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«LA SOLIDARIETÀ NON SI ARRESTA» I propositi del comitato “11 giugno”

È evidente che ciò che il modello Riace e Lucano rappresentano spaventi terribilmente chi invece sulla paura oggi costruisce consensi; così come è evidente il tentativo di voler continuare a rappresentare la Calabria solo come terra di malaffare e di ‘ndrangheta.

FONTE

Comitato 11 Giugno, costituitosi per contrastare i tentativi di criminalizzazione dell’esperienza di Riace e di Mimmo Lucano, ha appreso dalla stampa le incredibili motivazioni del tribunale del riesame di Reggio Calabria con le quali si ribalta quanto sancito in precedenza dalla sentenza con rinvio emessa dalla Cassazione. Rilevando, innanzitutto, la particolarità della circostanza che un tribunale del riesame metta in discussione così radicalmente quanto espresso dalla Suprema Corte, il Comitato constata e denuncia con forza il fatto che le suddette motivazioni esprimano un gravissimo giudizio, personale e politico, sia su Lucano che sull’attuale candidata a sindaca di Riace, Maria Spanò: nei fatti e per i tempi, una preoccupante entrata a gamba tesa nelle vicende politiche e democratiche del Comune di Riace.

L’immagine di Mimmo Lucano che ne viene fuori stravolge la realtà e cozza con la sua cristallina e solare personalità, così come sta, invece, emergendo pubblicamente nelle numerose iniziative, trasmissioni televisive e manifestazioni a cui egli partecipa.

Basti pensare al suo recente intervento alla Sapienza ed alla straordinaria reazione di sostegno degli studenti o, ancora, ai suoi diversi interventi pubblici: tutti momenti in cui si è palesata la certezza della testimonianza di una idea politica chiara di cui molti cittadini, oggi più che mai, sentono la necessità. In tutta Italia c’è un fermento nuovo che solo lui, evidentemente, riesce ad intercettare, grazie ad una forte carica emotiva che lo induce a parlare al cuore delle persone, valorizzando i valori dell’accoglienza e della solidarietà. Il suo messaggio politico è dirompente, una vera e propria onda di umanità che rappresenta, di fatto, l’unica opposizione all’attuale governo ed una prospettiva politica alternativa di speranza ed uguaglianza.

Per questo si resta increduli leggendo che Mimmo è descritto dal giudice del riesame, secondo gli stralci emersi sui giornali, come una persona senza scrupoli, capace di condizionare la stessa Maria Spanò, definita “longa manus” di Lucano.

Cosa è questo se non un giudizio o, meglio, un pregiudizio politico?

È evidente che ciò che il modello Riace e Lucano rappresentano spaventi terribilmente chi invece sulla paura oggi costruisce consensi; così come è evidente il tentativo di voler continuare a rappresentare la Calabria solo come terra di malaffare e di ‘ndrangheta.

Per tutto ciò il Comitato ribadisce la sua totale vicinanza, umana e politica, a Domenico Lucano, così come il suo sostegno pieno al progetto politico di Maria Spanò per Riace.

E questo nella certezza che nessun potere giudiziario o politico potrà fermare una idea di cambiamento che da Riace, dove ha trovato la sua realizzazione concreta, sta ormai parlando a tutto il paese ed al mondo intero.

La solidarietà non è reato!

COMITATO UNDICI GIUGNO

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