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FRANCESCA SASSANO in VISITA ISTITUZIONALE nella Casa Circondariale di Potenza

“Sarà il mio primo impegno per il territorio della Basilicata e per la tutela del diritto alla salute dei detenuti presso questa struttura, perchè trattasi di una urgenza primaria!”

Avv. FRANCESCA SASSANO

Cara Avv. FRANCESCA SASSANO dopo la tua visita quale Responsabile Regionale dell’Osservatorio Carcerci UCIPI, nella Casa Circondariale di Potenza, qual è la tua prossima, mossa strategica, per dare maggiore visibilità all’iniziativa ?

Ho interesse di chiedere incontro con Assessore alla Sanità, Rocco LEONE per la questione degli ambulatori , odontoiatrico e ginecologico, il primo in carenza di strumentazione, il secondo non attivo pur avendo la possibilità di immediato funzionamento. Considera che la ricaduta è di utilità , non solo di salute delle persone detenute, ma anche di risparmio per la collettività , in ipotesi di corretto funzionamento, attesa la riduzione delle traduzioni esterne per visite specialistiche.

Assessore ROCCO LEONE

L’avv Francesca Sassano, quale responsabile Regionale dell’Osservatorio Carceri, Unione Camere Penali Italiane, nei giorni scorsi ha effettuato la prima delle visite presso le strutture regionali nella Casa Circondariale “Antonio Santoro” in Potenza, unitamente alla Camera Penale Distrettuale di Potenza e precisamente delegata dal Presidente Avv. Sergio Lapenna, la Segretaria Avv. Shara Zolla, rivelando criticità strutturali, organizzative e sanitarie, esistenti dal 2016 e relative ai padiglioni:

  • giudiziario completa;
  • centrale termica;
  • femminile completo;
  • Prima sezione
  • osservazione
  • penale

sono in atto lavori di ristrutturazione, che purtroppo non potranno estendersi a tutte le aree di necessità per fondi insufficienti e quindi il progetto di ristrutturazione dovrà limitarsi alla esecuzione delle urgenze.

Sul fronte sanitario le maggiori criticità riguardano la situazione dell’ambulatorio Odontoiatrico e quello ginecologico (non più funzionante) entrambi con
ricaduta negativa sulla salute della popolazione detenuta tutta e di aggravio di costi per gli spostamenti.

Attualmente la ristrutturazione in corso ha determinato la riduzione della capienza della struttura (158 detenuti ma al gennaio 2018 in numero di 181 di cui 163 uomini e 18 donne – 53 presenze straniere e 33 catalogati come tossicodipendenti o comunque consumatori) e lo spostamento dei detenuti in strutture limitrofe, con evidenti difficoltà di contatti con le famiglie e anche di colloqui difensivi.

A fronte delle criticità strutturali e delle difficoltà conseguenti alla ristrutturazione degli spazi per l’attività difensiva, maggiormente gravata quella d’ufficio nei necessari contatti con il detenuto, vi è da segnalare la estrema disponibilità della Direzione, nella persona della D.ssa Maria Rosaria Petraccone e di tutta la sua equipè di collaboratori più stretti: D.ssa Arianna Bosso (Comandante) , D.ssa Angela Benemia e D.ssa Sonia Crovatto (Area Educativa), Dr. Giuseppe Palo, funzionario referente regionale per i progetti ; gli ispettori di polizia che svolgono le funzioni di sorveglianza Generale e naturalmente tutto il personale che, nonostante le mille difficoltà, è sempre pronto a nuove sfide, da segnalarsi altresì il rinnovamento degli spazi educativi e di formazione ed i progetti in atto, finalizzati al reinserimento concreto del detenuto, con obiettivi interni di miglioramento dei processi organizzativi e di benessere dei detenuti.

Tra i bisogni maggiormente evidenziati dai detenuti del carcere di Potenza, il lavoro risulta il più avvertito e per quanto riguarda le possibilità che il circuito offre è stato realizzato un sistema di rotazione dei detenuti inseriti nelle diverse graduatorie, tuttavia la elevata richiesta di lavoro in rapporto alla effettiva disponibilità dei posti , non sempre consente una rotazione dei turni in tempi brevi.

L’avv Francesca Sassano, Responsabile Regionale dell’Osservatorio Carceri, intende fare da subito propria la battaglia per le donne detenute e a tal fine solleciterà le Istituzioni Regionali e sanitarie, per ottenere non solo promesse ma una concreta riattivazione dell’ambulatorio ginecologico, che è esistente ma non ho operativo.

“Sarà il mio primo impegno per il territorio della Basilicata e per la tutela del diritto alla salute dei detenuti presso questa struttura, perchè trattasi di una urgenza primaria!”

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