5 STELLE-PD: ACCORDO FATTO
Zingaretti e Di Maio stanno sottoscrivendo l’accordo a Palazzo Chigi. Mattarella riceve ok e convoca per domani e dopodomani le consultazioni. C’è intesa sul nome del premier
Passo avanti per la formazione del nuovo governo Pd-M5S: è in corso in questo momento un incontro a Palazzo Chigi tra il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, e il capo politico 5S Luigi Di Maio.
L’incontro presso la sede del governo è fortemente simbolico, potrebbe preludere a una telefonata dei due leader al presidente della Repubblica entro le 19 con la quale annuncerebbero che l’accordo di massima per un Conte-bis è stato raggiunto. E dunque entro mercoledì si discuterà della formazione della squadra di governo. Secondo indiscrezioni, papabili per il ministero dell’Interno ci sarebbero l’attuale presidente del Copasir Enzo Guerini (obbligato a lasciare la carica che per legge spetta alle opposizioni). Al Viminale si parla anche dell’attuale capo della Polizia Franco Gabrielli. Si parla del responsabile economico del pd, Antonio Misiani, all’Economia e della vicesegretaria dem Paola De Micheli allo Sviluppo economico. Le richieste dal fronte grillino potrebbero riguardare tra gli altri il ministero degli Esteri per Luigi Di Maio, mentre Paol Gentiloni sarebbe in corsa per la carica di Commissario Europeo.
Le trattative tra il Pd e il M5S
Il M5s non ha mai mollato il presidente del Consiglio dimissionario, Giuseppe Conte. E da parte del segretario del Pd Nicola Zingaretti si allenta il veto su Conte. Purché – è la condizione del segretario dem – la squadra dei ministri sia completamente rinnovata. E magari il leader politico del M5S, Luigi Di Maio, faccia un passo indietro e resti fuori dal governo.
Le consultazioni al Colle cominceranno domani alle 16 e dureranno fino a mercoledì alle 19, segno, questo, che verrebbe considerata credibile la possibilità di un’intesa. In caso di fumata nera su tutto, Sergio Mattarellaavrebbe potuto optare per un periodo di consultazioni più breve. Il presidente della Repubblica ha chiesto una prima risposta dai partiti entro le 19 di oggi.
Nel primo pomeriggio si è riunito a Roma lo stato maggiore del M5S con Luigi Di Maio e quasi tutti i big pentastellati, da Roberto Fico ad Alessandro Di Battista, da Paola Taverna a Davide Casaleggio. Alla riunione, in una casa privata nel centro di Roma, al momento non c’è il garante Beppe Grillo.
Zingaretti in mattinata aveva riunito al Nazareno la cabina di regia al Pd: il presidente del partito Paolo Gentiloni, le due vicepresidenti Anna Ascani e Debora Serracchiani, i due vicesegretari Paola De Micheli e Andrea Orlando, e i capigruppo di Senato e Camera Andrea Marcucci e Graziano Delrio.
Il dialogo Pd-M5S per la formazione di un nuovo esecutivo continua. “Adesso la crisi di governo è nelle mani dei segretari di partito – ammonisce Matteo Renzi – come tutti, auspico che prevalgano la saggezza e la responsabilità”.
“Bisogna ascoltarsi a vicenda” ribadisce il segretario dem Nicola Zingaretti, che aggiunge: “Sono convinto che serva un governo di svolta. Ci vuole un programma condiviso e non due programmi paralleli”. Sottolinea l’esigenza di “discontinuità” sui “contenuti” e più in generale sulla “squadra”, senza più accennare direttamente al premier. E conclude: “Si può trovare una soluzione seria”.
Al termine del vertice del Pd al Nazareno, il capogruppo dei senatori dem, Andrea Marcucci, ha dichiarato: “Non ci sono veti”.