Attualità

SAN CARLO: NUOVO TONFO DELLA LEGA

Nomina direttore chirurgia, Pepe e Sileo gridano a un altro scandalo inesistente

Barresi ha osservato pedissequamente le disposizioni normative, e il Carroccio, a vuoto, s’indigna. Centrodestra contro il Direttore generale dell’Azienda ospedaliera regionale (Aor) San Carlo di Potenza, Massimo Barresi: nuovo caso, la guerra continua. Dopo la boutade delle “ritorsioni” invocate sul caso del trasferimento della sorella della consigliera regionale Sileo da un Ufficio a un altro del San Carlo, eccone un’altra. Ma è bene procedere con ordine. Questa volta la Lega lucana ha schierato in battaglia il suo combattente di punta, nonchè più alto di grado: il senatore Pasquale Pepe. Maggiore, però, è l’altitudine dalla quale si precipita e peggiore risulta lo schianto. Il rischio per Pepe c’è tutto. E lo stesso vale per l’ormai onnipresente negli infruttuosi duelli, allo stato attuale delle cose, con Barresi, la consigliera regionale Dina Sileo. Lo “scandalo”, per la Lega lucana, che non ha ancora mai proferito verbo, per esempio, sull’operato inerente nomine e affidamenti così come attuato dal presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, è rappresentato dal conferimento dell’incarico quinquennale di Direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia generale e d’urgenza.

IL FATTO E LA TERNA L’avviso pubblico, per titoli e colloqui, per l’incarico di direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia generale e d’urgenza, si è reso necessario, ad aprile scorso, in quanto il nominato nel 2016 dall’ex Commissario Maglietta, Nicola D’Alessandro, dal primo ottobre è in quiescenza per «il compimento del quarantesimo anno di effettivo servizio». Barresi interrompendo la prassi solita della sanità lucana, nominare un pro tempore nelle more di un concorso che in Basilicata può durare anni, ha provveduto per tempo. Lo ha fatto con l’avviso pubblico che prevedeva, come da legge, la scelta di un vincitore «sulla base di una rosa di candidati idonei selezionata da una apposita commissione».

LO “SCANDALO” HA VINTO IL 2° Il Dg Barresi ha conferito l’incarico in questione al dottor Antonio Giuliani. Per il senatore Pepe e per la consigliera regionale Sileo lo “scandalo” sarebbe che Giuliani nella terna consegnata dalla Commissione al Dg Barresi aveva riportato un punteggio che tecnicamente lo collocava al secondo posto.

LA LINEARITÀ DELL’ITER E L’ABBAGLIO DELLA LEGA La Commissione tra i 12 candidati che hanno risposto all’avviso pubblico ha selezionato una terna e ha attribuito dei punteggi: Francesco Maria Crafa (punti 56,600), Antonio Giuliani (punti 50,450) e Ernesto Longinotti (punti 50,017). L’iter normativo prescrive la formazione di una rosa, la “terna”, ma non impone ai Dg la scelta del primo classificato. Il bando dell’Aor San Carlo delineava, tra le altre cose, per la scelta del Direttore di Uoc, un profilo oggettivo e un profilo soggettivo. In questa sezione, per esempio, tra gli indirizzi guida c’è quello relativo alla «documentata casistica operatoria a garanzia dell’expertise come primo operatore nel trattamento chirurgico delle patologie degli organi dell’apparato digerente, epato-biliare ed endocrino, utilizzando le diverse metodiche disponibili, con particolare riferimento a quelle innovative (chirurgia robotica). La Commissione, al termine delle operazioni di valutazione, ha rappresentato a Barresi, come risulta dai documenti, che i primi tre classificati «hanno tutti un’ampia esperienza in Chirurgia Generale, laparoscopica e d’urgenza». La stessa Commissione ha inoltre evidenziato per il solo Giuliani che lo stesso «ha anche esperienza in Chirurgia robotica». Giuliani rispetto agli altri due papabili è il più giovane, di 10 e 11 anni, anagraficamente. Crafa è classe ‘61 e Longinotti ‘59. Dal punto di vista dei titoli è anche comprensibile come Crafa abbia riportato un punteggio maggiore. La situazione, però, è risultata completamente ribaltata al colloquio orale. Per il quale la Commissione ha deciso di proporre «argomenti uguali per tutti i candidati, al fine di garantire pari impegno per una valutazione omogenea e trasparente», tesi ad evidenziare sia «le capacità professionali nella specifica disciplina» e sia «le capacità gestionali, organizzative e di direzione». I punteggi dei colloqui orali sono stati i seguenti: Giuliani (36 punti), Longinotti (35 punti) e Crafa (29 punti). In un eccesso di trasparenza l’Aor San Carlo ha reso noti anche i punteggi, pur la legge limitandosi a prescrivere solo come condizione necessaria la formazione «di una rosa di candidati», selezionata, come è avvenuto, «da una apposita commissione». Il Dg Barresi ha così motivato la scelta di conferire al dottor Antonio Giuliani l’incarico di direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia generale e d’urgenza. «Preso atto dei processi verbali relativi all’avviso in oggetto – viene riportato nelle motivazioni, valutata la completa aderenza al profilo professionale soggettivo previsto dal bando e, nello specifico per le conoscenze scientifiche comprendenti l’utilizzo di diverse metodiche chirurgiche, con particolare riferimento a quella innovativa di chirurgia robotica, così come riportato nei suddetti citati processi verbali, si conferisce l’incarico al dottor Antonio Giuliani». Il più giovane e il più esperto in interventi chirurgici con apparecchiature robotiche. Tutto questo è tutto il non detto della Lega lucana che è ripartita all’assalto del Dg Barresi quando invece incrociando leggi e gli atti del procedimento seguito all’Aor San Carlo l’intera vicenda emerge con chiarezza e linearità. A meno che, per assurdo, non si voglia ritenere che, per esempio, puntare sulla chirurgia robotica sia stata una scelta fatta a monte dal Dg Barresi per favorire a valle il dottor Giuliani. Ma questo neanche la Lega lucana e i suoi esponenti hanno osato dirlo in quanto affermazione paradossale per definizione.

LE POLEMICHE DEL SENATORE PEPE E DELLA CONSIGLIERA REGIONALE SILEO Il Dg Barresi ha conferito l’incarico in questione al dottor Antonio Giuliani. Per il senatore Pepe e per la consigliera regionale Sileo lo “scandalo” sarebbe che Giuliani nella terna consegnata dalla Commissione al Dg Barresi aveva riportato un punteggio che tecnicamente lo collocava al secondo posto. «Se si fa una graduatoria per coprire un profilo professionale – ha scritto Pepe sui social -, si sceglie il primo. Soprattutto se si tratta di un medico. Il Direttore generale dell’ospedale San Carlo di Potenza, dott. Barresi, nella individuazione del Direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia generale e di urgenza, pare sia stato di altro avviso. Non ha optato per il primo, ma per il secondo». «Trattandosi della salute dei cittadini, e non di quisquilie, ritengo che simili decisioni siano inaccettabili – ha concluso il senatore lucano della Lega -. A tutto c’è un limite, e questa volta è stato superato. Andrò fino in fondo a questa vicenda». «È stato scelto il secondo classificato – gli ha fatto da eco la consigliera regionale Sileo -. Scelta consentita dalla legge, ma motivata con lo stesso stile con cui i ragazzini tentano di giustificarsi davanti al professore per non aver studiato. Peccato che, nella fattispecie, trattasi non di bravate adolescenziali ma di scelte che inevitabilmente si ripercuoteranno sui cittadini». «Gli stessi cittadini – ha proseguito Sileo – che ci hanno conferito il mandato di governare per mettere in atto quel tanto atteso cambiamento con radici in principi quali trasparenza, meritocrazia e legalità che la Lega ha sempre portato e continuerà a portare avanti. Principi in virtù dei quali la politica dovrà agire e decidere per instillare nelle future generazioni il seme della meritocrazia e debellare quello del clientelismo». «Personalmente farò tutto quanto è prerogativa del mio ruolo di consigliere regionale – ha concluso Sileo – e andrò in fondo a questa storia perché nessun Lucano possa più subire oltre alla malattia, la beffa di un sistema sanitario inefficiente». Il Dg Barresi ha seguito l’iter normativo e ha scelto uno selezionato dalla terna formata dalla Commissione, qual è la notizia o lo scandalo? D’altronde il metodo è lo stesso usato in tanti altri casi. Il Dg dell’Asp Bochicchio anche ha scelto il direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria di Potenza, Giuseppe Spera, da un albo degli idonei in cui tra le valutazioni c’era chi a domande più complesse di quelle fatte a Spera ha ricevuto migliori giudizi. Spera si è «orientato bene» sulla normativa europei relativa ai turni di lavori. Altri hanno ottenuto valutazioni quali «ottima conoscenza del tema», «pronta risposta a tutte le domande», «orientato perfettamente sul tema» a seguito di domande su bilanci, ammortamenti e 118. Perchè in quel caso la Lega non ha gridato allo scandalo? Chissà, forse era qualche fratello di…?

Ferdinando Moliterni

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