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BANKITALIA, PACE DIFENDE L’OPERATO DI PITTELLA

Trombato alle scorse regionali, ora assunto in Regione dall’ex Governatore scende in campo per difenderlo

di Maria FEDOTA

Scontro aperto sui dati Bankitalia sulla Basilicata. Dopo l’uscita trionfalistica ma poco felice dell’ex presidente Pittella, che ogni volta che parla prende “fischi” sui social, e’ arrivata la replica di Forza Italia con il capogruppo Piro e i consiglieri Bellettieri e Acito i quali avevano, tra l’altro, dichiarato che “i numeri sono argomenti testardi (che non mentono) e la Basilicata a guida centrosinistra si è spopolata irreparabilmente. Sempre nel Rapporto, sono di assoluto interesse i dati relativi alla sanità, tema tanto caro al già Presidente Pittella: si registrano aumenti dei costi del settore per il 2.1% rispetto al 2017,senza contare il fenomeno della “migrazione sanitaria” che interessa la Basilicata, che registra un evidente saldo negativo della mobilità sanitaria verso altre regioni”.

Evidentemente messo alle strette Pittella non ha potuto far altro che muovere i suoi alfieri facendo suonare la carica al fido Aurelio Pace, l’ex consigliere candidato e non rieletto, che l’ex presidente ha premiato con un contratto in segreteria, quello dei cosiddetti “portaborse”. 

Di seguito la nota di Pace.

“Discutere i dati diffusi da Banca d’Italia facendone sempre questione di parte, non rappresenta l’utile confronto che la politica non dovrebbe attribuire meramente ai numeri. La maturità politica di una classe dirigente comprende che elementi micro e macro economici non dipendono solo dalle politiche regionali. Pur avendo noi spesso la vertigine di essere “l’ombelico del mondo”, alcuni fenomeni congiunturali, dovuti alla condizione complessiva dell’economia, del credito e del mercato del lavoro, non dipendono solo da noi ma è compito di una politica attenta provare, per propria parte, ad incidere sui fattori locali. Se un’amministrazione regionale, consapevole delle difficoltà dei conti degli enti locali, prova a consolidarne i bilanci, fa una operazione di cui negli anni successivi beneficeranno i cittadini. È quello che accadrà anche dopo Matera 2019, conferendo importanti benefici strutturali ben saldi nel tempo. I dati positivi negli anni sul turismo nascono da questo. Di ciò hanno contezza gli amministratori locali di Potenza del recente passato che oggi commentano i dati di Banca d’Italia con qualche dimenticanza. Allo stesso modo, se Banca d’Italia afferma che la Basilicata “continua una azione di crescita e torna a dati economici pre-crisi”, con i migliori indicatori del Mezzogiorno non è esclusivamente merito di chi l’ha amministrata ma mi pare che da questo a parlare di situazione deprecabile ci sia di mezzo molta faziosità politica. È per questa ragione che leggo con fiducia i dati che vengono pubblicati e invito chi ha il dovere di governare questa Regione, a partire da essi per migliorarne i punti di forza e risolvere le problematicità evidenti nella società lucana. Noi che facciamo il tifo per la Basilicata auguriamo sempre il benessere di questa terra, chiunque la governi, ed è per questo che guardiamo con attenzione alle scelte regionali ma anche a quelle nazionali. Per esempio vogliamo capire meglio le esternazioni sul petrolio del governo nazionale non commentate colpevolmente dal governo regionale. Il petrolio non può essere valutato solo come fattore economico, se disgiunto dal tema della salute e della compatibilità ambientale. Per queste ragioni aspettiamo un commento del governo regionale al blocco degli investimenti infrastrutturali al sud. Non ho ascoltato parole di difesa per la Basilicata sul tema del regionalismo differenziato, che di sicuro non rappresenta una opportunità per questa terra. Se per molte altre regioni esso è “croce e delizia”, per noi rischia di rivelarsi solo “croce” se non regolamentato a livello nazionale da apposite limitazioni. Per questa ragione, ai dati positivi di Bankitalia diamo un giudizio soddisfatto ma non entusiastico: sappiamo che molti fatti ancora potranno condizionare la tenuta complessiva sociale ed economica della Basilicata. Per questo invitiamo ognuno a fare la propria parte, evitando difese corporative e dimenticando quanto di un’azione regionale ognuno ha beneficiato. Concludo ricordando a tutti un fattore importante: i dati Bankitalia vengono pubblicati periodicamente ed esiste una natura comparativa in essi che ci permetterà di confrontarli. Negli ultimi anni la Banca d’Italia ha promosso la Basilicata.In molti avanza l’urlo: “io speriamo che me la cavo!”

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