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LE RISPOSTE DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA A REPORT

Si ricorda che da ottobre 2018 Autostrade per l’Italia ha avviato un piano di controlli di tutte le 1.943 principali opere della rete in gestione, avvalendosi delle società specializzate esterne Proger e Speri, che hanno svolto attività di asseverazione. Entro dicembre Proger e Speri avranno controllato tutte le opere e i risultati di tale campagna di monitoraggio verranno divulgati

ASPI: PUNTATA REPORT, LA SOCIETA’ PARTE CIVILE NEL PROCESSO SUI RAPPORTI TRA DUE DIPENDENTI E LA FAMIGLIA VUOLO

In relazione alle anticipazioni di stampa sulla puntata di Report in onda stasera, che riprendono accuse già pubblicate nove mesi fa da alcuni organi di stampa cui la società aveva già risposto chiarendo la sua posizione, si ribadisce che nel procedimento avviato nel 2012 su presunte infiltrazioni di organizzazioni malavitose mediante una serie di appalti affidati alla famiglia Vuolo, la società è stata considerata “parte lesa”. Per questo motivo Autostrade per l’Italia, che già nelle precedenti udienze ha manifestato la volontà di costituirsi parte civile, procederà formalmente nel corso dell’udienza preliminare del 19 dicembre presso il Tribunale di Roma.

I due dipendenti della società coinvolti nel procedimento sono stati rimossi dall’incarico che svolgevano all’epoca dei fatti. La società si riserva di assumere ulteriori provvedimenti nei loro confronti, anche sulla base di quanto emergerà nella prossima udienza del 19 dicembre, in applicazione del necessario rigore rispetto ai comportamenti contestati.

Autostrade per l’Italia ribadisce la propria totale estraneità ai fatti narrati e confida che la giustizia possa far luce al più presto su eventuali responsabilità di singoli.

LE ALTRE RISPOSTE DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA A REPORT

Secondo la procura di Genova numerosi viadotti sono passati nel giro di un trimestre da un punteggio 40 al punteggio 70. Vi chiediamo di fornirci le ultime due trimestrali, in maniera da poter confrontare i punteggi non solo per i viadotti liguri ma per tutti i viadotti italiani. Quanti e quali viadotti da voi gestiti, dopo le ultime verifiche, presentano un punteggio di 60 o 70?

Si allegano i 6 viadotti della rete nazionale dove, secondo i più recenti monitoraggi eseguiti, alcuni elementi hanno riportato un voto pari a “70”. E’ importante evidenziare che su tutte queste infrastrutture le competenti Direzioni di Tronco di Autostrade per l’Italia si sono immediatamente attivate, realizzando limitazioni di traffico, laddove necessario, e interventi di manutenzione, che sono attualmente in corso.

E’ attualmente in corso un confronto tra ASPI e il MIT relativamente ai piani di manutenzione, sulla base dei più recenti monitoraggi eseguiti. Non appena tale confronto sarà concluso, tutti i dati saranno pubblicati online sul sito di Autostrade per l’Italia.

Si ricorda che da ottobre 2018 Autostrade per l’Italia ha avviato un piano di controlli di tutte le 1.943 principali opere della rete in gestione, avvalendosi delle società specializzate esterne Proger e Speri, che hanno svolto attività di asseverazione. Entro dicembre Proger e Speri avranno controllato tutte le opere e i risultati di tale campagna di monitoraggio verranno divulgati.

ASPI ha attivato accordi quadro per la manutenzione della rete per 500 milioni di euro, da attivare nel biennio 2020-2021.

Secondo i magistrati di Genova la sottostima dei livelli di rischio dei viadotti era determinata da “ragioni di mera convenienza economica” a vantaggio di Atlantia. Come commentate questa ipotesi?

La rilevanza delle affermazioni o del comportamento di singoli saranno oggetto di valutazione da parte degli organi inquirenti. La società si tutelerà ovviamente nelle sedi opportune.

In una recente lettera ai giornali Luciano Benetton dà la colpa di quanto sta accadendo ai manager di Aspi e dice che la sua famiglia è parte lesa. Quanti e quali manager e dirigenti sono stati allontanati dalla vostra società in seguito alle inchieste di Genova? Sono stati licenziati per giusta causa o con risoluzioni consensuali, comprendenti una buonuscita?

Non appena la società ha appreso dei comportamenti emersi dalle indagini, non ha atteso il giudizio dei Tribunali, ma ha agito applicando il codice etico interno, licenziando le persone più direttamente coinvolte. In nessun caso si è proceduto con risoluzione consensuale.

L’ipotesi di una partecipazione di Autostrade (o Atlantia) in Alitalia era in qualche modo legata alla possibilità che il governo non revocasse la convenzione ad Aspi?

Il Presidente di Atlantia, Fabio Cerchiai, ha chiarito questo punto in un’intervista rilasciata al Messaggero il 6 dicembre 2019. Alleghiamo l’intervista.

https://www.autostrade.it/documents/10279/39565173/Intervista+Cerchai/3f5beb3d-cfd2-459d-9008-c44b13f89360

Qualora l’esecutivo dovesse procedere con la revoca della concessione, Aspi chiederà un risarcimento? A quanto potrebbe ammontare?

Secondo la Concessione, in caso di revoca anche per grave e comprovata inadempienza, al Concessionario spetta un indennizzo pari al valore della Concessione stessa, sottratto un importo del 10%. Tale valore è stato definito con la finalità di coprire gli investimenti realizzati e l’indebitamento con soggetti finanziari e istituzionali, oltre che con più di 17.000 piccoli risparmiatori.

All’indomani dell’incidente di Acqualonga del 2013, dove morirono 40 persone, avete sostituito con criteri d’urgenza le barriere vecchie di 30 anni con nuove barriere, realizzate in malta cementizia priva di certificazione, materiali considerati non idonei dai tecnici. Perché?

ASPI decise a suo tempo di sostituire gli ancoraggi, avvalendosi dal punto di vista tecnico di qualificati professionisti esterni. A seguito dei rilievi tecnici mossi sulla strada intrapresa, la società ha espresso piena volontà di effettuare la sostituzione delle barriere seguendo il percorso amministrativo delineato dalla Procura di Avellino nei relativi provvedimenti di rigetto. A tal fine, la società ha già condiviso con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti il cronoprogramma di sostituzione delle barriere che, nell’ambito di un calendario di interventi su tutta la rete nazionale, dà priorità di intervento alle tratte interessate di A14 e A16.  ASPI ha inviato al MIT anche i progetti definitivi dei singoli interventi di sostituzione delle barriere e i relativi piani di cantierizzazione, per le approvazioni richieste. E’ stata sottoposta una nuova istanza di dissequestro integrata con la documentazione necessaria all’Autorità Giudiziaria. Consapevole degli effetti sulla viabilità e sul territorio delle limitazioni al momento presenti, ASPI evidenzia che continuerà a fare tutto quanto è di propria competenza per avviare rapidamente i lavori di sostituzione.

Ricostruzione in 3D del Gravissimo incidente sul viadotto Acqualonga dell’A16 Napoli-Canosa

 

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