Attualità

IL CIF DIFENDE I LUOGHI DI CULTO DALL’EOLICO

“Salvaguardiamo i pellegrini e i fedeli che cercano raccoglimento”

Il Centro Italiano Femminile di Muro Lucano, associazione di ispirazione cristiana che opera nel sociale, venuto a conoscenza della realizzazione dei Parchi eolici previsti per la zona di Muro Lucano, Castelgrande, San Fele e  Rapone si è da subito interessato alla questione ed ha espresso, unitamente ad associazioni ed amministrazione, il suo parere contrario all’installazione di aerogeneratori in queste zone per  le seguenti motivazioni: “l’area individuata  non sarebbe idonea  alla realizzazione di  tale  progetto  perchè provocherebbe danni  non solo dal punto di vista dell’impatto visivo, dell’occupazione del suolo e del  dissesto idrogeologico in una zona ad alto rischio sismico,dell’inquinamento acustico, della modifica dell’ambiente a livello agricolo, avifaunistico e paesaggistico, ma anche dal punto di vista religioso, storico–culturale e antropologico, in quanto area  con  una  sua  Gloriosa Storia”. A tal proposito, proseguono “sarebbe opportuno preservare da aerogeneratori la zona che ruota intorno ad un antichissimo edificio di culto, il “Santuario di Pierno”, dedicato alla Vergine Maria. Esso sorge in un’area boschiva ai piedi del Monte, nel comune di San Fele e risale al secolo XII. “Si sa che tutti i luoghi di culto e di pellegrinaggio hanno un fascino straordinario –proseguono le cieffine- e donano un grande senso di pace e di tranquillità ai pellegrini. Nei pressi di un santuario come quello di Pierno, in un ambiente naturale da togliere il fiato, la presenza di qualunque pala eolica, piccola o grande che sia, andrebbe sicuramente a minare la bellezza del paesaggio e il raccoglimento dei pellegrini. I fedeli che si recano in un luogo sacro, ispirati dalla fede, non possono essere distratti, disturbati nelle loro intenzioni, nelle loro preghiere, nella ricerca di un arricchimento personale e di un contatto con il sacro. Chiunque, giovane o anziano, ricco o povero, malato o tribolato oppure visitatore, andando in pellegrinaggio, deve poter trovare un ambiente accogliente in tutti i sensi. In conclusione, oggi che i pellegrinaggi rientrano nel cosiddetto “turismo religioso”, hanno bisogno della tutela delle zone che ospitano i santuari, per la loro valenza storico-culturale, paesaggistica e ambientale”.

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