MORTE DI ELENA CESTE, UN’ALTRA DONNA NUDA A TREVISO, CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: LA PROCURA ED I GIUDICI RICONOSCANO IL PROPRIO ERRORE, ELENA CESTE NON È STATA UCCISA
“ Claudia Meini, come Elena Ceste, si è allontanata volontariamente da casa dopo aver perso il contatto con la realtà e, con tutta probabilità, si è semplicemente nascosta in un luogo non distante dalla casa dei suoi“
MORTE DI ELENA CESTE, UN’ALTRA DONNA NUDA A TREVISO, CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: LA PROCURA ED I GIUDICI RICONOSCANO IL PROPRIO ERRORE, ELENA CESTE NON È STATA UCCISA
Ieri, intorno alle 9.30, a Montebelluna, in provincia di Treviso, il responsabile della Protezione civile, Antonio Netto, ha soccorso una giovane donna che correva nuda in stato confusionale e ha poi allertato le forze dell’ordine che hanno condotto la ragazza all’ospedale San Valentino.
Prima che Antonio Netto intervenisse i passanti, invece di chiamare i soccorsi, si sono limitati a filmare la scena per poi postarla sui social.
Il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, ha così commentato: “La notizia del giorno non è affatto quella che una giovane donna in evidente stato confusionale abbia fatto una corsa nuda in una via della città, bensì che dei cittadini invece di soccorrerla o di chiamare il Pronto soccorso o la Protezione civile abbiano ritenuto divertente filmarla e fotografarla per postare immediatamente le immagini e i filmati su facebook e whatsapp con una totale mancanza di rispetto non solo per la ragazza ma anche per la propria dignità di persone. Dopo un mese di reclusione in casa, vi sono cittadini e cittadine che stanno crollando di fronte allo stress psicologico”
Abbiamo seguito da sempre il caso Ceste, nonostante alla donna fosse stato riconosciuto un disturbo psicotico dallo psichiatra consulente della procura, la procura di Asti ha disposto il giudizio immediato per il marito, che è stato condannato a 30 anni per omicidio.
Un omicidio che, secondo la consulente della difesa, la criminologa Ursula Franco, non c’è mai stato.
Criminologa Ursula Franco: “Elena Ceste non è stata uccisa, si è denudata durante una crisi psicotica e, per sfuggire ai suoi immaginari persecutori, si è nascosta nel letto del Rio Mersa, si è addormentata in quanto stremata dal delirio, ed è poi morta a causa delle basse temperature. I soggetti in preda ad una crisi psicotica perdono il contatto con la realtà e possono mettere in atto comportamenti anomali e pericolosi a causa della perdita della capacità critica”
– Dottoressa Franco, ci eravamo sentiti la scorsa settimana in merito alle nuove segnalazioni di denudamenti di soggetti psicotici, che pensa delle parole del sindaco di Montebelluna e del gesto del responsabile della Protezione civile?
Finalmente qualcuno che alza la voce. Vorrei però che si sapesse che c’è di peggio del non soccorrere e del limitarsi a filmare soggetti in preda ad una crisi psicotica che corrono nudi per strada. Il peggio è ciò che è accaduto a Michele Buoninconti. La procura di Asti e i giudici non hanno capito che il ritrovamento dei resti di Elena Ceste privi degli abiti era la riprova che la donna si era allontanata in preda ad una crisi psicotica e che quindi Buoninconti aveva raccontato la verità. Aggiungo che la procura di Asti non è mai riuscita a ricostruire un omicidio perché un omicidio non c’è stato. Il castello accusatorio non si fonda sulle risultanze investigative. Buoninconti è un capro espiatorio. Spesso quelli che dovrebbero essere i salvagenti della società, pur di non riconoscere di aver sottovalutato le richieste d’aiuto di chi non c’è più, preferiscono contribuire all’allestimento del “mostro” cui attribuire ogni colpa. Per gente così, il paradiso può attendere a lungo.
– Dottoressa Franco, che ne pensa della scomparsa di Claudia Meini da Cascina?
Il 23 marzo scorso, Claudia Meini si è allontanata in stato confusionale, in pigiama e ciabatte, dalla casa dei genitori. La Meini si era già allontanata il giorno precedente dalla casa che condivideva con altre ragazze a Pisa. Claudia è affetta da un disturbo psichico ed è seguita dai servizi sociali, purtroppo però aveva interrotto la terapia prescrittale, da lì la crisi. Claudia Meini, come Elena Ceste, si è allontanata volontariamente da casa dopo aver perso il contatto con la realtà e, con tutta probabilità, si è semplicemente nascosta in un luogo non distante dalla casa dei suoi.