Attualità

TORNA LA LONTRA A MATERA

Avvistato un esemplare a rischio estinzione nel Parco della Murgia

Tra le polemiche della politica nazionale e regionale, le notizie di cronaca sovente spiacevoli, ci piace parlare per una volta di natura e di animali. In questi giorni è stata confermata la presenza della lontra, mammifero tra le specie più a rischio di estinzione nell’area del torrente Gravina. Lo ha confermato Vito Santarcangelo, responsabile scientifico del progetto dell’Ente di gestione del Parco della Murgia Materana. Nei giorni scorsi, grazie a speciali tecniche di foto trappolaggio, sono state fatte alcune riprese in cui si vede chiaramente un esemplare di lontra, specie fortemente schiva e di difficile individuazione in ambiente naturale, anche per le sue abitudini quasi completamente notturne. Si tratta di una delle specie di mammiferi più esposte al rischio di estinzione. “Non è un caso – spiega Santarcangelo – che l’ambiente della Gravina di Matera, grazie alla sua inaccessibilità ed allo stato di conservazione dei luoghi, offra habitat idonei a specie come la Lontra, la Cicogna nera, il Capovaccaio, la Ghiandaia marina e diverse altre, dando la possibilità a queste specie, di nidificare e quindi di assicurare la conservazione stessa delle proprie popolazioni residue. La situazione del Torrente Gravina, interessata da fortissimi carichi inquinanti provenienti dai depuratori di Matera e di Altamura, rappresenta la prima delle minacce a questa specie inserita dall’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura tra quelle in pericolo, ossia tra quelle a maggior rischio di estinzione a livello mondiale”. Il presidente del Parco della Murgia Materana, Michele Lamacchia, ha aggiunto che: “l’Ente Parco continuerà il capillare monitoraggio delle specie su tutto il territorio che interessa lo sviluppo della Gravina di Matera – spiega Lamacchia – e promuoverà collaborazioni con la Regione e con l’ISPRA per approfondire lo stato di conservazione di queste specie, nella speranza che possano avere in futuro le condizioni ideali per continuare a nutrirsi e riprodursi”.

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