Politica

CARCERE, RICHIESTE LE DIMISSIONI DI BASENTINI

Matteo Renzi: «Subito le dimissioni del capo del Dap, sia Bonafede a rimuoverlo dal suo incarico»

Le dimissioni le hanno richieste  i big dopo la vicenda delle rivolte nelle carceri italiane, il clima al Senato è stato incandescente sulla vicenda delle carceri mercoledì scorso  durante l’intervento del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.  E anche i partiti che si sono dichiarati a sostegno del Conte Bis vanno duro: il Guardasigilli faccia dimettere il capo del dipartimento dell’Amministrazione pe-nitenziaria Francesco Basentini, chiedono. «Subito le dimissioni del capo del Dap o sia il Guardasigilli in persona a rimuoverlo dal suo incarico», chiede Italia viva. «Non si faccia finta di niente davanti a 13 morti nelle carceri. Che qualcuno, i dirigenti di prima fascia, si assuma la responsabilità e si dimetta oggi stesso per quello che è accaduto», dice Matteo Renzi al Senato. «Quanto successo non ha precedenti nel nostro Paese per gravità ed estensione, oltre 30 isti-tuti coinvolti dagli incidenti. dici persone hanno perso la vita, sicuramente persone che han- no sbagliato se stavano in carcere ma si stratta di persone non di scarti. Per Mariastella Gelmini, capo- gruppo di Forza Italia alla Camera, «dopo quello che è accaduto nelle carceri italiane con la morte di 13 detenuti, le di-missioni sarebbero il minimo sindacale. Del ministro Bonafede e del capo del Dap. La vicenda è stata gestita con un in- credibile dilettantismo. Sono tuttora latitanti 16 evasi dal carcere di Foggia, fra i quali anche delinquenti pericolosi. Cosa altro deve succedere perché qualcuno si assuma le sue responsabilità?».   Un bilancio è pesante – come scrive https://www.poliziapenitenziaria.it/: «12 morti per overdose, 8 detenuti in fuga nel foggiano, 600 posti letto distrutti, 20 milioni di euro di danni. E così quella che sembrava un’emergenza esclusivamente sanitaria ha invaso altri aspetti del sistema, quelli che rivelano un’Italia fragile, come il sistema penitenziario. Si calcola che nel Paese almeno 10mila detenuti siano oltre la capienza consentita dalle attuali carceri. Strutture che, a loro volta, sono fatiscenti, e lo dimostra la multa da cento milioni di euro comminata dalla Cedu di Strasburgo dopo la sentenza Torreggiani per via di soli 3 metri a detenuto». Queste ad altre criticità fanno parte della trama complessa del sistema penitenziario». Per il Capo del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, Francesco Basentini, non è il tempo delle ipotesi. Ora si tratta di agire, procedendo alla sicurezza dei detenuti e delle strutture che li ospitano. E ad una intervista alla domanda Come risponde a chi chiede le sue dimissioni da capo del Dap?
Basentini risponde: «Semplicemente non rispondo«. Cosa ha scatenato il caos nelle carceri del Paese? Il capo del Dap ha detto: «Il perché di ciò che è successo ha sicuramente un ordine di ragioni, ha dei contenuti apparenti ed altri che ‘non sono emersi’. Attenendoci alla ragione manifestata dai detenuti, si è trattato di una preoccupazione di contagio all’interno delle strutture penitenziarie».

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