Attualità

POTENZA, LA VERTENZA VENUM FINISCE IN PROCURA

La Cgil vuole s’indaghi sulla «distrazione illecita di soldi dalla società»

Distrazione di somme di denaro dalla società per coprire altri debiti maturati in altre società collegate, pagamenti e/o anticipazioni in favore di soggetti che a nessun titolo avrebbero dovuto riceverli, assunzioni fittizie effettuate in favore di parenti e finalizzate solo a consentire la percezione indebita di indennità di maternità.

Sono le accuse mosse alla Venum 3.0 s.r.l. dalla testata giornalistica locale “Basilicata 24” in un articolo pubblicato il 16 maggio scorso che descrive la storia della società e di quelli che vengono indicati come dirigenti e amministratori. I fatti, se confermati, integrerebbero gravi ipotesi di reato.

Pertanto la Filcams Cgil di Potenza, annoverando tra i suoi iscritti numerosi lavoratori ex dipendenti della Venum 3.0 s.r.l creditori della predetta società di spettanze retributive e Tfr – motivo per il quale i lavoratori hanno intrapreso vertenze di lavoro contro la Venum – ha presentato un esposto alla Procura di Potenza al fine di verificare la veridicità dei fatti descritti nell’articolo di stampa.

L’azione è a tutela dei lavoratori iscritti al sindacato in quanto, qualora nei fatti e nei comportamenti descritti si configurassero ipotesi di reato, risulterebbero certamente danneggiati avendo ripercussioni sulla possibilità di recepire le spettanze dovute.

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