OMICIDIO LUCA VARANI, SENTENZA DEFINITIVA: MANUEL FOFFO DEVE SCONTARE 30 ANNI
“Alcuni omosessuali uccidono altri omosessuali per distruggere quella parte di sé che detestano, altre volte desiderano annientare chi li mette di fronte alla loro omosessualità”
OMICIDIO LUCA VARANI, SENTENZA DEFINITIVA: MANUEL FOFFO DEVE SCONTARE 30 ANNI
Il 7 marzo 2016, Marco Prato e Manuel Foffo hanno ucciso Luca Varani, 23 anni, adescandolo con una promessa di 120 euro per una prestazione sessuale.
Marco Prato si è suicidato in carcere mentre Manuel Foffo è stato condannato, ieri, in via definitiva a 30 anni di reclusione.
Abbiamo intervistato la criminologa Ursula Franco
– Dottoressa Franco, Marco Prato e Manuel Foffo hanno ucciso Luca Varani in preda ad un disturbo psichico causato dalla cocaina?
Lo escludo, non sono emersi segnali che facciano pensare che uno o entrambi i ragazzi fossero in preda ad un delirio persecutorio e che abbiano riconosciuto in Luca Varani un pericolo, la cocaina ha avuto solo un ruolo secondario in questo omicidio, ha semplicemente facilitato il crudele act out. Peraltro, il fatto che Prato e Foffo abbiano tentato di ripulire la scena del crimine, che abbiano gettato gli abiti ed il telefonino della vittima in un cassonetto e che a detta di Manuel abbiano pensato di disfarsi del corpo aiuta ad escludere un disturbo psicotico acuto.
- Dottoressa, hanno agito o no con premeditazione?
È Foffo a riferirci che l’omicidio fu premeditato: “È iniziato tutto da un gioco, volevamo uccidere qualcuno solo per vedere che effetto faceva“
- Dottoressa, qual è il terreno di coltura dell’omicidio Varani?
Marco Prato era prigioniero da mesi di un vortice distruttivo legato a problemi personali di identità sessuale. In giovane età Marco era stato oggetto di bullismo da parte dei suoi compagni di scuola in quanto omosessuale e sovrappeso, non è infrequente che una vittima di bullismo diventi un carnefice. L’omicidio di Luca Varani ha permesso a Marco Prato di innescare un meccanismo distruttivo senza via d’uscita, il suicidio era nei suoi pensieri, ma non riusciva a motivarlo a dovere, Prato era alla ricerca di un punto di non ritorno che lo costringesse a mettere in atto ciò a cui pensava da sempre. In altre parole: per Marco Prato l’omicidio di Luca Varani è stato l’inizio di un’azione suicida. Manuel Foffo, invece, soffre di “internalized homophobia”, una forma di odio di sé comune a molti omosessuali, una conseguenza dello stigma sociale che circonda la comunità dei LGBTQ. Questo odio di sé può averlo condotto all’omicidio. Alcuni omosessuali uccidono altri omosessuali per distruggere quella parte di sé che detestano, altre volte desiderano annientare chi li mette di fronte alla loro omosessualità.