Cronaca

ASP: CHI CONTROLLA NEGRONE? IL DS NEGRONE

Pensionato promosso Direttore sanitario, col Dg Bochicchio ancora paradossi


All’Asp di Potenza controllore e controllato coincidono, e come se non bastasse il protagonista del doppio ruolo, esaminatore ed esaminato, è il dottor Negrone. Il caso Franceso Negrone all’Azienda sanitaria di Potenza, sollevato a più riprese da Cronache Lucane tra la fine dell’anno scorso e l’inizio di quello in corso, ha riservato, adesso, un aggiornamento paradossale. A metterci la firma sul controsenso, si potrebbe dire quasi in veste di vittima di sé stesso, non avendo sanato la precedente stramberia sanitaria, il direttore generale dell’Asp, Lorenzo Bochicchio. Ai direttori delle Unità operative complesse (Uoc) sono state inviate le missive per informare i diretti interessati delle disposizioni relative alle procedure di «verifica e valutazione delle attività professionali svolte e dei risultati raggiunti per gli incarichi di direzione di Uoc». Ogni lettera contiene un elenco composto di righe e colonne e per ogni nominativo viene indicata la figura professionale ricoperta all’interno della pianta organica dell’Asp, nonché il corrispondente valutatore incaricato di stilare la relazione annuale sull’operato svolto. Scorrendo l’elenco, alla lettera N, testualmente viene riportato che per Francesco Saverio Negrone, dirigente medico, il valutatore è il direttore sanitario: cioè sempre lui. Francesco Negrone è stato nominato Direttore sanitario aziendale dell’Asp, dall’ex Commissario Chiarelli, proprio quando lo stesso Negrone era a una manciata di ore dalla pensione. Così da direttore del Dipartimento prevenzione collettiva della salute Umana e dell’Ufficio operativo igiene, epidemiologia e sanità pubblica, Negrone venne promosso a Direttore sanitario. Tutto questo, a novembre dell’anno scorso, «nelle more dell’individuazione del nuovo Direttore Sanitario da parte del neonominato Direttore generale dell’Asp (Lorenzo Bochicchio, ndr)». Negrone, che è a tutt’oggi il Direttore sanitario e con tale ruolo continua a firmare atti dell’Asp, ha fatto per tutti questi mesi il “badante” di sé stesso. L’ex Commissario Chiarelli aveva specificato, come da legge Madia, che l’incarico sarebbe stato di affiancamento e di collaborazione nelle attività al direttore che sarebbe dovuto subentrargli. Lo stesso Chiarelli era inciampato, casualmente o causalmente, nell’anomalia per cui aveva promosso Negrone, contestualmente affidandogli anche l’incarico di “collaboratore” di un direttore facente funzioni non nominato neanche nelle more dell’indizione del concorso. Adesso Negrone è diventato, sotto il nuovo Dg Bochicchio, persino controllore di sé stesso. Chissà se in questo contesto dai tratti piuttosto paradossali, non capiterà che il Negrone controllato arrivi a contestare la relazione eventualmente negativa del Negrone controllore. Da Chiarelli a Bochicchio, per il caso Negrone, all’Asp la musica non cambia

Ferdinando Moliterni

3807454583

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