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75º Anniversario 25 Aprile la commemorazione in POTENZA CAPOLUOGO

Rispetta te stesso proteggendo la tua libertà, come un bene prezioso da custodire gelosamente


#75ºanniversario #25aprile2020

Oggi non si festeggia la libertà in quanto tale, ma la liberazione in quel ricordo reso tale in un #25aprile1945 !

25 aprile 2020 – Anche a Potenza la commemorazione con ANPI e Istituzioni comunali

Nonostante le difficoltà e le restrizioni imposte dall’emergenza coronavirus, anche nella Città di Potenza si terrà l’annuale commemorazione per la Liberazione d’Italia dal nazifascismo.

Quest’anno ricorre il 75° anniversario dell’insurrezione generale che portò gli ultimi territori occupati ad essere liberati dall’occupazione e dal regime di Salò.
In un periodo di difficoltà e sofferenza per tutto il nostro Paese, appare ancora più importante stringersi attorno ai simboli della Resistenza, della Costituzione e della Repubblica, unici argini ad eventuali e nefaste derive autoritarie e reazionarie che ancora oggi serpeggiano in tutta la Nazione.

La partecipazione della delegazione ANPI, al fianco del Sindaco del Comune di Potenza Mario Guarente e del Presidente del Consiglio Comunale Francesco Cannizzaro, alla commemorazione istituzionale, rappresenta un chiaro segno di unità della comunità cittadina attorno ai valori democratici figli della lotta partigiana e fondamenta dell’ordinamento repubblicano.

Alle ore 11.00 del 25 aprile 2020 verrà deposta una corona di alloro presso il monumento ai caduti di tutte le guerre all’interno del Parco di Montereale per onorare la memoria di chi, avendo a cuore il futuro del Paese, non ha esitato a dare la propria vita per combattere l’oppressione nazifascista e permettere la creazione di una compiuta democrazia nel nostro Paese.

Biagio Stabile, Presidente ANPI Potenza
Mario Guarente, Sindaco di Potenza

PAOLA DE MICHELI

È lontano 75 anni il 25 aprile del 1945.
Da quel giorno, abbiamo celebrato ogni anno nelle nostre strade, nelle nostre piazze, la rinascita della libertà e della democrazia. Sventolando il tricolore e camminando fianco a fianco in una festa laica che è un richiamo alla memoria per tutti.

I valori del 25 aprile e della Resistenza sono il cemento della nostra unità nazionale e ci tengono davvero insieme. Sono gli stessi valori che ci hanno consentito di affrontare questa stagione durissima uniti e solidali.
E che consentirannno all’Italia di vincere anche questa battaglia.
I partigiani che hanno combattuto la guerra di Liberazione ci hanno lasciato un insegnamento fondamentale: non smettere mai di credere in una società diversa, migliore di quella di oggi.

È una lezione più che mai vera, più che mai attuale.

Nel settantacinquesimo anno di Italia libera non ci incontreremo nelle strade e nelle piazze, ma nelle nostre case, ci prometteremo di farlo presto.
Ci rialzeremo insieme.

Avanti Italia. Buon 25 aprile


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#buonascolto #buonavisione

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 25 aprile ha inviato il seguente messaggio:

«Nella primavera del 1945 l’Europa vide la sconfitta del nazifascismo e dei suoi seguaci.

L’idea di potenza, di superiorità di razza, di sopraffazione di un popolo contro l’altro, all’origine della seconda guerra mondiale, lasciò il posto a quella di cooperazione nella libertà e nella pace e, in coerenza con quella scelta, pochi anni dopo è nata la Comunità Europea.

Oggi celebriamo il settantacinquesimo anniversario della Liberazione, data fondatrice della nostra esperienza democratica di cui la Repubblica è presidio con la sua Costituzione.

La pandemia del virus che ha colpito i popoli del mondo ci costringe a celebrare questa giornata nelle nostre case.

Ai familiari di ciascuna delle vittime vanno i sentimenti di partecipazione al lutto da parte della nostra comunità nazionale, così come va espressa riconoscenza a tutti coloro che si trovano in prima linea per combattere il virus e a quanti permettono il funzionamento di filiere produttive e di servizi essenziali.

Manifestano uno spirito che onora la Repubblica e rafforza la solidarietà della nostra convivenza, nel segno della continuità dei valori che hanno reso straordinario il nostro Paese.

In questo giorno richiamiamo con determinazione questi valori.

Fare memoria della Resistenza, della lotta di Liberazione, di quelle pagine decisive della nostra storia, dei coraggiosi che vi ebbero parte, resistendo all’oppressione, rischiando per la libertà di tutti, significa ribadire i valori di libertà, giustizia e coesione sociale, che ne furono alla base, sentendoci uniti intorno al Tricolore.

Nasceva allora una nuova Italia e il nostro popolo, a partire da una condizione di grande sofferenza, unito intorno a valori morali e civili di portata universale, ha saputo costruire il proprio futuro.

Con tenacia, con spirito di sacrificio e senso di appartenenza alla comunità nazionale, l’Italia ha superato ostacoli che sembravano insormontabili.

Le energie positive che seppero sprigionarsi in quel momento portarono alla rinascita. Il popolo italiano riprese in mano il proprio destino.

La ricostruzione cambiò il volto del nostro Paese e lo rese moderno, più giusto, conquistando rispetto e considerazione nel contesto internazionale, dotandosi di antidoti contro il rigenerarsi di quei germi di odio e follia che avevano nutrito la scellerata avventura nazifascista.

Nella nostra democrazia la dialettica e il contrasto delle opinioni non hanno mai, nei decenni, incrinato l’esigenza di unità del popolo italiano, divenuta essa stessa prerogativa della nostra identità. E dunque avvertiamo la consapevolezza di un comune destino come una riserva etica, di straordinario valore civile e istituzionale.

L’abbiamo vista manifestarsi, nel sentirsi responsabili verso la propria comunità, ogni volta che eventi dolorosi hanno messo alla prova la capacità e la volontà di ripresa dei nostri territori.

Cari concittadini, la nostra peculiarità nel saper superare le avversità deve accompagnarci anche oggi, nella dura prova di una malattia che ha spezzato tante vite.

Per dedicarci al recupero di una piena sicurezza per la salute e a una azione di rilancio e di rinnovata capacità di progettazione economica e sociale.

A questa impresa siamo chiamati tutti, istituzioni e cittadini, forze politiche, forze sociali ed economiche, professionisti, intellettuali, operatori di ogni settore.

Insieme possiamo farcela e lo stiamo dimostrando.

Viva l’Italia! Viva la Liberazione! Viva la Repubblica!»


 

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