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LA CARICA DEI 110 CAMICI BIANCHI ~ IL POD DI VENOSA: IERI, OGGI …… E DOMANI?

“ Le proposte nascono dalla consapevolezza di non dover privare ancora a lungo la popolazione della nostra area geografica dell’assistenza sanitaria offerta dal POD di Venosa e dalla certezza di poter disporre ormai di un significativo numero di posti letto Covid provenienti dal Qatar a costo zero in caso di reale emergenza!”

Al Presidente Regione Basilicata All’Assessore Sanità Regione Basilicata Alla Task Force Regionale Emergenza Covid 19 Al Direttore Generale ASP Potenza Al Direttore Sanitario ASP Potenza Al Responsabile Sanitario POD Venosa Ai Sindaci dei Vulture-Melfese- Alto Bradano Agli Organi di Stampa


LETTERA APERTA

IL POD DI VENOSA: IERI, OGGI …… E DOMANI?

L’Ospedale di Venosa ha rappresentato nel corso degli anni un polo sanitario di attrattiva per la popolazione del Vulture-Alto Bradano oltre che delle popolazioni delle regioni limitrofe.

Dopo la riconversione da Ospedale per acuti a Ospedale Distrettuale il nosocomio si è arricchito di tutte una serie di attività sanitarie dedicate soprattutto alla gestione delle cronicità geriatriche e a una serie di attività polispecialistiche ambulatoriali.

Si tiene a precisare che il POD di Venosa, a dispetto di quanto dichiarato da un consigliere regionale della città oraziana, al momento dell’inaspettata, forzata e inappropriata decisione di chiusura e svuotamento per riconversione a Covid Hospital (precisamente il 16 marzo 2020), non era per nulla un contenitore vuoto. Al suo interno erano allocate e funzionanti a pieno regime le seguenti strutture e attività:
1) UOC Ce.I.M.I. (Centro Integrato della Medicina dell’Invecchiamento) con:
Nucleo Alzheimer (unico centro pubblico del centro sud)
2) UOS Lungodengenza medica post-acuzie
Attività Ambulatoriali di Geriatria, Ambulatorio Demenze e Unità di Valutazione Alzheimer, Reumatologia, Moc-Dexa e gestione delle malattie osteo-metaboliche, Neurologia. Ecocolodoppler vascolare arterioso, monitoraggio della Pressione arteriosa (ABPM),
3) UOC di Medicina Fisica e Riabilitativa e annessa palestra
4) UOSD di Dialisi (i cui pz sono residenti prevalentemente nell’area geografica venosina e dell’Alto Bradano) e con annessa attività ambulatoriale nefrologica
5) Ambulatorio di Oculistica e annesse attività chirurgiche di intravitreali e terapia refrattiva, amb. del glaucoma, afferenti alla SIC di Oculistica
6) Centro Coordinamento ADI-Cure Palliative
UOSD Scompenso Cardiaco
7) UOSD di Cardiologica con possibilità di visita cardiologica, elettrocardiogramma, test da sforzo, Ecocardiogramma, Holter dinamico
8) UOSD di Gastroenteologia e di Epatologia dotata anche di eco-fibroscan
9) UOSD di Endoscopia digestiva (gastroscopie, colonscopia, video capsula e screening del tumore del colon retto)
10) Sale Operatorie per interventi di OCL, terapia refrattiva e piccola chirurgica ambulatoriale a rischio ASA1
11)NOT afferente all’SPDC, Consultorio familiare, Radiologia con recente attivazione di TAC 32 slice
12) Servizio di laboratorio analisi
13) Farmacia territoriale
14) Direzione Sanitaria di Presidio e Uffici amministrativi, Uffici accettazione e ticket, Ufficio
Igiene, Protesica, Articolazione territoriale della UOSD di Oncologia pediatrica territoriale
15) Punto di Primo Intervento, Postazione fissa del 118, Continuità assistenziale
16) Consultorio familiare
17) Ambulatori (Ginecologia e ostetricia, Medicina dello sport, Neuropsichiatria infantile,
logopedia, Odontoiatria, Ortopedia, Fisiatria, Otorino, Dermatologia, Allergologia, Diabetologia ed endocrinologia afferente alla UOSD di Diabetologia ed endocrinologia, Pneumologia)

Come si evince il POD di Venosa era un Ospedale pieno di contenuti in termini di spazi idonei alle sue funzioni, di risorse strumentali, di risorse umane e professionali vocate, da molti anni, prevalentemente alla gestione delle problematiche della cronicità e delle prestazioni ambulatoriali, non qualificate per operare in area Covid. Lo stesso Assessore alla Salute Leone parlava a proposito del personale da impegnare nel Covid Hospital di “personale sanitario reperito nell’ambito di figure professionali altamente qualificate e dedicate e diverso da quello attualmente operante all’interno del POD di Venosa”

Lo svuotamento dell’Ospedale di Venosa per far spazio ad un Covid Hospital sta comportando un notevole dispendio economico, esecuzione di lavori approssimativi e, in un prossimo futuro che speriamo breve, sarà notevole la difficoltà e il disagio per il ripristino delle attività pre-esistenti ad emergenza conclusa, dando per certo – come dichiarato più volte dalla Task force e dall’Assessore alla salute Leone – a un ritorno alla situazione ospedaliera quo ante. A tal proposito ricordiamo la precisazione del responsabile della Task Force Regionale: “superata l’emergenza tutto tornerà come prima”.
Lo smantellamento di tutte le attività del POD di Venosa comporta inevitabilmente un estremo disagio
per l’utenza che per l’ennesima volta si è vista spogliata di quei riferimenti sanitari che contribuivano a
generare senso di sicurezza e di appartenenza ad una comunità.
Di fatto si determina l’abbandono di
migliaia di pazienti cronici cardiopatici, geriatrici, con demenza, reumatologici, neurologici,
pneumologici, epilettici, epatologici, nefropatici, diabetici, con glaucoma, etc che richiedono
monitoraggio continuo del loro stato di salute e delle loro terapie per garantire il mantenimento
dell’equilibrio ed evitare il precipizio.
Senza voler stressare concetti più volte espressi e condivisi da più parti (mancata chiarezza in merito ai criteri di scelta del POD di Venosa come COVID Hospital e ai criteri di esclusione di altri presidi come quello di Pescopagano, mancata condivisione della scelta con le istituzioni del territorio e con gli operatori sanitari, mancata definizione dell’organizzazione in merito alla tipologia di pazienti Covid da ricoverare, all’intensità di cure e al personale da dedicare, etc.), in considerazione del contenimento dei contagi nella nostra Regione, del prossimo imminente inizio della fase 2 e, quindi, della necessità di una ripresa urgente di tutte le attività sanitarie, noi operatori sanitari proponiamo, con determinazione, di considerare la possibilità di:
1. ripristinare quanto prima le attività di degenza dell’UOC Ce.I.M.I. (Lungodegenza post-acuzie e Nucleo Alzheimer) e della UOC di Medicina fisica e riabilitativa con le relative annesse attività ambulatoriali;
2. rivedere l’esclusiva destinazione COVID del POD di Venosa individuando, in reale condizione di necessità, una sola area di degenza destinata ai pazienti COVID post-acuzie “a bassa intensità di cura” – non essendo prevista e fattibile altra tipologia in termini di intensità di cura – con le dovute attenzioni tecniche e sanitarie di compartimentazione;
3. di prevedere la permanenza del Servizio Dialisi e della Postazione del 118
4. di ripristinare gradualmente, secondo le linee guida che verranno emanate, le attività ambulatoriali.

Le proposte nascono dalla consapevolezza di non dover privare ancora a lungo la popolazione della nostra area geografica dell’assistenza sanitaria offerta dal POD di Venosa e dalla certezza di poter disporre ormai di un significativo numero di posti letto Covid provenienti dal Qatar a costo zero in caso di reale emergenza!

COGNOME E NOME
1 ALTIERI GIUSEPPE
2 ALTIERI MARIA RAFF.
3 ANDRIULLI TERESA
4 BOCCOMINO CLAUDIA
5 BRISCESE CONCETTA
6 BRUNO MARIA
7 CAIVANO FELICE
8 CALABRESE MARCO
9 CALVITTO MICHELE
10 CAPORALE FERDINANDO
11 CAPORALE MARIA TERESA
12 CAPORALE MICHELE
13 CAPPIELLO VINCENZO
14 CARBONARA CATIA
15 CARRETTA GIOVANNI
16 CARRETTA VITO
17 CATAPANO VALERIA
18 CERVELLINO MICHELE
19 CHITO MICHELE
20 CILLIS TEODOSIO
21 CRISTIANO VITO
22 D’URSO LUISA
23 D’ANGELLA MARIA ANTONIET
24 DE PAOLIS GISELLA
25 DE ROSA NICOLA
26 DI CESARE ROSALBA
27 DICORATO MARIA A.
28 DI CRISTO ENZA
29 DI LUCCHIO MARIA L.
30 DIASO ROSA
31 DIGENNARO DONATA
32 DIMANTOVA BARBARA
33 DINARDO FILOMENA
34 DIPOMPA ANTONIO
35 DIPOMPA MARIA
36 DIVIETRI NUNZIO
37 D’OSTUNI LIVIA
38 FABRIZIO DONATO
39 FALCO MARIA

40 FRANCULLI ROSALINDA
41 FRATELLO MARIA LUCIA
42 FRUINI ANTONIO
43 GAMMONE MARIA
44 GAMMONE TOMMASO
45 GIACULLI LINA
46 GIACULLI LUCIA
47 GIANNINI CATIA
48 GIANNONE ROSA
49 GRIECO ASSUNTINA
50 GRIECO FABIO
51 GUARINO ROSANNA
52 GUARNASCHELLI ANGELA
53 GUBELLI SALVATORE
54 IANNACCI GENOVEFFA
55 IZIATO LETIZIA
56 LACONCA EMANUELE
57 LACONCA FRANCA
58 LANGELLA MARIA MAD.
59 LAULETTA ROSANNA
60 LECCESE MAURIZIO
61 LEO ANNA
62 LEONETTI ROSANNA
63 LORUSSO DOMENICO
64 LORUSSO MICHELE
65 LUONGO GIOVANNINA
66 MAGLIONE GIUSEPPE
67 MANIERI MICHELINA
68 MARTINO LUCIANO
69 MASTRONARDI ENZA
70 MINUTIELLO FRANCA
71 MINUTIELLO FRANCESCO
72 MINUTIELLO TERESA
73 MONTEREALE RAFFAELLA
74 MONTRONE ANNA
75 NIGRO MASSIMO
76 NOLE’ VITO
77 OCCHIONERO VINCENZA
78 ORLANDO MARIA TERESA
79 PALMA MICHELE
80 PAMPALONI MARCO
81 PANETTA VALERIA
82 PELLEGRINO GRAZIA
83 PETRUZZI RICCARDO
84 PIETRAFESA ANTONIETTA
85 PIETRAFESA GIOVANNA
86 ROMASCO ANNALISA
87 RUGGIERO GENOVEFFA
88 RUGGIERO VINCENZO
89 SALICINO FRANCESCO

90 SANTANGELO LUCIANA
91 SAVINO STEFANIA
92 SOLDO SILVIA
93 SOLIMANO ANNALISA
94 SPADONE SAVERIO
95 SQUEGLIA CLEMENTE
96 SQUEGLIA GIANPAOLO
97 STRINGARO MARIA C.
98 TALUCCI ANGELA
99 TAMBURRIELLO MARIO
100 TAMMARAZIO ANNA MARIA
101 TOLOMEO CARMINE
102 TRABACE MICHELE
103 TROIANO GIUSEPPE
104 TRONNOLONE MARGHERITA
105 VALLARINO LUIGI
106 VIGILANTE ROSALBA
107 VILLONIO EMANUELA
108 ZIFARONE ANTONIO
109 ZULLINO VINCENZA

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