AttualitàBasilicata

ALTO BRADANO: MINISTERO FAVOREVOLE ALL’EOLICO

Nulla la battaglia al NO per evitare il mega impianto nel “Distretto Turistico Rurale”

Cattive notizie sul fronte eolico arrivano da Acerenza, ed è lo stesso primo cittadino Fernando Scattone ad esprimere tutta la delusione ed il disappunto sulla decisione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare- MATTM, che «esprime parere favorevole al progetto per la produzione di energia elettrica da fonte eolica e relative opere di connessione, costituito da 18 aerogeneratori con potenza complessiva di 36 Mw, nei comuni di Acerenza, Banzi, Palazzo San Gervasio, Genzano di Lucania e Forenza». Ci eravamo lasciati a settembre con la deliberazione della Giunta Regionale che esprimeva parere sfavorevole nell’ambito del procedimento di V.I.A. nazionale relativamente allo stesso progetto e, spiega Scattone «questa è una decisione che arriva nonostante abbiano espresso il proprio no la Regione, il Consiglio Comunale di Acerenza insieme ai sindaci dei comuni dell’Alto Bradano, le associazioni Pro loco, Antigone 2, Coldiretti, WWF, Rete Francigena, gli imprenditori agricoli ed i cittadini dell’Alto Bradano. Un segnale negativo per il nostro territorio già peraltro fortemente aggredito e inteso, per anni, come territorio di conquista per ogni forma di energia -afferma il Sindaco Scattone- un territorio che ha già ampiamente dato e anche abusato; un territorio che necessita di essere tutelato. Appare davvero inverosimile che solo nel Marzo 2016, grazie al riconoscimento del MiBACT, l’intero territorio dell’Alto Bradano, diventa il secondo distretto turistico rurale In Italia meridionale, Distretto Turistico Rurale “Terre di Aristeo” e di contro sempre nella stessa area Alto Bradano si autorizzino così tante società ad istallare manufatti, aerogeneratori così impattanti con il paesaggio e le attività rurali». Il neo Distretto Turistico Rurale, si propone, attraverso il collegamento con le eccellenze enogastronomiche del territorio e il suo fascino paesaggistico-naturalistico ancora sconosciuto al turismo di massa, l’obiettivo di far decollare la zona attraverso il turismo rurale, pertanto, ribadisce il Sindaco di Acerenza «il dissenso scaturisce principalmente dalle inevitabili alterazioni che le installazioni di impianti di energia rinnovabile sul nostro territorio, già peraltro saturo e martoriato da tempo, producono sul piano ambientale e sul piano paesaggistico. A tutti, amministratori pubblici, associazioni, cittadini, sta a cuore la tutela della rilevante importanza paesaggistica e storico monumentale del centro storico di Acerenza che, come tutti sanno, è riconosciuta come meta turistica di rinomanza e di rilevanza nazionale e internazionale; è uno dei borghi più belli d’Italia appartenente alla omonima associazione, in quanto ricco di storia e cultura tanto da essere pure sede Arcivescovile. Nella valutazione costi benefici -si avvia a concludere Scattone- non si calcola il peso che la comunità di Acerenza dovrà sostenere, a causa dell’alterazione dei delicati equilibri che verrebbero inevitabilmente compromessi, in quanto, è un’area agricola fortemente antropizzata in cui sono presenti diverse aziende agricole che producono prodotti di qualità e che verrebbero fortemente, se non del tutto, compromesse dalla realizzazione del Parco Eolico. Ahimè, quest’ultimo segnale negativo arriva proprio da chi dovrebbe tutelarci, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare».

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