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SISMA 20 MAGGIO 2012 TERREMOTO in EMILIA – ROMAGNA

LA REGIONE BASILICATA ha partecipato attivamente, fin dalle prime ore inviando gruppi di volonterosi VOLONTARI P.C. con mezzi ed attrezzature, oltre SQUADRE di TECNICI ABILITATI della DIFESA del SUOLO e PROTEZIONE CIVILE della Regione Basilicata, per rilevamento AGIBILITÀ EDIFICI ed OPIFICI di GRANDI LUCI, con supporto anche di tecnici degli Enti Locali

#SISMA #EMILIA_ROMAGNA per non dimenticare

io ho dato il mio contributo diretto!

“Otto anni fa un terribile terremoto colpì l’Emilia: #28vittime, centinaia di feriti, oltre #14miliardi di euro di danni.
Avrebbe potuto mettere in ginocchio, eppure tutti assieme ci siamo rialzati, abituati a lamentarci poco e rimboccarci sempre le maniche. Ora la ricostruzione volge verso la sua parte conclusiva. Come allora, ci rialzeremo anche questa volta. Perché siamo #emiliaromagna”
Stefano Bonaccini

Il terremoto dell’Emilia del 2012 è stato un evento sismico costituito da una serie di scosse localizzate nel distretto sismico della pianura padana emiliana, prevalentemente nelle province di Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia, Bologna e Rovigo, ma avvertite anche in un’area molto vasta comprendente tutta l’Italia Centro-Settentrionale e parte della Svizzera, della Slovenia, della Croazia, dell’Austria, della Francia sud-orientale e della Germania meridionale.
Già tra il 25 e il 27 gennaio 2012 si ebbero in zona fenomeni significativi, ma la prima scossa più forte, di magnitudo 6.1 è stata registrata il 20 maggio 2012 alle ore 04:03:52 ora italiana (02:03:52 UTC), con epicentro nel territorio comunale di Finale Emilia (MO), con ipocentro a una profondità di 6,3 km.

Il 29 maggio 2012 alle ore 09:00:03 ora italiana (07:00:03 UTC), una nuova scossa molto forte di magnitudo 5.9 è stata avvertita in tutta l’Italia Settentrionale, creando panico e disagi in molte città come Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Bologna, Mantova e Rovigo; l’epicentro è situato nella zona compresa fra Mirandola, Medolla e San Felice sul Panaro. A quella delle 9:00 sono seguite altre tre scosse rilevanti: una alle 12:55 di magnitudo 5.5, una alle 13:00 di magnitudo 5.0 e un’ulteriore scossa alla stessa ora di magnitudo 4.9
Il 31 maggio 2012 alle 16:58 una scossa di magnitudo 4.0 con epicentro a Rolo e Novi di Modena, ha colpito la zona della bassa reggiana e dell’oltrepò mantovano, già molto provate dalle scosse dei giorni precedenti che avevano avuto come epicentro la vicina area della bassa modenese. Sempre la sera del 31 maggio alle ore 21:04 si è verificata una scossa di magnitudo 4.2 con epicentro a San Possidonio.

Queste scosse sono state seguite da uno sciame sismico con scosse di magnitudo variabile di minore entità scala Richter.
Un’altra scossa di magnitudo 5.1 è stata avvertita in tutto il Nord Italia il 3 giugno 2012 alle ore 21:20:43 ora italiana (19:20:43 UTC), con epicentro in Novi di Modena.

Le accelerazioni di picco registrate dall’accelerometro di Mirandola durante le scosse più forti del 20 maggio e del 29 maggio sono state rispettivamente di 0,31 g e di 0,29 g, valori che in base alla carte vigenti di pericolosità sismica renderebbero stimabile in circa 2500 anni il tempo di ritorno di ciascun evento nella medesima area.

I due eventi sismici principali hanno causato un totale di 27 vittime (22 nei crolli, tre per infarto o malore e due per le ferite riportate), in maggioranza dipendenti di aziende distrutte.
Il 4 giugno 2012 è stato proclamato giornata di lutto nazionale per le vittime del terremoto.

L’intensità massima dei terremoti, stimata come cumulo degli effetti della sequenza, è stata pari a VIII, secondo la Scala Macrosismica Europea (EMS-98)

Sisma 2012

aggiornamenti normativi e tecnici riguardanti il terremoto emiliano 2012
Cosa fa la Regione
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La funzione agibilità

Tra le scosse del 20 e 29 maggio 2012, i rilievi tecnici sono stati effettuati dai tecnici del Servizio Geologico Sismico e dei Suoli in collaborazione con l’Agenzia di Protezione Civile e il Nucleo di Valutazione Regionale (NVR) composto dai tecnici della Regione e degli enti locali. Simultaneamente, a livello nazionale, si è costituito il Comitato operativo per l’emergenza; a livello provinciale già erano attivi i Centri Coordinamento soccorsi (Ccs) presso le Prefetture e, a livello comunale, i Centri operativi comunali (Coc). Nella giornata del 20 maggio l’intero sistema di protezione civile era stato attivato.

Dopo la scossa del 29 maggio, l’emergenza sismica che ha colpito la nostra Regione ha assunto una valenza nazionale e il Dipartimento della Protezione Civile ha costituito la Direzione di comando e controllo Centro di coordinamento nazionale delle Componenti e Strutture Operative di protezione civile (Di.Coma.C).

Con l’istituzione della Di.Coma.C, il 2 giugno 2012, le attività legate all’organizzazione delle squadre, alle verifiche di agibilità effettuate attraverso sopralluoghi con scheda AeDES e alla validazione finale delle schede sono state svolte presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli (SGSS) della Regione Emilia-Romagna, coordinato con la stessa Di.Coma.C.

Le attività di coordinamento del rilievo delle agibilità hanno visto coinvolte mediamente 25 unità di personale al giorno, sabato e domenica incluse, dal 20 maggio al 5 agosto. Il lavoro ha riguardato la gestione delle squadre di rilevatori, l’affiancamento dei centri di coordinamento provinciale per la raccolta delle richieste di sopralluogo, l’attività di validazione delle schede AeDES, il coordinamento con affiancamento costante ai comuni con maggiori criticità, e il caricamento dei dati nel database.

Accanto a questa attività operativa, il SGSS è stato impegnato nelle indagini e nei rilievi geologici per la definizione del modello geologico di sottosuolo delle aree di S. Carlo e Mirabello dove si sono manifestati i più gravi effetti di liquefazione del terreno.

Per lo svolgimento delle attività dei sopralluoghi è stata avviata la collaborazione con le Amministrazioni dello Stato, le Regioni, e gli ordini professionali degli Ingegneri, degli Architetti e dei Geometri per attivare le disponibilità di tecnici che avessero seguito idonei percorsi formativi. Complessivamente a partire dal 29 maggio, sono stati effettuati circa 65.000 rilievi speditivi e oltre 40.000 sopralluoghi con la compilazione della scheda AeDES. Questa attività è stata svolta grazie alla collaborazione, a titolo volontario, di oltre 1500 squadre di rilevatori composte da più di 3000 tecnici provenienti da tutt’Italia.

La gran parte dei 40.000 sopralluoghi è stata realizzata nel periodo dal 2 giugno al 3 agosto. A partire da questa data, i comuni hanno avviato uno scrupoloso controllo su tutte le richieste di sopralluogo pervenute ed evase, segnalando alla Funzione Agibilità eventuali errori o necessità di approfondimento. La Regione si sta occupando di fare fronte a queste ulteriori richieste con le squadre del Nucleo di Valutazione Regionale (NVR).

Le attività per la ricostruzione

Sin dai giorni immediatamente successivi alle scosse del 20 e 29 maggio il SGSS si è attivato contribuendo alle attività di gestione dell’ emergenza e della ricostruzione, collaborando alla stesura delle ordinanze e svolgendo in prima persona le attività di valutazione ed approvazione dei progetti di riparazione e ricostruzione del patrimonio immobiliare danneggiato.

In particolare, il SGSS è direttamente responsabile dell’iter approvativo dei progetti relativi alle seguenti Ordinanze Commissariali, dal punto di vista del rilascio dei pareri sulla sicurezza strutturale e sull’approvazione della spesa:

  • Ordinanza 2/2012: per il ripristino rapido dell’agibilità (per la riapertura immediata, già nell’anno scolastico 2012/2013) delle scuole dichiarate temporaneamente o parzialmente inagibili
  • Ordinanza 13/2012: per la riparazione dei danni lievi e la risoluzione di alcune criticità delle scuole agibili nonostante alcuni danneggiamenti
  • Ordinanza 38/2012: per la riparazione con rafforzamento locale degli edifici municipali o sedi delle province, dichiarati temporaneamente o parzialmente inagibili
  • Ordinanze 42/2012 e 78/2012: per il ripristino con miglioramento sismico degli edifici scolastici totalmente inagibili (anche prefabbricati, Ord. 78/2012), ma in grado di essere riparati (con adeguamento al 60% della sicurezza richiesta per le nuove costruzioni) entro l’anno scolastico 2013/2014
  • Ordinanza 83/2012: per il ripristino e la riapertura al culto del patrimonio religioso, ove riparabile con interventi rapidi
  • Ordinanza 20/2013: per la riorganizzazione (ricostruzione o accorpamento) in nuove sedi del patrimonio immobiliare scolastico danneggiato
  • Programma delle Opere Pubbliche, e primo Piano Annuale 2013/2014 (Ordinanze 120/2013, 121/2013, 14/2014, 47/2014): per il ripristino con rafforzamento locale o miglioramento sismico, o la ricostruzione, del patrimonio pubblico e dei beni culturali danneggiati dal terremoto

L’attività specialistica del SGSS si esplica invece relativamente alla valutazione dei soli aspetti strutturali per quanto riguarda:

  • Ordinanza 27/2013: relativa al controllo a campione dei progetti strutturali di ripristino o ricostruzione del patrimonio immobiliare privato danneggiato, residenziale e/o produttivo, presentati ai sensi delle Ordinanze 29/2012, 51/2012, 57/2012. 86/2012, 23/2013, 66/2013
  • Ordinanze 37/2013 e 41/2013: interventi finanziati con erogazioni liberali o interventi segnalati come urgenti all’Agenzia Regionale di Protezione Civile

Il SGSS collabora inoltre con la Struttura Tecnica del Commissario Delegato per le attività di supporto, monitoraggio, indirizzo e controllo della ricostruzione, in particolare:

  • Partecipa alla redazione delle linee guida per la progettazione degli interventi di consolidamento e riduzione del rischio di liquefazioneper le zone colpite dal Sisma 2012;
  • Contribuisce alla stesura degli atti e delle Ordinanze per la ricostruzione, per la parte di competenza specialistica strutturale, anche in collaborazione con il Comitato Tecnico Scientifico regionale
  • Prende parte alle attività di help desk e di formazione sul territorio relative alla piattaforma telematica MUDE di caricamento delle istanze di contributo alla ricostruzione degli edifici privati
  • Effettua sopralluoghi e controlli sui cantieri della ricostruzione, relativamente a lavori sia pubblici che privati
  • Supporta i Comuni nelle attività di valutazione degli esiti di agibilità e dei livelli operativi degli immobili danneggiati, oltre che rispetto ad interventi particolarmente complessi per i quali è richiesta una competenza specialistica dal punto di vista delle strutture
  • Prende parte alla valutazione di ammissibilità dei danneggiamenti degli edifici fuori dal cratere sismico per i quali venga richiesto l’accertamento del nesso di causalità.
Rilievi geologici nelle aree in cui si sono verificati effetti di liquefazioni

Nei giorni immediatamente successivi alle scosse del 20 e 29 maggio il SGSS ha avviato il rilievo degli effetti ambientali dovuti alla liquefazione.

I rilievi sono stati effettuati dai geologi dell’associazione GeoProCiv e dai tecnici dei STB Reno e STB Affluenti Po.

La mappa degli effetti osservati è stata pubblicata nel sito web del SGSS in data 6 giugno 2012: Gruppo di Lavoro liquefazione

I fenomeni di liquefazione hanno assunto particolare rilevanza nei centri abitati di S. Carlo, frazione di S. Agostino, e di Mirabello, in provincia di Ferrara, dove gli effetti secondari successivi alla liquefazione hanno reso temporaneamente inagibili alcuni edifici, tratti di strade e le reti di servizi presenti.

Per una valutazione approfondita di tali effetti e per il ripristino della funzionalità degli edifici, della viabilità e delle reti di servizi temporaneamente inagibili di S. Carlo e Mirabello, la Regione Emilia-Romagna e il Dipartimento della Protezione Civile hanno istituito un Gruppo di lavoro interdisciplinare che coinvolge geologi, geotecnici e ingegneri strutturisti, coordinato dal SGSS e dall’Ufficio Rischio Sismico del DPC. I rapporti del gruppo di lavoro sono pubblicati nel sito del SGSS.

Rilievi sulla sicurezza degli argini dei fiumi

Le forti scosse della sequenza sismica di maggio-giugno 2012 hanno causato anche effetti di instabilità di alcuni rilevati arginali. Il SGSS ha coordinato i rilievi degli effetti di instabilità segnalati dagli Enti Locali; tali rilievi sono stati effettuati da esperti dell’ Associazione Geotecnica Italiana.

Gli effetti di instabilità hanno assunto particolare rilevanza in località Scortichino (Comune di Bondeno, FE) dove sono stati osservati fratture del terreno e locali fenomeni di instabilità dell’argine del canale diversivo; poiché alcuni tratti di questo argine sono urbanizzati numerosi edifici sono risultati danneggiati e dichiarati inagibili.

Per garantire una corretta riparazione e la ricostruzione di tali edifici il SGSS ha predisposto indagini geotecniche in sito e in laboratorio ed uno studio per la verifica della stabilità dei tratti urbanizzati dell’argine di Scortichino (ordinanze del Commissario delegato – Presidente RER n. 72 e 81/2012). Lo studio è stato realizzato da un gruppo di lavoro costituito da esperti del SGSS, dell’Associazione Geotecnica Italiana e di istituti universitari del consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica – ReLUIS, con il coordinamento del prof. ing. Gottardi dell’Università di Bologna.

Questo studio ha evidenziato che l’instabilità è stata causata da fenomeni di espansione laterale (lateral spreading) per liquefazione di intervalli sabbiosi alla base dell’argine e ha indicato anche interventi di messa in sicurezza. Tali interventi sono in corso di progettazione da parte del STB PO di Volano e della costa.

Microzonazione

Per la ricostruzione e la pianificazione urbanistica delle aree più colpite il Commissario delegato – Presidente RER ha stabilito, con Ordinanza n. 70/2012, di effettuare la microzonazione sismica (MS) e l’analisi della condizione limite per l’emergenza (CLE) dei 17 Comuni in cui sono stati osservati diffusi effetti IMCS ≥ 6 (riferimento rapporto del DPC: Galli et al., 2012).

La MS è stata effettuata nei centri abitati consolidati e nelle aree d’interesse per la  ricostruzione e per future  espansioni indicate dalle Amministrazioni competenti (Comuni e Province).

Lo studio è stato coordinato dal SGSS e dal Servizio Pianificazione Urbanistica della Regione Emilia-Romagna.

Hanno partecipato allo studio di MS, oltre ai geologi del SGSS, geologi professionisti, geotecnici specializzati nelle verifiche del rischio di liquefazione delle Università di Firenze, Università di Ferrara e del Politecnico di Milano, geofisici dell’ Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste; hanno fornito contributi geologi, geofisici ed ingegneri del CNR-IMAA della sede di Tito (PZ) e dell’ Università di Siena.

Lo studio ha permesso di suddividere l’intero territorio in due zone con diversi valori di amplificazione e individuare le aree suscettibili di liquefazione, suddividendole in zone a maggiore e minore rischio.

L’analisi della CLE è stata effettuata in collaborazione con le Amministrazioni Locali interessate e con esperti del DPC-Ufficio Rischio Sismico e Vulcanico.

Tutti gli elaborati sono disponibili nella sezione web Studi sismici, Ordinanza n. 70 del 13/11/2012 e cartografia di riferimento  

I risultati degli studi di MS e CLE forniscono informazioni fondamentali per la redazione dei piani della ricostruzione e dei futuri piani urbanistici.  

A chi rivolgersi

Servizio Geologico Sismico e dei Suoli 

Dott. Ing. Passarella Vania
Referente per Supporto all’applicazione delle nuove disposizioni in materia di sismica, Attività tecniche post-sisma e di prevenzione sismica
telefono 051 5274341

Dott. Geol. Martelli Luca
Referente per l’acquisizione e analisi dei dati per la valutazione della pericolosità sismica e lo sviluppo sostenibile delle risorse energetiche del sottosuolo
telefono 051 5274360

 

Per approfondire
Norme e atti
Pubblicazioni
Link utili
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IMMEDIATAMENTE OPERATIVE TRE SQUADRE COMPLETE : 27 ~ 28 ~ 29 

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