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«Anche se so’ pecora sappiate/che co’ ‘ste cose nun me spaventate» : la meravigliosa risposta della Libreria “La Pecora Elettrica”

LA PECORA ELETTRICA ha voglia di andare avanti: «Me riempirò de libri e de cultura: è quello che a voialtri fa paura»

«Anche se so’ pecora sappiate/che co’ ‘ste cose nun me spaventate»

Una poesia di Marazico, il progetto di “Osteria poetica” che è partito da lontano e che è sbarcato sui social network (a base di «Specialità romane. Schiaffoni, sorrisi amari e lacrime dolci. Vino della casa, senza pretese ma sincero. Tutto gratis») è la risposta che la libreria La Pecora Elettrica ha voluto dare alle persone che, per la seconda volta in otto mesi, hanno voluto dare fuoco al locale nel cuore di Centocelle.

La scelta dei proprietari della Pecora Elettrica

Marazico è solito commentare i fatti del giorno con i suoi versi.

I titolari della Pecora Elettrica hanno notato la poesia scritta sui social network qualche ora fa, l’hanno stampata e l’hanno sistemata sulle pareti esterne del locale. Un piccolo gesto per promettere ai clienti di sempre e non solo che la libreria non ha nessuna intenzione di arrendersi.

Ma che ha voglia di andare avanti: «Me riempirò de libri e de cultura: è quello che a voialtri fa paura»

Sul social network russo VK spunta il messaggio inquietante sull’incendio alla Pecora Elettrica

E sul social network russo VK spunta la frase:
«Pecora elettrica, non c’è due senza tre»

Non si può parlare di una vera e propria rivendicazione, anche perché non si ha alcun elemento per poter collegare la persona che ha postato questo contenuto con l’incendio alla Pecora Elettrica di Roma, la libreria-bistrot che – per la seconda volta in meno di otto mesi – è stata distrutta dalle fiamme di un atto doloso. Tra l’altro, la libreria avrebbe riaperto proprio nella giornata di domani, dopo i restauri relativi al primo incendio del 25 aprile.
Mentre sui social network italiani si susseguono messaggi di incoraggiamento ai gestori della libreria e il caso è già diventato politico, con diverse personalità del mondo istituzionale che hanno manifestato la propria solidarietà nei confronti dell’esercizio commerciale, su VK – il corrispondente di Facebook in Russia – compare una frase piuttosto ambigua.

« goodnight antifa»

Alla pecora elettrica, non c’è 2 senza 3 goodnight antifa»

– un post lapidario, scritto da un utente classe 1976, che, sempre sul social network russo, segue abitualmente gruppi come National Alliance, Skoll Skoll, Kommando Nazional-Socialista e Rivalutazione della figura storica di Mussolini. Insomma, un profilo niente male.

La Pecora Elettrica è da sempre stato considerato una sorta di baluardo antifascista nel quartiere di Centocelle a Roma. Una dichiarazione così aggressiva non può non far pensare al sentimento che anima alcuni simpatizzanti di destra in Italia. Le parole risuonano ancora più inquietanti se si considera che molto spesso VK rappresenta una sorta di rifugio per utenti italiani che vogliono manifestare pubblicamente idee di estrema destra e che i responsabili dei due incendi alla Pecora Elettrica non sono stati ancora individuati.

Sarebbe opportuno monitorare flussi social di questo tipo per comprendere se, dietro alle azioni dolose contro il presidio antifascista di Roma, ci possano essere gruppi organizzati o individui isolati che hanno voluto compiere atti dimostrativi. Oppure se queste parole restano solo un messaggio lanciato nell’infinità di internet. Messaggio, ovviamente, di pessimo gusto.

Risposta Pecora Elettrica con una poesia di Marazico

I proprietari della libreria, senza fare troppo scalpore e lasciando che la rete parlasse per loro (con i tanti messaggi di solidarietà, alternati anche a qualche altro post decisamente inquietante sui social network russi), hanno voluto affiggere davanti al locale nuovamente eroso dalle fiamme questa poesia in versi romaneschi:

Se ‘n’artra vorta ho ripijato foco
nun è pe’ ‘n incidente, né pe’ ‘n gioco.
È che ce sta ‘na mano criminale
che me detesta e me vo’ fa’ der male.
Qui dove vivo io, a Centocelle,
ce stanno cose brutte e cose belle.
Le cose brutte fanno assai rumore,
l’impunità le fa’ senti’ potenti.
Le cose belle vivono d’amore,
so’ miti, silenziose e so’ pazienti.

Ce vora’ tempo. Forse qualche mese.
E nun escludo pure altre sorprese.

Ma anche se so’ pecora, sappiate,
che co’ ‘ste cose nun me spaventate.
Me riempirò de libri e de cultura:
è quello che a voialtri fa paura.

Marazico – ©

 

La BELLA Vignetta di GIULIO LAURENZI, amministratore presso Comicstore s.a.s  : Siamo tutti Pecore Elettriche !

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