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PESCOPAGANO: «NON CEDEREMO LE ATTREZZATURE»

Il San Carlo per l’emergenza chiede gli 8 posti letto con ventilatori: «siamo all’assurdo»


Questa volta a mirare le risorse dell’Ospedale San Francesco di Paola di Pescopagano è il Covid-19, e a tuonare ancora una volta è il primo cittadino Giovanni Carnevale, il quale, dichiara senza mezzi termini: «È innanzitutto scandaloso venire a sapere da terzi che al San Carlo di Potenza sono attesi, presso il reparto “malattie infettive”, i ventilatori che si trovano presso il nostro nosocomio che, dicono, doveva essere a supporto dell’Ospedale del capoluogo, ma mai entrato a regime. Sono convinto che si tratti di una operazione destinata a chiudere definitivamente ogni possibilità di accreditare i nostri 8 posti di rianimazione a Pescopagano. Prontamente ho chiamato il responsabile della task-force per avere notizie più dettagliate -prosegue Carnevale- ma in tutta risposta mi è stato detto che la decisione è presa, poiché è da un anno che i ventilatori si trovano a Pescopagano senza mai essere entrati in funzione» prosegue a spiegare il Sindaco che incalza: «Ovvio, non sono entrati in funzione perché in fase di accreditamento da parte della Regione già da un anno.

La soluzione ottimale, sotto gli occhi di tutti, e rispettosa anche della legislazione di emergenza, sarebbe stata quella di cogliere l’occasione per concludere l’iter di accreditamento dei posti pronti già da un anno a Pescopagano e qui, anche nell’ottica del rispetto del canale dedicato per tale emergenza, portare a Pescopagano i casi di ricovero di terapia intensiva ordinaria. Tale soluzione però non piace. Il disegno non florido per il nostro Ospedale che vedo in tutto ciò -sottolinea il Sindaco di Pescopagano – è avvallato oggi dall’emergenza Covid, anzi, vi si nasconde perché potremmo utilizzare i nostri 8 posti, pronti e all’avanguardia, per i casi di riabilitazione ordinaria, così da non occuparli a Potenza per le situazioni più gravi. È una attività strumentalmente diretta ad affossare il nostro Ospedale che è iniziata qualche giorno fa con la chiusura della Sala operatoria, sulla quale mi sono anche già espresso» asserisce il Sindaco.

Le telecamere di Cronache Lucane già immortalarono il nuovo reparto e le 8 postazioni altamente tecnologiche, ulteriore fiore all’occhiello di una struttura d’avanguardia e precorritrice, con la sua lunga storia, sul territorio. «Mi arrabbio fortemente nel sapere che questi ventilatori saranno portati via, quando invece i pazienti di rianimazione a Potenza, potrebbero essere portati qui, liberando i posti al San Carlo, vista l’emergenza in atto -ribadisce Carnevale- Noi siamo disponibilissimi a dare aiuto in questo modo, ma non a cedere la nostra attrezzatura, ben consci che potrebbe non tornare mai più indietro. L’intera comunità di Pescopagano è pertanto a disposizione dell’emergenza Coronavirus, in linea anche con la normativa, che prevede un canale differenziato tra i degenti infetti e quelli in riabilitazione, però è allo stesso tempo consapevole che la sua gestione, così come fatta adesso, non è atro che lo strumento politico attraverso il quale avvantaggiare e supportare la volontà di chiudere i presidi territoriali e locali» afferma Carnevale che ribadisce «anziché portare le nostre attrezzature al San Carlo, meglio si potrebbe portare i casi ordinari di rianimazione qui dove abbiamo strutture adeguate, macchinari all’avanguardia e medici preparati».

Asserzioni rafforzate dal vicesindaco Lorenzo De La Cruz: «Siamo all’assurdo, poco più di un anno fa venivano inaugurati questi 8 posti letto di terapia intensiva polmonare a supporto del già esistente reparto di fisiopatologia respiratoria, riconosciuto oramai da molti come una eccellenza per il nostro servizio sanitario regionale. Oggi in piena emergenza Coronavirus a qualcuno viene in mente di spostare gli otto letti attrezzati da Pescopagano a Potenza. Probabilmente va ampliato il personale, cosa anch’essa prevista tra l’altro. A mio avviso si stanno prendendo decisioni affrettate ed errate, che rischiano di creare altri problemi in futuro. Il nosocomio di Pescopagano è dotato di attrezzature e personale qualificato tale da poter affiancare il lavoro di altri Ospedali. Questa emergenza deve essere da stimolo per tutti e ci deve far riflettere affinché gli investimenti fatti in ambito sanitario abbiano lo scopo di aumentare l’efficienza e la distribuzione territoriale del servizio stesso. L’ospedale di Pescopagano è attrezzato per questo momento difficile e complesso. Accentrare tutto al San Carlo genererà soltanto altra emergenza ed un significativo disservizio per tutti».

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