Cronaca

PERTUSILLO, ENI: «NON È PETROLIO»

Macchie nere nell’invaso lucano, per il Cane a sei zampe il Cova non centra

Sul nuovo caso delle macchie nere galleggianti nel lago artificiale lucano del Pertusillo, situato a “due passi” dal Centro Oli dell’Eni, il Cova di Viggiano, la multinazionale petrolifera ha inteso prendere una posizione ufficiale. «In relazione a quanto riportato circa la presenza di chiazze dal colore scuro nel Lago Pertusillo, Eni – ha reso noto il Cane a sei zampe – esclude ogni tipo di contaminazione, presente e passata, del Lago del Pertusillo derivante dal greggio del Centro Olio Val d’Agri Cova». Con il riferimento al passato, l’Eni, pertanto, ha voluto ribadire che la perdita di petrolio di 400 tonnellate, così come ammessa, da uno solo dei quattro serbatoi del Cova non ha raggiunto e inquinato la matrice ambientale acqua rappresentata dall’invaso Pertusillo. «In particolare – ha aggiunto e conluso l’Eni -, si ricorda che tutte le analisi condotte sino ad ora sulle acque dell’invaso da parte di Arpab e degli altri Enti di controllo hanno escluso la presenza di idrocarburi riconducibili all’attività del Cova». I lucani, e non solo gli abitanti della zona, il Pertusillo fornisce circa 155 milioni di metri cubi d’acqua per la Basilicata e la Puglia, attendono per avere spiegazioni sulle cause della comparsa delle macchie nere gli esiti della procedura di monitoraggio e controllo già avviata con il sopralluogo e il campionamento dei Carabinieri forestali.

Ferdinando Moliterni

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