CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: L’INGLESE GAIA POPE SI È DENUDATA IN PREDA AD UNA CRISI PSICOTICA, SI È NASCOSTA ED È MORTA PER ASSIDERAMENTO PROPRIO COME ELENA CESTE
La criminologa Ursula Franco ha messo a confronto la dinamica di tre morti accidentali in soggetti in preda ad una crisi psicotica che in un caso hanno condotto alla condanna di un innocente per un omicidio mai avvenuto
CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: L’INGLESE GAIA POPE SI È DENUDATA IN PREDA AD UNA CRISI PSICOTICA, SI È NASCOSTA ED È MORTA PER ASSIDERAMENTO PROPRIO COME ELENA CESTE
Ursula Franco è medico e criminologo, è allieva di Peter Hyatt, uno dei massimi esperti mondiali di Statement Analysis (una tecnica di analisi di interviste ed interrogatori), si occupa soprattutto di morti accidentali e suicidi scambiati per omicidi e di errori giudiziari.
È stata consulente dell’avvocato Giuseppe Marazzita, difensore di Michele Buoninconti;
è consulente dell’avvocato Salvatore Verrillo, difensore di Daniel Ciocan;
ha fornito una consulenza ai difensori di Stefano Binda dopo la condanna in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di Lidia Macchi. Binda, il 24 luglio 2019, è stato assolto per non aver commesso il fatto.
Dall’ottobre scorso, la Franco è consulente di Paolo Foresta
che è difeso dall’avvocato Giovanni Pellacchia
La criminologa Ursula Franco ha messo a confronto la dinamica di tre morti accidentali in soggetti in preda ad una crisi psicotica che in un caso hanno condotto alla condanna di un innocente per un omicidio mai avvenuto
- Il cadavere nudo di Gaia Pope, una ragazza di diciannove anni, scomparsa il 7 novembre 2017 da Swanage, Dorset, Inghilterra, è stato trovato 11 giorni dopo, il 18 novembre, nascosto tra piante di ginestre e sottobosco su una scogliera dell’isola di Purbeck, a circa un miglio (1600 metri) di distanza dal luogo in cui la Pope era stata avvistata per l’ultima volta.
La Pope, due giorni prima di allontanarsi, il 5 novembre, aveva scritto su Instagram un post rivelatore di un disturbo persecutorio: “Penso che la polizia stia intercettando il mio telefono. Lo devo spegnere fino a mercoledì… O verrò zittita e messa in cella #violenzasessuale”
Dopo il ritrovamento del suo cadavere nudo, Gaia Pope è stata sottoposta ad autopsia psicologica. Familiari ed amici hanno riferito che la Pope soffriva di epilessia e di un disturbo post traumatico da stress dovuto ad una violenza sessuale risalente a due anni prima e che era in ansia perché temeva che l’autore della violenza, al momento in carcere, sarebbe stato rilasciato a breve
Il padre di Gaia ha riferito che sua figlia, nel periodo precedente alla scomparsa, era “spaventata e confusa”
Rosemary Dinch, l’ultima persona ad entrare in contatto con la Pope, ha riferito che quando Gaia si era presentata a casa sua il giorno della scomparsa “era chiaramente angosciata e ansiosa. Aveva caldo. Si era tolta la giacca, la camicia, la maglietta… se ne voleva andare, ma le ho detto di rivestirsi. Aveva addosso soltanto una piccola canottiera ed il reggiseno. L’ho abbracciata. Era chiaro che stesse male”
La cugina della Pope, Marienna, ha dichiarato: “Le condizioni di Gaia si sono veramente deteriorate da circa 6 mesi, un anno. Raramente passa un giorno senza che abbia una crisi epilettica. A volte sono crisi di piccolo male, interrompe una conversazione per circa un minuto e poi torna frizzante. Altre volte sono crisi molto importanti tanto che abbiamo dovuto chiamare i paramedici molte volte. Queste crisi maggiori sono spesso accompagnate da periodi abbastanza prolungati di confusione e disorientamento. A volte non ci riconosce per un breve periodo dopo la crisi e non capisce dove si trovi. Questo è ciò che in gran parte ha complicato il caso”
La Pope si è allontanata e si denudata in preda ad una crisi psicotica. Il fatto che il suo corpo sia stato ritrovato in un’area particolarmente accidentata e di difficile accesso è la riprova che Gaia intendeva nascondersi ad immaginari persecutori.
Prima del ritrovamento del cadavere la zona era stata ripetutamente perlustrata senza risultati tanto che il 16 novembre una squadra di soccorso aveva ritrovato gli abiti di Gaia sempre nella stessa zona.
Dopo la scomparsa di Gaia e prima del ritrovamento del suo cadavere, tre persone, sospettate di averla uccisa, erano state arrestate, Rosemary Dinch, 71 anni, suo nipote, Nathan Elsey, 19 anni e suo figlio, Paul Elsey, 49 anni.
Il 20 novembre, non appena gli inquirenti furono informati dei risultati dell’esame autoptico, i tre arrestati vennero rilasciati.
L’autopsia eseguita sul cadavere non aveva infatti rilevato lesioni esterne ed in seguito il medico legale aveva concluso che Gaia Pope era morta per assideramento.
La zona dove venne ritrovato il cadavere della Pope è battuta dal vento e nella notte del 7 novembre 2017 le temperature minime non avevano superato i 4 gradi. Un’esposizione prolungata a temperature inferiori ai 10 gradi centigradi produce uno scompenso termico, detto ipotermia, che può condurre a morte per assideramento.
- Nel luglio 2019, alcuni operai addetti alla rimozione di un freezer in disuso da un ex supermercato dello Stato americano dello Iowa hanno trovato il cadavere di un ragazzo scomparso circa 10 anni prima, Larry Ely Murillo-Moncada, 25 anni. Il 28 Novembre 2009, durante una tempesta di neve, Larry Ely Murillo-Moncada si era allontanato a piedi da casa senza scarpe, né calzini. I parenti avevano riferito a chi indagava sulla sua scomparsa che il ragazzo aveva allucinazioni uditive, sentiva delle voci, appariva disorientato, impaurito e credeva che qualcuno lo seguisse, tutti segnali che Larry Ely Murillo-Moncada era in preda ad una crisi psicotica quando è fuggito di casa e si è nascosto ai suoi persecutori sopra il frigorifero del supermercato dove lavorava, dal quale è caduto ed è morto per assideramento.
- Questi due casi di morte accidentale in soggetti in preda ad una crisi psicotica ricordano da vicino quello di Elena Ceste, una casalinga di Costigliole D’Asti i cui resti furono ritrovati nell’ottobre 2015 a circa 800 metri da casa sua, all’interno di un Rio dove si era nascosta la mattina del 24 gennaio 2014 per sfuggire ai suoi immaginari persecutori e dove aveva trovato la morte a causa delle basse temperature
I tre casi hanno in comune:
– un’autopsia psicologica positiva per un disturbo psicotico;
– l’assenza di lesioni sui cadaveri riconducibili ad una morte violenta;
– il fatto che i corpi fossero nascosti ma non propriamente occultati.