Attualità

POTENZA, IN SCENA “SCARAMUZZA”

Suggestivo il cinespettacolo nel capoluogo sul trionfo dei Guevara

Lo scenario naturale del fiume Basento è stata la cornice dello spettacolo “La Scaramuccia” andato in scena a Potenza tra guerrieri, cavalieri, danzatrici e sbandieratori. Il cinespettacolo con la sceneggiatura e la regia di Dino Becagli ha lasciato il pubblico ammaliato dalle scene della battaglia navale con la quale, secondo la leggenda, il popolo accolse il nobile spagnolo Alfonso De Guevara, divenuto sesto conte potentino durante il Regno di Napoli. Con 160 figuranti e 20 cavalli, la realizzazione dello spettacolo ha visto la partecipazione di circa 250 persone impegnate nella gestione dell’evento. La storia è tratta dal documento del notaio Scafarelli risalente al 1578 e da cui prenderebbe le mosse la storica parata dei Turchi in costumi d’epoca che rievoca la leggendaria cacciata dei mori ad opera del Santo. Proprio per questo la cinescena sul fiume che spiega la probabile origine della sfilata, è stato il grande evento di novità di quest’anno. Il nome “Scaramuzza” viene da scaramuccia, combattimento. Per far festa al Conte Alfonso, proveniente da Grumo Appulo, una delegazione di nobili cittadini gli andò incontro per riceverlo poco oltre la chiesa di Santa Maria di Betlemme. Qui venne inscenata una scaramuzza, uno scontro con truppe turche e moresche mentre da una barca, forse in ricordo della battaglia di Lepanto avvenuta appena sette anni prima e che vide la flotta cristiana sconfiggere e scacciare dal mediterraneo le forze navali turche, vennero sparate bordate contro tre finte torri saracene che cadono bruciate. Il corteo festoso, passò poi per la vicina chiesa di S. Rocco, risalì l’attuale via Mazzini ed entrò in città. Lo spettacolo, fa sapere il Comune di Potenza, nasce dalla lettura della storia delle tracce del nostro passato e dall’affascinante scoperta dei manoscritti nascosti o seminascosti. Così è stato fatto per aggiungere un elemento scenico di grande suggestione, in grado di coinvolgere elementi naturali, storici e simbolici. Per il doppiaggio delle parti sceneggiate sono state coinvolte voci importanti del panorama cittadino: gli attori Camillo Ciorciaro, Daniela Ditaranto, Giovanni Pelliccia, Fabio Pappacena e il cantante Valentino Bianconi nei panni di Don Alfonso, nuovo signore di Potenza dopo la morte del padre Carlo.

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