Le UDI di Catanzaro e Reggio Calabria sono in perfetta sintonia con la posizione assunta dal CADIC contro l’iniziativa dell’Osservatorio sulla violenza di genere

“Adotta la storia di una vittima di femminicidio”

Noi donne dell’UDI pensiamo che l’Osservatorio, il quale ha finalità specifiche di raccolta dati e sostegno alle donne sulle quali si dovrebbe concentrare, stia invece mal indirizzando le proprie energie.

“Adottare la storia di una donna vittima di femminicidio a che serve?
Quale messaggio si vuole dare?

A cosa educa?

” Sono le medesime domande che ci poniamo assieme alle donne dei centri antiviolenza calabresi che si oppongono alla strumentalizzazione delle vite e del dolore delle donne.

La strada da seguire non è certo quella di rivittimizzare donne uccise e scoraggiarne altre vive, non contribuendo ad una nuova stagione di autodeterminazione nella quale la storia del presente sia l’effettiva visione della possibilità di rifiutare di essere vittime, di ricevere solidarietà, sostegno e appoggio economico e puntare  concretamente sulla prevenzione e sul supporto a chi non lascia mai sole donne e bambine\i.

Sollecitiamo la Regione a ripensare immediatamente all’opportunità di questa iniziativa di sapore paternalistico e commemorativo, per andare invece nella giusta direzione di destinare i fondi a propria disposizione a favore di ricerca, prevenzione e di azioni concrete di sostegno alle donne e ai centri antiviolenza, veri obiettivi del sostegno delle Istituzioni.

IL GRIDO DI DOLORE : 

Oggi ci ritroviamo con un “falso” artista sul palcoscenico di Sanremo. Il nostro lavoro “volontario” vanificato

FRANCESCA PRESTIA
“Violenza Trap”: la cantastorie Prestia nei Licei di Catanzaro per promuovere il rispetto delle donne attraverso la musica


La cantastorie Francesca Prestia al Liceo Scientifico L. Siciliani (22 febbraio ore 11) e al Liceo Classico P.Galluppi (15 marzo ore 11), a Catanzaro, parteciperà al progetto Violenza Trap per promuovere tra i giovani e le giovani degli istituti superiori il rispetto per le donne attraverso la musica. Promossa dal Centro Antiviolenza Mondo Rosa del Centro Calabrese di Solidarietà, dall’UDI Catanzaro (Unione donne italiane) e dall’associazione Assoformac, l’iniziativa si pone l’obiettivo di sensibilizzare i giovani in età scolastica circa la cultura della violenza contro le donne che viene promossa dai brani dei nuovi modelli musicali, specialmente del recente stile trap. Si prevede l’ascolto dei testi di giovani trapper e l’analisi del testo con i ragazzi e le ragazze coinvolte, utile a sviluppare un pensiero critico così da poter scegliere con maggiore consapevolezza i modelli da seguire. Gli incontri con i giovani saranno condotti da avvocate, psicologhe e assistenti sociali dell’UDI e di Mondo Rosa. La cantastorie Francesca Prestia proporrà testi da lei scritti dimostrando la possibilità di avere modelli positivi di denuncia rispetto a diverse problematiche sociali.

#Sanremo2020 diffida associazioni, no ad esibizione Junior Cally

Presentata istanza a presidente ed amministratore delegato Rai

CATANZARO 03 Febbraio 2020
Alcune associazioni della Calabria hanno presentato un atto stragiudiziale
“di diffida e messa in mora”
volto ad impedire che al Festival di Sanremo si esibisca il rapper Junior Cally
“i cui video e canzoni contengono messaggi, espressioni ed immagini che potrebbero promuovere e indurre condotte violente nei confronti delle donne”
A promuovere l’iniziativa, rivolta, tra gli altri, al presidente ed all’amministratore delegato della Rai ed al direttore artistico della manifestazione, Amadeus, oltre che al Presidente del Consiglio, al ministro delle Comunicazioni ed al prefetto di Imperia, sono state l’Associazione formazione e cultura, il Centro calabrese di solidarietà di Catanzaro ed il Centro contro la violenza alle donne intitolato a Roberta Lanzino, vittima di femminicidio, rappresentati dall’avvocato Francesco Pitaro.

Sostengono le associazioni firmatarie della diffida

“Junior Cally ha subito e subisce continuamente critiche per effetto delle canzoni e dei video allo stesso ricollegabili. Tutto ciò, può evincersi dall’ascolto della canzone di Junior Cally dal titolo “#Strega” e dal video della medesima canzone, in cui vi sono espressioni ed immagini dal chiaro ed univoco significato. Si è appreso, tra l’altro, che la presidente dell’Associazione Italiana delle Donne, Gisella Valenza, ha presentato una querela per le ipotesi di reato istigazione alla violenza sulle donne e forze dell’ordine, odio, oltraggio alla morale. Fermo restando che le ipotesi di reato denunciate nella querela dovranno essere accertate dall’autorità giudiziaria, non può non vedersi che la partecipazione al Festival di Sanremo di Junior Cally è davvero discutibile sotto il profilo morale ed etico a causa dei messaggi che lo stesso trasmette attraverso le sue canzoni ed i suoi video.
Una partecipazione che appare ancora più grave se solo si pensa che tutto ciò avverrà sulla televisione di Stato ed in prima serata.
La tv di Stato deve selezionare gli ospiti che partecipano alle proprie trasmissioni, ed in particolar modo a quella che ottengono share significativi come il Festival di Sanremo noto in tutto il mondo, anche in relazione alle loro condotte umane e comportamentali.
I messaggi ed i video del rapper potrebbero rappresentare uno stimolo a condotte lesive e gravi anche contro le donne in un momento storico in cui gli omicidi e le violenze in danno di rappresentanti del genere femminile costituiscono una problematica molto seria”

Concludono le associazioni
“Tutti i soggetti destinatari del presente atto di diffida, dunque devono intervenire con immediatezza al fine di impedire che il rapper Junior Cally partecipi al Festival di Sanremo”

atto stragiudiziale
“di diffida e messa in mora”

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