ANDRETTA SI PRESENTA

La candidata sindaca della coalizione di centro sinistra a Potenza, Bianca Andretta ha inaugurato il proprio comitato elettorale. “La città che vogliamo deve essere capace di ascoltare la voce della propria gente e di rispondere ai bisogni dei suoi cittadini”. Alla paura della destra e ai principi della sinistra radicale, rispondiamo con la determinazione e il coraggio di chi vuole che Potenza diventi la città dei diritti e dell’innovazione. Inclusione, condivisione, rigenerazione, sostenibilità, coraggio. Sono questi i temi che caratterizzano il programma di Bianca Andretta, candidata sindaca per il centrosinistra alle elezioni Amministrative del 26 maggio prossimo. “La città che vogliamo è una città smart, capace di puntare sull’uso intelligente delle nuove tecnologie al servizio del cittadino. Potenza già emerge tra le città del Sud nella classifica che misurano la qualità della vita e si trova nella parte alta del ranking dello Smart City Index – ha detto Andretta – Dobbiamo puntare ad essere il primo capoluogo, sotto i 100.000 abitanti, a essere qualificato come città e comunità intelligente, perché è solo puntando sulla collaborazione, sulla valorizzazione dei beni comuni, sull’agevolazione di processi culturali inclusivi che si può immaginare un futuro dirompente. Avvieremo anche un modello di implementazione della tecnologia blockchain per agevolare la tracciabilità, la trasparenza e la partecipazione. Per noi la fiducia è un valore prioritario perché è sulla fiducia che si basano scelte di persone e investitori”. “La città che vogliamo deve creare nuove opportunità di lavoro soprattutto per i giovani: un lavoro buono, un lavoro stabile, e devo farlo in concertazione con il governo regionale e nazionale. Deve offrire stimoli e strumenti all’automprenditorialità, ai giovani che decidono di investire in quella che deve diventare una città laboratorio”.
“La città che vogliamo – ha aggiunto Andretta – è una città capace di includere, di accogliere, di non lasciare nessuno indietro e che si confermi luogo sicuro per tutti, al centro come nelle periferie. Una città che sostiene le famiglie e che sia capace di riorganizzare la qualità del tempo: il tempo del lavoro, il tempo sociale, il tempo della cura familiare, il tempo del volontariato, il tempo libero”. “La città che vogliamo è una città che sia capace di proporsi come modello culturale: che sappia riconoscere il patrimonio culturale, artistico, sportivo, artigianale, produttivo che possiede e che impari a mettere a frutto la bellezza”. “Rendere Potenza una città bella da vivere – ha detto Andretta – vuol dire renderla attraente per gli investimenti dei privati: quegli investimenti che potrebbero portare alla costruzione di un nuove opere pubbliche per i servizi alle persone, alla creazione di un collegamento più stabile e strutturato tra università e centro storico”. “Sul versante cultura e turismo non dimentichiamo che nella programmazione dei fondi dal basso, grazie alle opportunità ministeriali, le ‘Vie delle Meragiglie’ è stato valutato come miglior progetto in assoluto e che trasformerà Potenza nel primo hub del Mezzogiorno in grado di connettere e di animare il cuore dell’antica a gloriosa Basilicata interna”. “La città che vogliamo è una città capace di ritrovare un nuovo pensiero, una nuova missione per sé, mettendosi al servizio di un progetto migliorativo della qualità della vita anche del resto delle comunità lucane. Questa è la Potenza che vogliamo!”, ha affermato. “Per Potenza è giunta l’ora di abitare il presente con la consapevolezza e la responsabilità di sognare e costruire il futuro. Alla paura della destra e ai principi della sinistra radicale, rispondiamo con la determinazione e il coraggio di chi vuole che Potenza diventi la città dei diritti e dell’innovazione perché la città che vogliamo deve essere capace di ascoltare la voce della propria gente e di rispondere ai bisogni dei suoi cittadini”, ha concluso Andretta