze sane della cultura giuridica che credono ancora in una giurisprudenza imparziale, super partes, garantista, non politicizzata e, soprattutto, avversa all’uso mediatico delle indagini e dei processi.
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