I “RITI DEL RITORNO” DI DONATO LOSCALZO
Una silloge di raro impatto emotivo e di formidabile costruzione letteraria
Di Leonardo Pisani
Ha un titolo fortemente e volutamente simbolico e denso di richiami ancestrali, “Radici, Riti del Ritorno” è una silloge di raro impatto emotivo, di formidabile costruzione letteraria. Si tratta di una raccolta poetica, pubblicata dall’Editrice UniversoSud e curata da Rosario Avigliano e Gianfranco Blasi, con contributi e recensioni di Donato Barbarito, Novella Capoluongo e Luigi Angeluci. Le poesie dedicate alla Lucania, prendono spunto e linfa vitale dal rapporto di Donato Loscalzo, autore del volume, con la sua terra di origine, quella Basilicata che in Lui diviene arcaica, profonda, intensa, quasi una musa che, nuda e sinuosa, ispira il pittore che finisce per innamorarsi perdutamente della sua modella.
Loscalzo, accetturese di nascita, vive e lavora a Perugia, dove è professore di storia e letteratura greca presso l’antico e nobile Ateneo umbro.
La presentazione, qualche sera fa, in una notte stellata di agosto, proprio ad Accettura, presenti il sindaco, Alfonso Vespe, gentilissimo padrone di casa, ed il consigliere comunale di Potenza, anche lui accetturese di nascita, Giuliano Velluzzi. Presente anche l’amico di sempre di Loscalzo, Domenico Sodo.
Tanta gente incuriosita, molti turisti che poi turisti non sono, ma accetturesi di ritorno, che ad agosto, come in ogni altro nostro paese, riempiono le case vuote, la piazza ed il corso principale fino a notte fonda.
Istrionico presentatore dell’evento, il paesologo Rosario Avigliano, che ha scandito i tempi degli interventi, ora più legati alla tecnica poetica del Loscalzo, ora di più alle atmosfere tipiche del ritorno e dei suoi riti.
Anna Maria Molinari e Anna Maria Rizzo hanno declamato le poesie, come per esempio “Sintesi di Radici”:
la terra che ho lasciato
ha respirato a lungo in questi anni
in mia assenza.
le strade sempre più deserte, i portoni
l’odore dell’olio così antico
non hanno mai taciuto
tra le spire del borgo
che rivivo come lunghi tramonti,
o nomi custoditi dalle pietre
dai sassi levigati di strettoie…
Gianfranco Blasi ha infine dialogato con l’autore, sviluppando con lui un ragionamento letterario e culturale che ha provato a sfatare alcuni vecchi luoghi comuni. Per esempio, i due si sono soffermati sulla necessità di un superamento definitivo del “levismo”, come ambito di definizione della cultura post contadina.
“Aldilà di Levi stesso – ha sottolineato Loscalzo – oggi la Lucania ha bisogno di forgiare nuove interpretazioni del suo essere e non essere, del suo svanire lento ed inesorabile, ma anche nell’affermazione di alcune certezze, come una sorta di identità centrata sui luoghi e non più sulla memoria, su una nuova antropologia della Lucanità.”
D’altronde, la poesia di Loscalzo traduce il suo pensiero, per esempio in:
per un ritorno
sento un’aria nuova dallo snodo
dove la strada arranca
tra impervi precipizi
mi accompagna solo qui la resina
che filtra forse dalle pietre
e parla quell’odore che si affaccia
incerto tra i segni del progresso
e regredisce tra il verde e ampie radure
se sono qui è perché mi chiama
questa lingua dei boschi
l’antico accento dei briganti
o dei migranti senza scelta
e stupisco oggi un’altra volta
perché io parlo questo suono
forse l’unico e profondo
che sono ancora in grado di capire
A parere di Gianfranco Blasi, “Donato Loscalzo è uno dei più grandi poeti italiani contemporanei, sia nella costruzione poetica, che nella metrica, così moderna nel linguaggio, nei ritmi ed infine, classica nel montaggio filologico. Una pesatura delle parole conciliabile solo con una coabitazione fra estetica e dramma, bellezza e malinconia, attesa e ritorno, studi profondi del mito e della storia.”
L’esperienza editoriale della giovane casa editrice di Antonio Candela si è arricchita di un’altra perla dopo i libri di grande successo nelle vendite, come quellipubblicati proprio da Gianfranco Blasi e Rosario Angelo Avigliano, ma anche dopo lo specchiato successo delle “Conversazioni radiofoniche”, con protagonista, Giuseppe Ungaretti. Un crescendo di esperienze che mette insieme autori locali ed eccellenze nazionali, ed è questo il caso di Loscalzo, ed internazionali. Il libro del professore umbro – accetturese è stato presentato anche a Rivello e Trecchina. In autunno farà tappa a Potenza, Siena e, naturalmente, Perugia.