BasilicataCronaca

ANCHE L’AGEDO A SOSTEGNO DI GIULIA

Giosa e Girardi: «questa è omofobia, è sconcertante»

Sulla tremenda vicenda accaduta a Giulia, la giovane ragazza picchiata in centro a Potenza, si levano le parole di Antonella Giosa Presidente dell’Agedo Potenza che riunisce e rappresenta genitori, parenti e amici di persone Lgbt.
<<Omofobia, c’è solo una parola e una motivazione che ha potuto scatenare tanta violenza contro Giulia, si tratta di odio omofobico -dichira Giosa e prosegue-
È necessario dirlo, ammetterlo, perché solo chiamando le cose con il loro nome ci permette di riconoscerle e combatterle. A nome dell’associazione Agedo Potenza e mio personale come donna e madre, esprimiamo tutta la nostra vicinanza e il nostro amore a Giulia, colpita al volto ma soprattutto colpita nella dignità di giovane donna libera e consapevole di sé. Il dolore e la rabbia ci lacerano ma non cadremo nella spirale di odio in cui è facile scivolare in simili circostanze. Noi non rispondiamo con l’odio perchè noi non siamo come chi ha aggredito Giulia, rispondiamo con la lotta ancora più dura, tenace e quotidiana. Rispondiamo con l’informazione, con l’educazione nelle scuole, in famiglia, per strada, ovunque.  La città di Potenza ma la Basilicata tutta alzi la voce: un grido di dolore, di condanna dura e netta perchè Giulia e figlia, sorella, amica di tutte e tutti perché un atto così vile e di inaudita violenza è un fallimento per tutti. È un’offesa per chi quotidianamente promuove accoglienza amore e rispetto. Speriamo vivamente che la giustizia faccia il suo corso, intanto noi tutti facciamoci promotori dei valori così ben espressi nell’art. 3 della nostra Carta Costituzionale e speriamo che la politica nazionale si faccia carico di fare una legge contro l’omotransfobia e che, le istituzioni, e i cittadini, ad ogni livello, collaborino per rendere questa terra sempre più inclusiva e accogliente, così che nessuno si senta costretto a lasciarla. Parliamo con i nostri figli, ascoltiamoli, educhiamoli alla bellezza delle diversità. È questa l’unica via, non ce ne sono altre>>.
Anche Nadia Girardi, vicepresidente della Agedo, commenta l’episodio: <<qualsiasi forma di violenza deve essere sconfitta, non ci si può permettere di alzare le mani, mai e su nessuno! Questo è un episodio sconcertante che ci lascia tutti attoniti e che speriamo di non dover sentire mai più>>.

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