AttualitàBasilicata

RAPOLLA E LUXURIA AL FIANCO DI GIULIA

Dall’Arcigay Basilicata e Vladimir l’appello a «fare giustizia e non tornare indietro nel tempo»


Non si placa la condanna al grave gesto che ha colpito Giulia, la ragazza di Potenza aggredita in città. Sul tema forti sono le parole dell’Avvocato Morena Rapolla, Presidente Arcigay Basilicata: «Assicurare i colpevoli alla giustizia – è il suo primo commento, mentre prosegue- Viviamo un preoccupante tribalismo dei rapporti: la sopraffazione ed il disprezzo verso l’Altro, portatore di una Diversità sono ormai all’ordine del giorno», ha esordito Rapolla, che intanto è in costante contatto con Giulia. «Questo episodio testimonia la difficile situazione presente anche sul nostro territorio: Si nasce omosessuali ma non si nasce certo omofobi, omofobi si diventa; lo si diventa attraverso messaggi, diretti e indiretti, che la società, la politica e i media, ci trasmettono.

Fin dall’infanzia tutti noi acquisiamo convinzioni e valori che ci vengono presentati come assolutamente giusti e legittimi, spesso fondati su stereotipi e pregiudizi destituiti di fondamento. Il lavoro di contrasto all’omotransfobia – prosegue Rapolla – non può più ricadere unicamente sul lavoro volontario e gratuito dell’associazionismo locale: dopo quanto accaduto non si può più tappare il sole con un dito, occorre che anche le Istituzioni locali assumano un impegno reale e fattivo per superare le semplici dichiarazioni d’intenti che, per quanto positive, non trovano poi riscontro nella realtà con azioni vere e proprie, come campagne di contrasto al bullismo ed educazione socio-affettiva nelle scuole.  Agli autori dell’aggressione ai danni di Giulia, mi sento di dire che sono dei vigliacchi e dei delinquenti.

Sono fiduciosa nelle indagini delle Forze dell’Ordine, ma voglio lanciare un appello a chi ha visto o sentito qualcosa quella sera ed ai genitori dei colpevoli, laddove si tratti di ragazzi minorenni: se avete in qualche modo, il sentore o la certezza che vostro figlio centri con quanto accaduto, fate un passo avanti, perché vostro figlio ha bisogno di aiuto, è troppo grave pensare di poter colpire alla cieca; tanto odio svela un disordine emozionale e comportamentale grave che non può essere sottovalutato. Anche in Basilicata serve con urgenza una legge regionale contro l’omotransfobia, perché fenomeni come questi fanno male a tutti i cittadini e le cittadine per bene, e la mia città ne è piena. Giulia può contare sull’appoggio costante ed incondizionato di Arcigay Basilicata: continueremo a seguire questa brutta storia e continueremo a lavorare affinché la quotidianità dei nostri affetti non risulti più oggetto di scherno, vessazione, e violenza perché nessuno si salva da solo».

A poche ore dall’accaduto, arrivano telefonicamente, anche le parole di vicinanza di Vladimir Luxuria, spesso a Potenza e impegnata nella promozione delle Associazioni Lgbt sul territorio: «Sono sicuramente dei vigliacchi, questa gente così cattiva si sente onnipotente, pensa di poter sfogare il suo odio come fosse impunito e legittimato. A Giulia va tutto il mio affetto, e le dico che questo odio sarà sopraffatto dall’affetto e l’abbraccio di tanta gente che le sarà vicino.

Purtroppo questi episodi ci fanno capire che bisogna tenere alta la guardia, perché quando senti di aver raggiunto degli obiettivi, il dado ti può riportare indietro di qualche casella, ci riporta a quei tempi in cui dovevamo nasconderci, rintanarci, in cui quando ci dimostravamo per quello che siamo, dovevamo temere per la nostra incolumità fisica».

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