PD BASILICATA: DIMISSIONI POLESE CONGELATE
L’Assemblea regionale dem non decide: per ora evitato il Commissariamento
Tra i primi ad arrivare all’Hotel Santa Loya di Tito, per l’appuntamento dell’Assemblea regionale del Pd, il parlamentare lucano Vito De Filippo, il presidente regionale dem, Vito Giuzio, e il segretario regionale che ha rassegnato le dimissioni, Mario Polese. I tre, l’uscente, il pretendente nonostante tutto, da ricordare la campagna elettorale per il figlio candidato e eletto a Potenza con gli avversari di Tramutoli, e il “manovratore” romano, hanno fatto un mini vertice prima dell’inizio ufficiale dei lavori dell’Assemblea. Da annotare l’assenza di Vito Santarsiero, da sempre schierato per il Commissariamento del partito, ma non di tutti i santarsierani. Ad ogni modo in quel faccia a faccia riservato, tra De Filippo, Giuzio e Polese, si sono decise le sorti di quello che sarebbe poi di lì a poco iniziato ad accadere: ossia il nulla. Persino De Filippo, ed è quanto dire, non ha voluto forzare nell’immediato per l’elezione di uno dei suoi. Gli equilibri cambiano e per esempio i renziani, in Basilicata ancora maggioranza, sono minoranza in Italia. «Le dimissioni – ha detto Polese in Assemblea – sono un atto di responsabilità e di altruismo: potevo fare il segretario fino alla fine». «Non ho preclusioni – ha aggiunto e concluso Polese – sulla scelta migliore che quest’assemblea troverà». Il risultato è il seguente: l’Assemblea regionale del Pd ha deciso di congelare le dimissioni di Polese e temporeggiare ancora almeno un’altra settimana, lasso temporale che potrebbe dilatarsi ulteriormente, perchè un nome condiviso da eleggere come nuovo segretario-traghettatore fino al prossimo congresso non c’è. Prossimo appuntamento: 8 luglio. Ma l’obiettivo dei renziani lucani resta quello di evitare il commissariamento da parte del segretario nazionale Nicola Zingaretti.