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ASP: IN VAL D’AGRI TAMPONI IN “DRIVE-IN”

Una tensostruttura nella quale i cittadini possono accedere direttamente a bordo della loro auto ed essere sottoporsi a tampone


Prosegue in Val d’Agri la mappatura con tampone naso-farinegeo a tutti i cittadini maggiormente esposti a rischio contagio da Covid-19. L’attività di screening, svolta dagli operatori della squadra USCO del Distretto di Villa d’Agri con l’importante supporto dei volontari della Protezione Civile e dell’Enpas, ha lo scopo di definire un quadro completo della situazione dell’intera area con l’intento di scovare possibili asintomatici e prevenire la diffusione del virus. Ad oggi hanno già aderito al progetto sette Comuni: Marsicovetere, Grumento Nova, Brienza, Satriano di Lucania, Paterno, Montemurro e Sarconi. Altri sono in fase di adesione e di preparazione degli elenchi dei professionisti e dei lavoratori di front office da comunicare all’Asp. Sono stati effettuati finora 600 tamponi, risultati tutti negativi.

Una particolarità significativa del progetto riguarda la modalità organizzativa. Accanto al campo sportivo di Villa d’Agri è stata montata una tensostruttura all’interno della quale i cittadini possono accedere direttamente a bordo della loro auto ed essere sottoporsi a tampone, dagli operatori delle Unità Speciali Covi-19, rimanendo all’interno dell’abitacolo. “L’hub Covid di Villa d’Agri resterà operativo fino a dicembre”, ha affermato il dottor Antonio Sanchirico, direttore del Distretto di Villa d’Agri. “Sarà utilizzato, sempre con le stesse modalità, anche per la somministrazione dei tamponi a quanti, soprattutto in previsione della riapertura degli spostamenti tra regioni e delle prossime vacanze estive, faranno ritorno in Basilicata”.

“Un progetto innovativo, di fondamentale importanza per un territorio che, al pari di altre aree della Regione, presenta un alto tasso di mobilità in entrata ed in uscita ed ospita insediamenti industriali ed artigianali di indubbia rilevanza”, ha dichiarato il direttore generale dell’Asp, Lorenzo Bochicchio. “Questa attività si colloca nell’alveo di un più ampio processo di mappatura della popolazione e, in particolare, delle componenti che, per ragioni professionali o sociali, sono più d’altre esposte al rischio di contrarre l’infezione e di diventare, esse stesse, vettori di diffusione del virus. Ad oggi in Basilicata per ogni caso di positività sono stati effettuati circa 70 tamponi naso-faringei, in assoluto e di gran lunga il valore più alto in Italia. Attività di screening così diffuse ci mettono nelle condizioni di isolare con tempestività i casi positivi – e di sottoporli a sorveglianza sanitaria – e di mantenere la popolazione al di fuori dell’area di potenziale contagio, in una condizione di sostanziale immunità”, ha concluso Bochicchio.

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