AttualitàBasilicata

MIGLIONICO SUL “MOSTRO SPOPOLAMENTO”

C’è anche chi decide in controtendenza, di tornare ad una dimensione più “umana”

In Italia sono circa 6.000 i paesi con meno di cinquemila anime, in Basilicata 102 su 131. Purtroppo anche nell’anno appena trascorso la nostra regione ha visto “scomparire un
altro piccolo borgo”. Come spiega il Presidente del Gal Percorsi: «La maggior parte di essi sono borghi di montagna, con difficoltà e problematiche diverse, ma, ormai danni, l’allarme più grande, rimane lo spopolamento. Il nostro “Bel Paese” diventa sempre meno rurale. È vero sì che il divario tra la montagna e
la città è enorme in termini di servizi e di opportunità, ma, dall’altro canto, è importante e
necessario esaltare la qualità della vita e le possibilità che solo piccoli comuni possono
offrire. Le risorse messe a disposizione dalle varie istituzioni per il recupero di tutti i piccoli borghi
montani non sono di fatto tantissime, ma sono segnali importanti che devono andare nella
direzione giusta per contrastare lo spopolamento. Va, però, evidenziata una particolare
controtendenza: la scelta, da parte di un numero sempre più cospicuo di persone, di
lasciare le grandi città per andare a vivere nei piccoli borghi.
Infatti tanti, stanchi del lavoro o di una vita non appagante in città, decidono di lasciare
tutto e scegliere di vivere nei piccoli borghi per riappropriarsi di una dimensione più
umana, ritmi più slow e modelli di qualità della vita più alti. Molto spesso gli interessi di chi
torna o chi va per la prima volta a vivere nei piccoli paesi sono cultura, turismo, agricoltura
e ambiente. L’area del GAL PerCorsi, come del resto la maggior parte del territorio Lucano, è a
vocazione rurale, però la particolare perimetrazione e l’omogeneità della nostra area GAL,
ci pone ulteriori riflessioni che non possono non tener conto e non essere condivisi con la
città capoluogo di Potenza che è incastonata all’interno del nostro territorio.
I GAL che principalmente si occupano di sviluppo rurale (e non solo), devono in
concertazione con gli enti locali, le Province, la Regione, i Parchi, le aree interne e la varie
associazioni di categoria, disegnare ed attuare azioni convergenti e condivise per
consentire a chi ha scelto di vivere in un piccolo borgo, di restarci e di stimolare chi vuole
scommettere nelle piccole comunità» conclude Miglionico.

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