Politica

PD, I RENZIANI MOLLANO: È COMMISSARIAMENTO

Assemblea regionale, i “big” lucani temono che Zingaretti invii un “bolscevico”

Assemblea regionale del Pd sciolta senza l’elezione di un nuovo segretario: è Commissariamento del partito in Basilicata. L’elezione di Polese nel dicembre 2017, dopo due anni di vacatio, ha fissato il punto in cui la parabola del Pd ha iniziato una curvatura discendente che si è conclusa con il Commissariamento del partito. Il vangelo di Matteo (Renzi), dispensato nella tre giorni di Montecatini nulla ha concluso. Ratificando le dimissioni di Polese i punti di riferimento delle correnti maggioritarie, come i parlamentari De Filippo e Margiotta, nonchè Pittella, avevano una sola possibilità per evitare l’intervento dall’alto di Nicola Zingaretti: procedere con l’elezione di un sostituto traghettatore fino a prossimo Congresso. Conti alla mano, però, nessuno aveva i numeri: quel 50 percento più uno degli aventi diritto al voto. L’eventuale nuovo segretario,  tra l’altro, in qualità di “traghettatore”, qualora fosse stato eletto, non avrebbe potuto ricandidarsi al Congresso. Ad ogni modo dall’area Giachetti alla “mozione” Locantore, che ha presentato un documento firmato da molti segretari di circoli, che però non votano in Assemblea, per finire allo stesso Polese è stato un convergere generale e trasversale per l’opzione del Commissariamento. I “big” lucani, «che molto hanno dato, ma che molto hanno sbagliato negli ultimi anni» come è stato detto in Assemblea, hanno una speranza: che il segretario nazionale Zingaretti non invii in Basilicata un “bolscevico”. Un Commissario, cioè, che oltre ad azzerare tutto, indossi i panni del rottamatore e provveda a tagliare filiere personali e carrierine di qualcuno per riequilibrare le posizioni di potere attuali, soprattutto limitandole, e creare spazi per la formazione di una diversa classe dirigente, al momento non ce n’è una in grado di presentarsi come di rottura, che rifondi il partito anche in vista dei futuri contenitori politici che ha in mente Zingaretti.

Ferdinando Moliterni

3807454583

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