AttualitàBasilicata

INCONTRO PREFETTURA, LINEA DURA

Presidenti sportivi e sindaci attoniti per l’atto delinquenziale


Linea dura delle istituzioni contro «l’agguato premeditato, un episodio gravissimo e inaudito», come è stato definito dal prefetto di Potenza, Annunziato Vardè, al termine di un incontro con i giornalisti per la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica sugli incidenti tra i tifosi di Vultur Rionero e Melfi (Eccellenza lucana) che, hanno portato alla morte del tifoso Tucciariello, di 39 anni, ed un ferito grave di 28 anni. Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha così commentato: «Ho visto i tg e sono rimasto senza parole, sono allibito. Come per altri episodi che hanno caratterizzato le tifoserie in passato, ma fa ancora più stupore vedere che può accadere in categorie neanche professionistiche: si resta senza parole, è follia pura.

C’è da estirpare a monte qualche atteggiamento mentale di soggetti scellerati». Parole forti giungono anche dal sindaco di Rionero Luigi Di Toro, che definisce l’evento «un atto delinquenziale che va punito e serve un’azione forte da parte delle società. Come sindaci ci impegneremo per vedere il da farsi. Siamo seriamente preoccupati per quello che potrebbe accadere per eventuali ritorsioni, abbiamo ragazzi di Rionero che vanno a scuola a Melfi e viceversa».

Messaggio condiviso anche dal primo cittadino di Melfi, Livio Valvano: «Si tratta di un atto di bestialità che proprio non ci voleva e che irrompe in una comunità che è quella dei comuni del Vulture che rappresentano un’unica comunità. Siamo tutti attoniti e preoccupati perchè non si alteri un rapporto di comunità cresciuto negli ultimi anni». Per quanto riguarda le società, il presidente della Vultur Rionero (Eccellenza), Mario Grande replicando poi all’ipotesi fatta dal prefetto Vardè, di ritirare dai campionati Vultur Rionero e Melfi, ha asserito: «Le società sono parte lesa in questi casi: sono azioni che danneggiano il nostro lavoro. Escludo il ritiro della squadra dal campionato, perché ci sono tanti sacrifici da parte delle società, che non possono essere vanificati in questo modo.

Andremo avanti, cercando di fare ancora di più per sensibilizzare tutti a uno sport sano. Siamo attoniti – ha aggiunto Grande – è un momento molto difficile».

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