AttualitàBasilicata

IL LENTO DECLINO DELLA CITTÀ DI FEDERICO II

Melfi frustrata da politiche culturali fallimentari


Maratea sorride, Matera sorride. È l’intuizione del consorzio turistico Maratea che si unisce al progetto di comunicazione del consorzio albergatori di Matera per, insieme, accogliere i turisti che vorranno venire in Basilicata. I due consorzi hanno ritenuto strategico proseguire uniti il proprio cammino con l’idea chiara di creare il brand “Basilicata sorride” per elaborare strategie di marketing condivise. Sarà la nascita di un portale web ideato e realizzato gratuitamente come contributo alla ripresa post Covid il primo passo da compiere. Il progetto riporta alla mente l’idea della Basilicata “4 M” di Gianpiero Perri quando il manager era alla guida dell’APT. La proposta era quella di puntare su due percorsi: il mare di Metaponto e Maratea, la storia e la cultura di Matera e Melfi. La perla del Tirreno e sull’altra costa le strutture alberghiere di Metaponto; la Città dei sassi e quella di Federico II con la loro storia millenaria.

Le 4 M, dunque, per veicolare l’immagine di “Basilicata bella scoperta” altro slogan che intendeva spiegare l’incanto di una terra capace di mettere insieme mare, gastronomia, storia, cultura, bellezze paesaggistiche uniche nel loro genere. Quel progetto presentato da Gianpiero Perri, amministratore lungimirante, poteva davvero funzionare ma come sovente accade in questa strana regione i gangli di una politica malata lo hanno brutalmente accantonato. Se poi si aggiunge l’incapacità di guardare lontano di amministratori miopi allora si può comprendere le debacle di una classe dirigente locale capace di mortificare ogni velleità di rilancio e crescita territoriale. Melfi per esempio ha perso inesorabilmente ogni treno per puntare sul più colossale flop degli ultimi decenni in campo culturale. Si è pensato di puntare sul cosiddetto “Millenario”, una data letteralmente uscita dal nulla e che nulla ha generato nella città sia a livello di ritorno turistico che di capacità di illuminare la fantasia e l’orgoglio dei melfitani.

A suon di quattrini, ma parliamo di diverse centinaia di migliaia di euro, si è cercato di convincere una platea inesistente che mille anni prima si è fortificata la cinta muraria della città. La stessa città che nella sua totalità non ha mai sentito questo accadimento storico come proprio ne’ mai compreso il valore di questo Millenario ai più rimasto sconosciuto. Un flop, appunto, costato alle casse comunali fior di quattrini. Le 4 M di Perri hanno perso per strada la M di Melfi, città desolatamente oggi fuori da qualsivoglia flusso turistico nuovo che nessuna intuizione di privati o peggio di amministratori lungimiranti ha saputo favorire. Così non resta che attendere le orde vandaliche di turisti mordi e fuggi in arrivo ad ottobre per la sagra “iper mercato” della castagna. Mestizia!

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