Antonio Ingroia su Csm: ”Da anni denuncio condizionamento politica su carriera delle toghe”
ANTONIO INGROIA: Una mia dichiarazione sul “caso CSM-Palamara” e sul quadro sconfortante attuale dentro ed intorno alla magistratura…
ANTONIO INGROIA: Una mia dichiarazione sul “caso CSM-Palamara” e sul quadro sconfortante attuale dentro ed intorno alla magistratura…
Ingroia su Csm: ”Da anni denuncio condizionamento politica su carriera delle toghe”
“Palamara non ha mai difeso i pm del processo Trattativa”
“Sono sorpreso della sorpresa. È da anni che alcune voci isolate, fra cui la mia, denunciano il crescente condizionamento della politica sulle carriere dei magistrati e dell’influenza nefasta del correntismo che ha cancellato la prevalenza di ogni forma di merito ed anzianità per premiare gli omologati e punire i ‘ribelli’ al sistema”
È l’ex pm Antonio Ingroia a rispondere alle domande dell’agenzia Adnkronos dopo gli scandali emersi in questi giorni che si sono abbattuti sul Consiglio superiore della magistratura.”Da una parte le vicende di de Magistris, Di Matteo e la mia ne sono chiara dimostrazione – ha proseguito Ingroia – dall’altra, e sarebbero numerosi i casi che si potrebbero citare, ci sono esempi di Capi di prestigiosi Uffici giudiziari distrettuali e nazionali che da tale correntismo sono stati beneficiati per la loro carriera ed oggi si stracciano le vesti”. Ingroia, oggi avvocato, si dice sorpreso “dell’apparente stupore e dello scagliarsi contro il ‘capro espiatorio’ di turno, Palamara in questo caso, che fino a qualche anno fa, quando – ad esempio – a capo dell’Anm non ha mai sollevato un dito a difesa dei pm della ‘Trattativa’ quotidianamente attaccati e diffamati da ogni parte politica, era considerato magistrato ‘equilibrato’ e con ‘grande senso delle istituzioni’ al contrario di quei pm, all’epoca da me coordinati”
Lo scandalo è stato di recente paragonato a quello della P2, ma anche su questo punto, Ingroia, esprime un parere controcorrente: “Ogni confronto con la P2 mi pare fuori luogo e fuori contesto, seppure il numero di membri del Csm che in questi giorni vengono meno ricorda quei giorni in cui vennero scoperti i famosi ‘elenchi’.
Resta un gravissimo contesto di contiguità e collusione con la politica e altri centri di potere occulti che cercano di pilotare le nomine ai vertici degli uffici giudiziari per garantirsi impunità”.Ingroia ha poi concluso: “Vecchia storia, purtroppo, e rispetto alla quale il ‘sorteggio’ dei componenti del Csm, seppur possa apparire strumento orribile e antidemocratico, rischia di essere l’unico rimedio di ’emergenza’ di fronte all’incapacità delle istituzioni, e perfino della magistratura, di rendersi immune dallo strapotere degli interessi privati in danno del bene comune”.