INIZIATIVA UNICEF SUL BULLISMO
Una importante iniziativa a Picerno e Potenza che ha coinvolto genitori, alunni e insegnanti
Il Comitato Provinciale Unicef di Potenza, in un incontro dedicato al bullismo e cyberbullismo tenutosi a Potenza e Picerno nei giorni scorsi e che ha coinvolto alunni, docenti e genitori degli Istituti comprensivi di Picerno e “Lorenzo Milani” e “Giacomo Leopardi” di Potenza, ha chiamato il giovane docente universitario Giammaria De Paulis, web manager, curatore da cinque anni nel Tgr di Teramo di una rubrica settimanale sulla cittadinanza digitale, per aiutare la scuola e la famiglia a utilizzare in maniera intelligente e pulita internet e i suoi strumenti. De Paulis ha curato per Scuola Amica Unicef la proposta per docenti e genitori “Non perdiamoci di vista”: nei tre appuntamenti in cui si è suddivisa l’iniziativa, i docenti e gli alunni hanno raccontato il percorso Unicef sull’uso consapevole di cellulari e tablet con foto, video e canti. Giammaria De Paulis, partendo dal vissuto dei ragazzi e dei genitori, ha suggerito
i percorsi educativi che nascono dalla sua esperienza ventennale di esperto della comunicazione digitale: «Cellulari, tablet, computer sono strumenti e come tali non sono né buoni, né cattivi. Dobbiamo imparare ad usarli, conoscendone le potenzialità e i pericoli. I genitori devono concordare con i figli regole condivise sull’uso di questi strumenti che fanno ormai parte della nostra vita. Devono fissarne i tempi e le fasce orarie d’uso. Devono trovare il tempo per dialogare con i figli sul loro uso. Dialogare non significa controllare, magari a loro insaputa». Attraverso il racconto di esperienze sull’uso dei social Facebook, WhatsApp, Instagram ricavate dagli incontri che da molti anni tiene in tutta Italia, ha insistito sull’età per iscriversi ad essi e spiegato il perché del vincolo dei 14 e 16 anni. Significativo l’accento sull’uso dei videogiochi. «Attenzione all’età e ai contenuti che sono indicati sulle confezioni. Attenzione alle chat per giocare con sconosciuti, chat che non hanno alcun tipo di filtro». Unicef difende, con questi incontri, con le sue proposte educative, con le sue campagne, il diritto all’ascolto e alla partecipazione attiva dei giovani di tutto il mondo.