AttualitàBasilicata

11-12-1904 PIO X CANONIZZA GERARDO MAJELLA

Nato a Muro Lucano, la sua santità è venerata in tutto il mondo

Gli dissero tutti di no. Cappuccini e Redentoristi non vollero accoglierlo perché cagionevole di salute. Eppure lui, quel ragazzo di Muro Lucano dal nome Gerardo Majella, sentiva in cuor suo la chiamata del Signore che scappò di casa, calandosi da un lenzuolo, lasciando un biglietto ai genitori: «vado a farmi Santo». Non furono poche le peripezie terrene che dovette affrontare, sino ad essere calunniato, ma l’11 dicembre 1904 fu canonizzato da papa Pio X, ed oggi il Patrono della Basilicata, è venerato in tutto il mondo come protettore delle madri gestanti e dei bambini. Per venerare la sua figura importante nella storia di Muro Lucano, suo paese di origine, presso Chiesa di Sant’Andrea Apostolo è esposto il reliquario con un frammento di costola del santo “pazzerello di Dio” come è solito chiamarlo. Figlio di un modesto sarto di nome Domenico e di Benedetta Galella, Gerardo Majella nacque nel 1726. Dopo la prematura morte del padre entrò al servizio del vescovo di Lacedonia, mons. Claudio Domenico Albini e da lì ebbe inizio la sua storia di santità. Nonostante la causa di beatificazione fosse iniziata tardi, ad 80 anni dalla morte e per diverse ragioni, continuo e crescente è stato nel corso dei secoli il numero di coloro che hanno invocato il patrocinio di Gerardo. Per questa fama di santità sempre viva e mai assopita, Papa Leone XIII lo dichiarò beato il 29 gennaio 1893, mentre è stato canonizzato da papa Pio X l’11 dicembre 1904. Una petizione firmata da migliaia di fedeli e centinaia di vescovi è stata presentata al Papa, per far proclamare solennemente Gerardo Majella patrono delle mamme e dei bambini per tutta la Chiesa Universale. Il culto del santo è particolarmente vivo nelle zone da lui visitate, ed a Muro Lucano dove è possibile visitare la casa, la bottega e i luoghi dei miracoli; un suo santuario si trova pure nel territorio del comune di Piedimonte Etneo. Il culto si è diffuso in maniera capillare anche in Europa, Oceania e America. Numerose, infatti, sono le chiese, gli ospedali e le Case a lui dedicate.

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