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IRENE PIVETTI (navigatrice) in coppia con LEO ISOLANI (pilota) impegnati in una difficile Prova Speciale RALLY : Italia – Cina

Gli indagati nell’inchiesta milanese per riciclaggio sono: Irene Pivetti, Leonardo Isolani, pilota ed ex campione italiano di Gran Turismo, la moglie del pilota, un notaio, un socio della società cinese riferibile all’ex presidente della Camera e un responsabile delle due società di Leo Isolani

Recentemente Irene Pivetti ha detto:
– “Io sono innamorata degli italiani, a maggior ragione in questa… terribile circostanza […] Gli italiani sono quelli, in questa circostanza son capaci di mantenere la barra… la barra dritta del timone”(27 marzo 2020)
– “lo considero comunque un contributo utile da dare allo Stato Italiano, che amo e servo con orgoglio, oggi da imprenditore, come un tempo in un ruolo istituzionale” (25 aprile 2020)
– “è giusto dimostrare che si crede nello Stato anche nei momenti in cui sei veramente messo sulla graticola immeritatamente. Io credo in queste istituzioni, che ho sempre servito e che continuo a servire” (2 maggio 2020)
– “proprio per la grande responsabilità che sento” (2 maggio 2020)

Leo Isolani, titolare di una società indebitata con il Fisco per diversi milioni di euro, avrebbe venduto, attraverso una società intermediaria, molti beni, fra cui tre Ferrari, a una terza società di Hong Kong riconducibile a Irene Pivetti. Quest’ultima avrebbe poi rivenduto i beni a un’impresa cinese. Sotto la lente ci sono i flussi finanziari relativi a tali operazioni commerciali che risalgono al 2016.
Anche perché nei vari passaggi i valori dei beni oggetto di compravendita sarebbero stati gonfiati. L’inchiesta milanese per riciclaggio è in corso da circa un anno.

Il #19Maggio2016 nella serata caratterizzata dall’eccellenza Ferrari, per la prima edizione del Premio Isolani Racing Team sono stati premiati dalla Presidente di Only Italia ?? Irene Pivetti alla presenza di Zhou Xi Jian, presidente Daohe Group, personalità cinesi che si sono distinte nello sviluppo, nel business, nella finanza, nella collaborazione con le imprese italiane, con la partnership tra Yinhe Hub, Only Italia e Fondazione per lo Sviluppo Italia-Cina. “Nel giardino tre magnifiche Ferrari – così la Presidente Pivetti inizia la conferenza stampa- le Ferrari questa sera sono il simbolo dell’eccellenza italiana e il simbolo dell’eccellenza nelle relazioni tra le imprese cinesi e le imprese italiane perché celebriamo l’acquisizione da parte del Gruppo Daohe del
Isolani Racing Team Racing with Ferrari
Siamo felici di avere il vero protagonista della serata, il Presidente di Daohe Group Zhou Xi Jian”.
“Oggi abbiamo firmato questo contratto, abbiamo acquisito Isolani-Ferrari – afferma il Presidente del colosso cinese – tramite questa attività possiamo sviluppare ancora di più la nostra abilità nel settore sportivo, soprattutto nel settore delle corse delle macchine. La Cina è all’inizio quindi Leo Isolani è un punto di partenza. Vorrei anche ringraziare la Presidente Pivetti perché grazie al suo aiuto siamo riusciti ad avere questa acquisizione”
Ospiti, dal Principe Carlo di Borbone e delle due Sicilie Duca di Castro, al Console del Venezuela Fabio Cassano Pironti, i principi Eugenio e Manuela Ruspoli, la stilista Anna Fendi e ancora personalità della televisione, dello sport, della politica.
La multinazionale cinese Daohe Group all’avanguardia nelle nuove tecnologie, colosso finanziario, si apre con la firma di questo contratto anche al mercato sportivo portando Isolani in Cina, facendo conoscere questa attività sportiva, colorata di rosso al grande pubblico, con Vip Club di supporto al racing ma anche sensibilizzando la sicurezza stradale, aprendo scuole per l’insegnamento della guida sicura. Il team è pronto, la squadra Isolani Racing with Ferrari cinese sarà capitanata dal pilota italiano Giacomo Ricci “Team Manager molto giovane che ha preso le redini della scuderia italiana Trident (Gp2 e Gp3), riuscendo a cogliere importanti risultati grazie al connubio di esperienza e carattere, trasmessi sin da subito a tutto il reparto corse, piloti inclusi”

Irene Pivetti è indagata a #Milano per #riciclaggio

Gli inquirenti ipotizzano una maxi evasione fiscale nell’ambito di operazioni di import-export con la Cina ??
L’ex presidente della Camera è già sotto inchiesta per la commercializzazione di mascherine non a norma

09 giugno 2020, 20:58 Agi

È indagata anche a Milano, Irene Pivetti, dopo l’apertura di fascicoli a suo carico a Savona, Siracusa e Roma, per le sue attività di import-export con la Cina, tramite la holding di cui è a capo, la Only Italia. È proprio nella sede della società (in zona Stazione Centrale a Milano) che la Guardia di finanza ha bussato questa mattina, cercando contemporaneamente la ex presidente della Camera anche a casa sua in zona Porta Venezia e perquisendo l’abitazione.
Le operazioni sono ancora in corso e dureranno probabilmente fino a sera.

Nel frattempo trapelano i particolari delle indagini, guidate dal pm Giovanni Tarzia ed eseguite dal Nucleo di polizia economico finanziaria delle Fiamme gialle milanese: l’accusa per Pivetti e altre 5 persone è di riciclaggio per fatti risalenti al 2016 e che erano sotto la lente della procura già dal 2019.

Indagato anche un pilota di rally

All’origine del sospetto degli inquirenti una maxi evasione fiscale da milioni di euro di un imprenditore e pilota di rally italiano, Leo Isolani, e le sue operazioni finanziarie nel tentativo, è l’ipotesi d’accusa, di sottrarre allo Stato alcuni asset patrimoniali e beni mobili.
In particolare Isolani era titolare di due società, una con sede a San Marino, a cui erano intestate 3 Ferrari, e una italiana che deteneva marchio, attrezzature e sito web dell’ Isolani Racing Team
L’imprenditore nel 2016 aveva ceduto tutto al gruppo cinese Dahoe, capitanato dal magnate Zhou Xi Jiang, servendosi dell’intermediazione di una società del gruppo Pivetti con sede ad Hong Kong.

L’acquisizione era stata celebrata dalla stessa Pivetti nel corso di un evento nella cornice di Palazzo Brancaccio a Roma, e con le Ferrari appena comprate da Zhou in bella mostra nel cortile della storica location.

I militari della #Gdf tuttavia, durante le complesse indagini, sono riusciti a seguire il flusso di ritorno del denaro – centinaia di migliaia di euro – ricevuto da una società polacca del gruppo Only, che pur non essendo la parte venditrice, era l’assegnataria dei bonifici dalla Dahoe.

Parte del denaro, secondo quanto ipotizzato nelle indagini, sarebbe tornato infine a Isolani, tramite un conto estero, e parte sarebbe andato al socio cinese della Only, responsabile della società di Hong Kong. Le compravendite inoltre non sarebbero state registrate con il loro regolare importo.

Tra gli indagati nell’operazione, oltre alla ex parlamentare leghista e al pilota, c’è lo stesso notaio che avrebbe aiutato a mettere in piedi l’operazione; la moglie di Isolani, e il socio cinese che ha ricevuto parte dei flussi finanziari.
Le perquisizioni di oggi hanno interessato non solo la sede milanese della holding e l’abitazione della ex parlamentare leghista, ma anche un’altra delle aziende della galassia ‘Only’ con sede a Roma.

Pivetti già sotto inchiesta per la commercializzazione di mascherine non conformi

L’indagine milanese non ha legami con quella relativa alla partita di mascherine dalla Cina per cui la ex numero uno di Montecitorio è tornata agli onori delle cronache.
È del 29 aprile, infatti, la prima notizia sul sequestro di 9mila mascherine non conformi ai requisiti essenziali di sicurezza, importate dal gigante asiatico tramite la Only Logistic Italia, ramo operativo della holding.
Le perquisizioni partite da Siracusa sono scattate nelle province di Milano, Roma, Bologna, Ravenna, Forli’, Siracusa, Caltanissetta, Catania e Ragusa.

Le indagini erano nate dopo una segnalazione delle Fiamme gialle di Bologna che, dopo aver scovato delle protezioni irregolari, sono risaliti ad una società di distribuzione di Lentini (Siracusa).
È stata poi la gdf di Savona a perquisire anche la sede ligure della società, presentando un avviso di garanzia per “vendita di materiale con impronte contraffatte, ricettazione, frode in commercio e violazione delle norme doganali”. Contemporanea l’apertura del fascicolo alla Corte dei Conti del Lazio.

A fine maggio è l’indagine penale romana ad essere trasferita nelle mani dei magistrati milanesi per il reato di frode nelle pubbliche forniture, sempre riguardo la partita di dispositivi di protezione individuale commissionata nell’ambito dell’emergenza coronavirus.

Irene Pivetti è indagata per #riciclaggio nell’inchiesta milanese, avviata un anno fa, su alcune operazioni di #import_export con la Cina ?? da parte di società riconducibili all’ex presidente della Camera.
Le perquisizioni effettuate nella sua abitazione dalla guardia di finanza non sono legate al caso dell’importazione di mascherine che vede sempre indagata la #Pivetti

La Only Italia Club Srl, società sammarinese di Irene Pivetti collegata all’importazione di mascherine dalla Cina, era in stato di sospensione volontaria dal 21 gennaio del 2019.

Irene Pivetti, la Finanza perquisisce l’abitazione milanese dell’ex presidente della Camera dei Deputati e due uffici nell’ambito di un’inchiesta per riciclaggio. La Gdf di Milano sta infatti effettuando perquisizioni nella casa di Irene Pivetti e in due uffici, sedi di alcune società a lei riconducibili. L’indagine, condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf milanese, è in corso da tempo e non è legata alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’ex presidente della Camera sull’importazione di mascherine.

L’inchiesta per riciclaggio su Irene Pivetti e alcune sue società è coordinata dal pm Giovanni Tarzia e non riguarda l’emergenza Covid. Il fascicolo è aperto da tempo in Procura a Milano e oggi sono state effettuate perquisizioni e acquisizioni di documenti. Nei giorni scorsi, invece, la Procura di Roma ha inviato ai colleghi di Milano per competenza territoriale l’indagine avviata nelle scorse settimane sulla società ‘Only Logistics Italia’, amministrata dall’ex presidente della Camera ed ex esponente leghista.
Il procedimento, in cui si procede per il reato di frode nelle pubbliche forniture, riguarda una partita di dispositivi di protezione individuale commissionata nell’ambito dell’emergenza coronavirus. I magistrati di piazzale Clodio, il 29 aprile scorso, avevano effettuato una serie di acquisizioni documentali nella sede della Protezione Civile e in particolare sui contratti di fornitura stipulati con la società. Sulla società della Pivetti per il caso mascherine sono state avviate indagini anche a Savona e Siracusa, mentre a Roma ha aperto un procedimento anche della Corte dei Conti.

Indagate altre 5 persone
Irene Pivetti risulta essere indagata insieme ad altre cinque persone per riciclaggio per una serie di operazioni sospette di import/export con la Cina. È quanto si apprende da fonti investigative vicine all’indagine, avviata un anno fa dagli investigatori della Guardia di Finanza e coordinata dal pm di Milano, Giovanni Tarzia. Le perquisizioni odierne dei militari delle fiamme gialle hanno riguardato nello specifico l’abitazione milanese dell’ex presidente della Camera dei Deputati e di due uffici, di cui uno con sede nel capoluogo lombardo, di società a lei riconducibili. All’esito dell’attività sono stati sequestrati documenti cartacei e materiale informatico.

C’è anche Leonardo ‘Leò Isolani, pilota ed ex campione italiano di Gran Turismo, tra gli indagati nell’inchiesta milanese per riciclaggio su Irene Pivetti e le sue società. Da quanto si è saputo, infatti, le operazioni commerciali al centro dell’inchiesta riguardano, in particolare, il passaggio di tre Ferrari Gran Turismo vendute, assieme ad altri beni, da società del pilota (una indebitata col Fisco per diversi milioni) ad una società di Hong Kong di Pivetti e poi rivendute da quest’ultima ad una società cinese. Accertamenti sono in corso sui flussi finanziari di queste operazioni di presunto riciclaggio. Tra gli indagati figurano anche la moglie del pilota, un notaio, un socio della società cinese riferibile all’ex presidente della Camera e un responsabile delle due società di Isolani.

Irene Pivetti indagata per riciclaggio: perquisite la casa e le società

#realMENTE mi dispiace che l’amico Leo Isolani nel giorno del suo #COMPLEANNO sia citato ed involontariamente coinvolto in questa brutta storia con Irene Pivetti sponsor di Leo Isolani

Ancora guai per Irene Pivetti, indagata per riciclaggio

Perquisizioni, oggi, nella sua abitazione e nelle sedi di sue società.

Si indaga su una serie di operazioni commerciali – in particolare la compravendita di tre Ferrari Gran Turismo – che sarebbero servite per riciclare proventi di una maxi evasione fiscale.

MILANO – Ancora guai giudiziari per l’ex presidente della Camera italiana Irene Pivetti già finita al centro, nel pieno dell’emergenza Covid a fine aprile, del presunto scandalo su una maxi fornitura di 15 milioni di mascherine alla Protezione civile per 30 milioni di euro, importate dalla Cina ma senza certificazioni, in parte sequestrate.

Nei confronti dell’ex esponente leghista sono state effettuate oggi una serie di perquisizioni della Guardia di finanza nella sua abitazione, in zona Porta Venezia a Milano, e nelle sedi di sue società. L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero di Milano Giovanni Tarzia, non ha nulla a che fare con le partite di dispositivi di protezione, ma vede al centro sempre il gruppo Only Italia, guidato dalla ex presidente di Montecitorio.

E in questo caso per una serie di operazioni commerciali – in particolare la compravendita di tre Ferrari Gran Turismo – che sarebbero servite per riciclare proventi di una maxi evasione fiscale.

Pivetti è indagata per riciclaggio assieme, tra gli altri, a Leonardo ‘Leo’ Isolani, pilota ed ex campione di Gran Turismo. Isolani, che ha un suo “team racing”, avrebbe venduto tutti i beni (attrezzature, marchio e sito web) di una sua società indebitata col Fisco per diversi milioni di euro al fine di svuotarla.

Beni che sarebbero andati a un’altra sua società con base a San Marino, la quale avrebbe venduto di nuovo tutti i beni, e in più le tre Ferrari, ad una società di Hong Kong riferibile a Pivetti. Società quest’ultima che, poi, avrebbe rivenduto ancora gli asset ad altra società, sempre di Hong Kong, il Gruppo Daohe del magnate cinese Zhou Xi Jian.

«Nel giardino tre magnifiche Ferrari, il simbolo dell’eccellenza italiana e il simbolo dell’eccellenza nelle relazioni tra le imprese cinesi e le imprese italiane, perché celebriamo l’acquisizione da parte del Gruppo Daohe del Team Isolani Racing with Ferrari», diceva Pivetti il 19 maggio 2016, come si legge sul sito di Only Italia, presentando un evento a Palazzo Brancaccio a Roma.

Le indagini della Guardia di finanza, le cui perquisizioni sono andate avanti per tutti il giorno (con sequestri di documenti e dispositivi informatici), si stanno concentrando sui flussi finanziari relativi a queste operazioni del 2016, anche perché nelle compravendite ci sarebbe uno scollamento tra i pagamenti (inferiori) effettuati dalla società del magnate cinese e l’ammontare totale dell’operazione.

E il gruppo cinese, stando alle indagini, avrebbe corrisposto le somme ad una società polacca, che farebbe parte sempre della “galassia” Pivetti e già emersa anche nel caso mascherine. Tra gli indagati anche la moglie del pilota, un notaio che avrebbe messo in piedi l’operazione e che avrebbe fatto da tramite anche per un bonifico all’estero in favore di Isolani, un socio della società cinese di Pivetti, che avrebbe incassato denaro dalla società polacca e il responsabile delle due aziende del pilota.

Nei giorni scorsi, intanto, la Procura di Roma ha inviato ai colleghi di Milano per competenza territoriale l’indagine avviata sulla Only Logistics Italia e sulla maxi partita di Dispositivi di protezione individuale (Dpi) e con al centro il reato di frode nelle pubbliche forniture. Su Pivetti per la vicenda delle mascherine si indaga anche a Savona (ai primi di maggio l’ultimo sequestro di circa 250mila mascherine nei magazzini di alcuni ospedali lombardi) e Siracusa, mentre a Roma è aperta un’indagine della Corte dei Conti.

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