AttualitàBasilicata

PRIMO INCONTRO COMITATO ANTIEOLICO REGIONALE

«Tutela e salvaguardia del territorio, già oltremodo sfruttato»

Non si placa la battaglia di chi si oppone all’installazione di impianti eolici che non hanno cura del territorio e delle peculiarità che lo rendono unico e su iniziativa del “Comitato regionale anti-eolico selvaggio” avrà luogo il primo incontro coordinato dallo stesso per attivare un confronto attivo ed una linea di indirizzo comune a tutela della Basilicata tutta. L’invito è aperto a chiunque voglia prenderne parte, con appuntamento domenica 16 febbraio alle ore 10:00 in Piazza Guglielmo Marconi per l’inaugurazione di una bacheca associativa e poi, dalle 10:30 presso la Sala Consiliare del Comune di Oppido Lucano. Si tratta, spiegano da Comitato del «primo incontro costruttivo di un percorso volto a programmare uno sviluppo ambientale, sociale ed economico sostenibile della Basilicata. Il confronto vuole rappresentare una reazione civile alle molteplici istanze progettuali che minano in modo irreversibile il potenziale progresso della nostra regione». Al Comitato hanno aderito, tra gli altri, anche Lipu, Wwf, alcuni medici dell’ambiente, il Parco Appennino Lucano, ma la lista continua a prolungarsi di ora in ora. I partecipanti dunque si ritroveranno in Piazza Marconi per l’inaugurazione di una «bacheca associativa che vuole esaltare le bellezze storico-archeologiche e paesaggistiche della Basilicata, con una particolare riproduzione, autorizzata dal Polo Museale di Matera, delle “Quattro stagioni di Villa Ciccotti” di Oppido e conservata nel Museo archeologico nazionale di Muro Lucano». Un messaggio importante dal momento che proprio l’archeologia lucana è tra gli elementi centrali a tutela del patrimonio dei territori coinvolti nell’“affaire eolico”. Le Ville romane di Masseria Ciccotti del I sec. a.C. – III sec. d.C. (e S. Gilio, I sec. a.C. – VII sec. d.C.), riconosciuto quale sito di interesse internazionale dal “World Monument Fund” di New York ed inserito nella “Watch List”, fa rientrare Oppido pieno titolo tra le eccellenze archeologiche, storiche e paesaggistiche dell’Alto Bradano premiate a Potenza nel 2012. «Il prestigioso riconoscimento di “Meraviglia Italiana” concorre alla promozione, tutela e valorizzazione del nostro territorio. Oppido si pone quale punto di riferimento per l’intera area, attraverso azioni di promozione e marketing territoriale che tendono ad un maggiore sviluppo del turismo nella nostra regione. Il sito archeologico di Masseria Ciccotti è stato interessato da campagne di scavo italo-canadesi tutt’oggi custoditi nel museo archeologico di Muro Lucano. Nel 2014, dopo circa 15 anni, il territorio di Oppido è ritornato ad essere protagonista della scena archeologia internazionale, con l’avvio di una “Field School” che ha visto coinvolti 22 studenti canadesi dell’Università di Alberta» si evince dal sito del Comune. Ma come Oppido anche Acerenza, Muro Lucano, Vietri, Ruoti, Picerno, Castelgrande e molti altri comuni che in prima linea si stanno battendo in difesa dall’invasione dei mega impianti, con annessi cavidotti, strade e piazzole. Sindaci, Associazioni, Comitati, che sono confluiti in un unico grande Comitato Regionale che proprio domenica vedrà concretizzarsi il primo grande incontro.

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