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LA STORIA di LUCA PALADINI paziente COVID19

“ Luca Paladini ti giunga l’abbraccio più forte che tu abbia mai ricevuto. Vedrai, tutto passerà e torneremo nelle nostre piazze.
La Basilicata ti vuole bene”

11aprile2020 ore 21:15 scrive LUCA PALADINI”
“Purtroppo nelle ultime 36 ore il mio quadro clinico è decisamente peggiorato.

Sono ricoverato all’ospedale San Carlo con la maschera dell’ossigeno.

Non so cosa mi aspetta ma non sta esattamente andando tutto bene.”

14aprile2020 ore 19:57 scrive LUCA CAPUTA
“In molti mi scrivete e chiedete info sullo stato di salute mio e di Luca.
Io cerco di rispondere a tutti ma ovviamente non sempre riesco, voglio o posso.
Luca è stabile in reparto sub intensivo.
Bisognerà attendere qualche giorno per capire e vedere gli effetti delle cure a cui è sottoposto.
Non è una passeggiata, anzi tutt’altro.
Io sto un pochino meglio, sfebbrato, ma con l’astenia che mi tiene compagnia.
Ci vorrà tempo e pazienza per debellarla completamente.
Io, e posso parlare anche a nome di Luca e i miei suoceri, vi ringrazio per tutti i messaggi di stima, affetto, solidarietà, vicinanza.
Credetemi è tanta roba e ci aiuta ad attutire il peso del macigno che ci è piovuto addosso nelle ultime settimane.
Una cosa è certa e vi deve tranquillizzare: qui noi tutti si tiene botta! ??
Grazie davvero di cuore.

P.s. Una postilla e un ringraziamento speciale anche a Laura e a tutto il personale medico del San Carlo che ci sono vicini e ci stanno aiutando moltissimo.
Non sono eroi o degli angeli, sono professionisti che svolgono un lavoro incredibile.
Noi questo non lo dimenticheremo MAI! ❤️“

 

Lara Cardella scrive il 16aprile2020 ore 9:00 : “Luca Paladini è il portavoce de “I Sentinelli”, ha combattuto e combatte per una società più giusta, con una forza e una sensibilità che non so raccontare. In questi giorni è precipitato in un incubo: si è ammalato il suo compagno, si è ammalato suo papà e infine lui. Ve lo dico perché credo nell’energia positiva e, forse, se tutti gli stiamo accanto riuscirà più in fretta a tornare a casa e mandare a farsi fottere questo maledetto virus. E’ un abbraccio enorme quello che vorrei, che includa tutti coloro, tutti tutti, che in questo momento stanno soffrendo e lottando per tornare a vivere, reclusi, arrabbiati, ma sani. Siamo tutti con voi, forza!”

16aprile2020 ore 13:28 scrive LUCA CAPUTA

“Squilla il telefono.
“Buongiorno, sono la dottoressa dell’Ospedale San Carlo, volevo informarla sullo stato di salute del suo compagno. Anche se vi potete sentire o vedere tramite videochiamata le spiego come sta andando il quadro clinico di Luca”.
Al netto di tutto quello che di brutto stiamo vivendo e passando credetemi è stata una delle chiamate telefoniche più importanti della mia vita.
Sapere, essere aggiornato, informato, riconosciuto per quello che sono, toccare con mano che il mio amore e i miei affetti esistono per il mio paese mi ha fatto davvero piacere.
Ho ringraziato la dottoressa e nuovamente i medici, infermieri e tutto il personale che stanno curando Luca (lui è in lieve miglioramento ma ci vorrà ancora del tempo e non bisogna abbassare la guardia) e tutti i pazienti dei reparti d’urgenza e non.
Ho chiuso il telefono e un po’ mi sono commosso.
Il senso e la fatica di tanti anni di battaglie per vedere riconosciuti diritti passa anche da 5 minuti di una telefonata.”

***

Regione Lombardia nel momento in cui fornisce il numero dei nuovi contagi quotidiani deve aggiungere in che luoghi sono avvenuti i campionamenti.

Quel dato spoglio delle sue origini, non ci permette di capire nulla.

I 200 in più di oggi a Milano da dove arrivano?

RSA?
Ospedali?
Case private?
Fabbriche?

Noi dobbiamo pretendere di sapere dove nonostante 45 giorni di lockdown, il problema non si sta ancora arginando.

Ho svenduto i miei dati personali a siti di hotel, viaggi, biglietti per concerti, stadi, palazzi dello sport, giornali, riviste online, più ogni genere di social.

E mi devo fare problemi per l’app del Governo?

Se potrà essere di minima utilità per la collettività la scaricherò senza problemi.

Potrei raccontarvi dei tanti infermieri sudamericani professionali e premurosi, di una ragazza campana che fa le pulizie tra i reparti e fischietta “Napul’è” tutte le mattine, potrei raccontarvi di una dottoressa che lavora in terapia intensiva e che ieri sera, scoperto che sto qui, tutta bardata è venuta a trovarmi perché lei e la sua compagna seguono i Sentinelli da anni.

Potrei insomma dirvi che anche dalla camera di un ospedale, il mondo è molto più bello di quella faccia da cazzo di Vittorio Feltri.

Ho cambiato stanza e piano.

La mia nuova vista.

Leggo i dati della Lombardia.
Mettiamola così pensando al 4 maggio.

O si commissaria la Regione domani mattina o aprire sarà una follia che pagheremo carissimo.

Ho parlato con un signore che è qui.
Aldo.
71 anni.
Tre settimane di passione, ma il peggio è alle spalle.

“Una mattina mi sono svegliato e non respiravo più”.

Ha un ricordo confuso dei primi giorni.
Aldo questa mattina mi ha detto ” sai cosa? non era tanto l’idea di andarmene che mi spaventava, ma non avrei potuto lasciare la Gianna senza neanche salutarla”.

Sposati da 41 anni.

Ecco, fra scampati ci raccontiamo esattamente cose così.

Io sono stato nel periodo dove tutto sembrava precipitare a un passo dall’essere intubato.
L’ ho saputo solo ieri e sto realizzando poco alla volta quanto ho rischiato.

Abbiamo ciascuno il nostro bel percorso di recupero da fare, che non sarà solo fisico.
Ci sono anche le nostre teste da sgomberare di macerie e cattivi pensieri.
Ci sarà bisogno di tempo e pazienza.

Presto l’Aldo e la Gianna cominceranno a spalare insieme.

VI DICO COSA SUCCEDERÀ DOMANI

Prima di pranzo avremo un video su fb del Sindaco di Milano che polemizzerà per la poca trasparenza della Regione.

Durante la giornata il Governo non forzerà nessun conflitto con la nostra Regione.

La nostra Regione dirà che rifarebbe tutto e verso le 17.30 ci dirà che avranno trovato 1000 nuovi positivi (positivo più, positivo meno) e che toccherà piangere altri 200 morti (morto più, morto in meno)

VI DICO COSA SUCCEDERÀ DOPODOMANI

Prima di pranzo avremo un video su fb del Sindaco di Milano che polemizzerà per la poca trasparenza della Regione.

Durante la giornata il Governo non forzerà nessun conflitto con la nostra Regione.

La nostra Regione dirà che rifarebbe tutto e verso le 17.30 come di consueto ci dirà che avranno trovato 1000 nuovi positivi (positivo più, positivo meno) e che toccherà piangere altri 200 morti (morto più, morto in meno)

VOLETE CHE VI DICA COSA SUCCEDERÀ FRA 2 GIORNI?

Ma esattamente cosa deve accadere per non vivere un eterno giorno della marmotta?

Così non funziona in Lombardia e così si va avanti senza che nessun attore prospetti un cambio di strategia.

Arriviamo al 4 maggio in queste condizioni?
Ma davvero?

Il #CASO di Luca Paladini raccontato #direttaMENTE dal protagonista

“Notte quasi in bianco.

Il trasferimento in uno stanzone a quattro è stato un disastro.

Ma non sono certo le ore di sonno il problema, quelle si recuperano.

Mi pongo piuttosto interrogativi di altra natura.
Siamo in quattro ma con una condizione di salute molto differente.
Il nostro tasso di viralità è assolutamente differito.

Chi è qui da un giorno, chi da due settimane e c’è persino un signore degente da più di un mese.

Partendo dal presupposto che non c’è un esperto in materia che può giurare sul fatto che puoi non riprendere il virus, potenzialmente io, vista la quantità di tempo trascorsa dall’esito del tampone, potrei già essermi rinegativizzato.

Ma ora a 80 centimetri mal contati di distanza ho una persona che (povera) appena ospedalizzata tossisce, starnutisce in continuazione oltre ad avere la febbre.
Lui si, sicuramente ancora positivo.

Degli altri due ignoro il quadro clinico, a parte il fatto che pure dai loro letti giungono spesso rumori di starnuti.

Io sono assolutamente consapevole che non c’è ospedale al mondo che può gestire in termini di spazio un paziente a camera.
Razionalmente ragiono anche sulla scarsissima possibilità che possa risuccedere di finirci dentro, ma come ho già scritto questa è stata un’esperienza talmente devastante anche in termini psicologici, che devi combattere pure contro i fantasmi nati nella tua testa e allora anche i pensieri più brutti trovano il loro spazio.

Sono le 7.
Aspetto il primo prelievo della giornata.”

#sapevatelo2020


ANTONELLA GIOSA scrive: Luca Paladini ti giunga l’abbraccio più forte che tu abbia mai ricevuto. Vedrai, tutto passerà e torneremo nelle nostre piazze.

La Basilicata ti vuole bene. ???❤


AGGIORNAMENTI 27aprile2020 ore 7:00

Oggi torno a casa

Dopo 16 giorni.
Dopo 384 ore.

Mi porto via un bagaglio di sensazioni che saranno difficilmente dimenticabili.

Oggi torno a casa dopo aver visto della gente crepare, dopo aver guardato altri piangere di gioia.
Dopo aver attraversato io stesso ogni grado di emozione.
Dopo essere andato a tanto così da farmi intubare.

Oggi torno a casa dopo aver avuto paura di morire

Ho appena fatto su base volontaria un prelievo di sangue utile solo alla ricerca perché sono fra quelli che oltre il famoso plaquenil, ha firmato il consenso informato per l’uso di un farmaco sperimentale.

L’ho appena fatto nella speranza di essere minimamente utile a contribuire a fermare questa strage.

Oggi torno a casa e lascio qui mio papà.
Ancora incredibilmente attaccato alla vita da non mollarla, talmente attaccato da farci sperare di vederlo prima o poi tornare.

Oggi torno a casa con più dubbi su come reagirà la testa prima che il mio corpo.

Oggi torno a casa per chiudermici dentro da solo, perché sono ancora positivo al tampone e perché devo finire le cure.

Oggi torno a casa 

Finalmente.

 

 

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