POTENZA: GUARENTE VINCE PURE AL TAR

Comune di Potenza, Tramutoli contro Guarente: il quasi sindaco rimarrà un quasi sindaco. Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) per la Basilicata ha respinto il ricorso del candidato primo cittadino di Basilicata Possibile. Guarente era, è e rimarrà sindaco di Potenza. Il ballottaggio del 9 giugno scorso, la prima tornata di votazioni era stata il 26 maggio, si concluse con la vittoria del leghista per 16mila e 248 voti contro i 16mila e 48 voti di Tramutoli. Il professore outsider perse soltanto per 200 voti. Per il Tar le «erroneità, omissioni, incongruenze, cancellature e-o correzioni senza alcuna spiegazione» dei verbali di una trentina di sezioni Potenza non possono essere sanzionate con la ripetizione delle Elezioni comunali. Non ci sarà un altro ballottaggio e neanche un mini ballottaggio soltanto in alcuni rioni di Potenza. Perchè  «vanno considerate irrilevanti – hanno precisato i giudici amministrativi lucani – le mere irregolarità denunciate, che non siano tali da influire sulla sincerità e sulla libera espressione del voto, riespandendosi la primaria esigenza di conservare il risultato finale della votazione conforme alla volontà espressa dal corpo elettorale». Per cui non possono comportare l’annullamento delle elezioni i vizi, dai quali non deriva alcun pregiudizio di livello garantistico o alcuna compressione del vot” e pertanto “sono da valutare irrilevanti le irregolarità, che non abbiano compromesso l’accertamento della reale volontà del corpo elettorale. Era ricorso al Tar chiedendo la correzione del risultato elettorale anche Pietro Campagna, candidato consigliere per la lista “+ Europa – Progetto Popolare”. Pure per il primo dei non eletti nella sua lista, il Tar ha respinto il corso dichiarandolo inammissibile. Ulteriori approfondimenti nell’edizione di Cronache lucane domani in edicola digitale