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Maxi operazione antimafia tra Milano e Varese

Gli indagati sono in tutto 95 e sono accusati anche di finanziamento illecito ai partiti, false fatturazioni, auto-riciclaggio e abuso d’ufficio. L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Alessandra Dolci e dai pm Silvia Bonardi, Adriano Scudieri e Luigi Furno. Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal gip Raffaella Massacrino

FONTR: LETTERA43

I carabinieri e la Guardia di Finanza stanno eseguendo 43 ordinanze di custodia cautelare, di cui 12 in carcere, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano su due gruppi criminali operativi tra Milano e Varese costituiti da uomini politici, amministratori pubblici e imprenditori, accusati a vario titolo di associazione a delinquere aggravata dall’aver favorito un’associazione di tipo mafioso, corruzione e turbata libertà degli incanti, finalizzati alla spartizione e all’aggiudicazione di appalti pubblici.

Gli indagati sono in tutto 95 e sono accusati anche di finanziamento illecito ai partiti, false fatturazioni, auto-riciclaggio e abuso d’ufficio. L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Alessandra Dolci e dai pm Silvia Bonardi, Adriano Scudieri e Luigi Furno. Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal gip Raffaella Massacrino.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, tra gli arrestati ci sono anche Pietro Tatarella, candidato di Forza Italia alle elezioni europee, e il sottosegretario forzista della Regione Lombardia Fabio Altitonante. Coinvolto anche il deputato azzurro Diego Sozzari. Mentre il «ras» varesino di Forza Italia, Gioacchino Caianiello, è accusato di «istigazione alla corruzione» del governatore leghista Attilio Fontana.

I membri del Coordinamento Provinciale Partito Democratico di Varese

L’ennesimo scandalo colpisce il centrodestra in Lombardia.
Il maggior numero di custodie cautelari riguarda politici di Forza Italia in provincia di Varese.
Come Partito Democratico non intendiamo occuparci delle responsabilità individuali degli arrestati e degli indagati. Su quello lavorano forze dell’ordine e magistratura.
Ci preme invece denunciare con forza e preoccupazione il quadro allarmante che emerge dalla lettura dell’ordinanza. Si prefigurerebbe un sodalizio sistematico tra alcuni affaristi senza scrupoli e una parte malata della politica, volta ad alte-rare bandi, nomine e procedure urbanistiche. Penalizzando professionalità di valore e imprenditori onesti. E ciò avviene in un territorio importante per lo sviluppo economico del nostro Paese.
È opportuno che tutte le istituzioni reagiscano in maniera determinata rispetto a questi fatti, tenendo alta la guardia e facendo chiarezza per quanto di competenza. A partire dai sindaci e dagli amministratori locali della Lega che ammini-strano insieme a Forza Italia Gallarate e Busto Arsizio.
Così come è dovere di Fontana chiarire subito gli aspetti emersi nell’ordinanza per allontanare qualsiasi ombra sul suo operato. Infine, politicamente ci aspetteremmo che intervenisse con nettezza anche il Ministro dell’Interno. Solitamente loquace quando si parla di scandali in altre regioni. Silente quando il malaffare colpisce la Lombardia. In questi anni, in-fatti, diversi filoni di inchieste hanno riguardato la Regione Lombardia e le sue partecipate, coinvolgendo anche figure di primo piano della Lega. Salvini è stato segretario della Lega Lombarda prima e della Lega dopo. Stiamo ancora aspettando un tweet o un post e del Capitano comunicatore. Che evidentemente concepisce la battaglia per la legalità solo come una clava da usare contro gli avversari politici.

Alessandro Alfieri ~ Maria Chiara Gadda ~ Samuele Astuti ~ Giovanni Corbo
I membri del Coordinamento Provinciale Partito Democratico di Varese

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