LA CRIMINOLOGA URSULA FRANCO SI RIVOLGE AL MINISTRO ALFONSO BONAFEDE
Ed infine vorrei dirgli anche dei pregiudizi che molti magistrati e la maggior parte dei giornalisti hanno nei confronti di avvocati e consulenti della difesa
La criminologa Ursula Franco si rivolge al ministro Alfonso Bonafede dalle nostre pagine

Abbiamo un secondo governo Conte, alla Giustizia resta l’avvocato Alfonso Bonafede. Ne abbiamo parlato con la criminologa Ursula Franco che si occupa soprattutto di errori giudiziari. Nel febbraio scorso le avevamo chiesto che cosa pensasse del fatto che il ministro della Giustizia si fosse espresso su alcuni casi giudiziari mediatici e ci aveva risposto così: “Il ministro avrebbe bisogno di un bravo consulente capace di illuminarlo sui veri casi di errore giudiziario che non sono quelli montati dai Media”.

– Dottoressa Franco, cosa vorrebbe dire al ministro della Giustizia Bonafede?
Vorrei invitarlo a tutelare i diritti degli indagati impedendo i processi mediatici che sono una fucina di errori giudiziari. Dei processi mediatici si servono le procure per creare mostri che non esistono e per giustificare rinvii a giudizio campati in aria. Se ne servono poi alcuni consulenti disonesti per tentare di riscrivere i fatti relativi ai casi giudiziari di cui si occupano. Dei processi mediatici sono vittime eventuali testimoni ed i giudici pigri che spesso forgiano il loro pensiero sulla base di ciò che sentono dire in TV. Sia chiaro che la verità è sempre agli atti e non va ricercata altrove. Vorrei anche dirgli che molti processi sono viziati da consulenze e perizie di millantatori. Per questo motivo serve un filtro al momento dell’iscrizione all’Albo dei consulenti e dei periti delle procure. Molti millantatori spacciano come titolo proprio quell’iscrizione frutto di una truffa. Ed infine vorrei dirgli anche dei pregiudizi che molti magistrati e la maggior parte dei giornalisti hanno nei confronti di avvocati e consulenti della difesa.
– Dottoressa Franco, quali casi mediatici sono finiti con un errore giudiziario?
Almeno due innocenti scontano la loro pena nella Casa di Reclusione “Giuseppe Tomasiello” di Alghero, Alessandro Calvia, che è stato condannato a 24 anni per l’omicidio per strangolamento di Orsola Serra, un omicidio commesso da un altro soggetto e il povero Michele Buoninconti, padre di 4 figli, che è stato condannato a 30 anni in seguito alla morte accidentale per assideramento di sua moglie Elena Ceste.

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