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POLICORO: PROBLEMI COI BUONI SPESA

Si scatenano i cittadini sui social, lamentando problemi tecnici e poche informazioni. E c’è chi “spia” gli acquisti degli altri


Una cittadina di Policoro ha segnalato attraverso un post pubblicato su un gruppo Facebook, di aver riscontrato delle difficoltà nell’utilizzo dei buoni spesa, erogati in questo difficile periodo di emergenza.
«Mi sono recata in un supermercato convenzionato – ha affermato la signora – ma arrivata alla cassa, ho dovuto rimettere molte cose a posto perché l’app era bloccata e non era possibile pagare. Così hanno fatto anche altre persone».
Al post, molti altri cittadini hanno commentato, lamentandosi per aver avuto lo stesso problema e sostenendo che sarebbe stato più semplice avere a disposizione buoni cartacei. Una cittadina ha anche dichiarato a tal proposito, che « a Scanzano vengono utilizzati tranquillamente buoni cartacei, ed attualmente non si riscontra alcun problema».
Dopo tante polemiche, si è scoperto che il problema riscontrato dalla cittadina policorese riguardo il pagamento dei beni da acquistare era di tipo tecnico, legato quindi al malfunzionamento dell’applicazione software.
Stando infatti alla narrazione degli stessi cittadini, la situazione si sarebbe risolta in autonomia grazie al download di un’altra applicazione, questa volta perfettamente funzionante, che ha sancito il via libera definitivo all’utilizzo dei buoni.
La polemica innescata su Facebook nonostante la risoluzione della questione tecnica, si è poi spostata sul tipo di beni che è possibile acquistare coi buoni spesa. Nelle norme che sono state inviate per email ai titolari dei vari supermercati, si evidenzia infatti che essi devono essere “utilizzati soltanto per l’acquisto di beni di prima necessità”, come alimenti e prodotti che servono alla cura della persona, escludendo per esempio gli alcolici. Molte persone hanno lamentato sui social di aver visto taluni che «tutto avevano nel carrello tranne che beni di prima necessità», dichiarando inoltre una non chiarissima divulgazione del modus d’uso degli stessi buoni.
A tal proposito, si è espressa una cittadina, sottolineando che « il Comune non ci ha spiegato niente, i metodi di pagamento, ecc, i buoni sono da 10 e 5 euro e se uno spende per esempio 113,40, deve dare al punto vendita i 3,40 ma ti rispondono che non sanno come funziona, sarebbe stato meglio informare i cittadini al meglio».

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