Buon compleanno Maestro
Francis Ford Coppola compie 80 anni.

Oggi Francis Ford Coppola, emigrato lucano di prima generazione e grande maestro del cinema internazionale compie 80 anni.

Le radici della sua Bernalda sono per lui ben presenti. Ne adora genius loci, cibo e tradizioni. Qui ha restaurato Villa Margherita hotel de charme di gran rispetto. Torna spesso a “Bernaldabella” come lui la chiama. Gli piace la Festa di San Bernardino dove suona anche lo strumento della banda se gli capita, parla con i paesani per strada. Qui ha celebrato le nozze della figlia. Alla Basilicata ha donato uno straordinario spot da testimonial partecipe e un’indimenticabile conferenza in un teatro di Milano durante l’Expo che ho avuto il piacere di organizzare insieme all’amico Gianpiero Perri, all’epoca direttore dell’Apt Basilicata.

Dal punto di vista cinematografico, da tempo Coppola si è meritato l’immagine del padre nobile della Settima Arte e di grande vecchio mentore di diverse generazioni di giovani cineasti, compresa la figlia Sophia, che ha dimostrato in una famiglia di numerosi artisti (ben raccontata dal parente lucano Michele Salfi Russo nel documentario “Il fischio di famiglia”) di esserne l’erede creativa degna di tanto padre.

Francis, della sua infanzia, ha raccontato tra storia e leggenda, come chiuso in sanatorio per fragilità polmonare, avesse imparato a giocare con le marionette mettendo in scena un mondo tutto suo di cui era regista e demiurgo.

Da adolescente entra nel cinema di serie B americano con uno pseudonimo con piccole produzioni indipendenti che frequentano i generi horror e del giallo fino al 1972 in cui fu artefice del Padrino e fece di lui subito uno star internazionale. Per farsi strada ad Hollywood, come ogni vero immigrato, aveva scelto il cognome aggiuntivo Ford, prima di Coppola, rendendo omaggio a uno dei più grandi registi americani (Ford) ma anche al più geniale costruttore americano di automobili (Henry).

Con la notorietà scelse di firmarsi soltanto con il cognome del padre (musicista romantico appassionato del bel canto italiano) ma lo spirito da pioniere del cognome Ford gli è rimasto attaccato addosso.

Da sceneggiatore ha vinto l’Oscar per “Patton generale d’acciaio” e “Il Grande Gatsby”. Autore indipendente, quasi sempre produttore di se stesso, vezzeggiato dagli studios ma insofferente alle loro regole. Coppola ha battuto molti record. Con il Padrino II è entrato nella ristretto club dei grandi di Hollywood premiati in contemporanea con tre Oscar (Miglior film, migliore regia e migliore sceneggiatura), con la sua famiglia patriarcale ha portato nel cinema ben 13 parenti fra genitori, figli e nipoti; per 12 volte i suoi attori hanno vinto l’Oscar, la sua saga del Padrino (tre completati e un quarto abbandonato dopo la morte del suo sodale ispiratore Mario Puzo) è tra le più epiche come successo attraverso i decenni. Il Padrino con frasi indimenticabili e scene madri ha modellato anche l’immaginario della criminalità globale senza che il regista si proponesse questo scopo. Anzi, quando si registrano episodi come quello del funerale dei Casamonica celebrato con le musiche del suo film, ne prova grande imbarazzo. Ma i primi due episodi della saga restano dei capolavori assoluti visti rivisti ed idolatrati ad ogni programmazione e proiezione.

Ogni suo film fino agli anni Novanta è stato un grande evento. “La Conversazione” è uno dei migliori polizieschi di sempre ma anche un film profetico sugli anni che viviamo nel periodo delle intercettazioni. Buoni film sono anche “Tucker”, “Peggy Sue si è sposata” “L’uomo della pioggia”. Mirabili anche i film fatti per riparare ai suoi clamorosi flop economici “ I ragazzi della 56 strada” e “Rumble Fish” che lanciarono Matt Dillon e Mickey Rourke. Innovativo nella sua follia “Un sogno lungo un giorno”. Il suo Dracula ha ricevuto consensi da pubblico e critica.

Leggendario più di tutti è “Apocalypse Now” che festeggia i quarant’anni e che avrà ancora una volta una nuova versione forse definitiva dopo i diversi finali del passato. Film con gestazione e lavorazione epica durata tre anni. Un tifone e morti durante le riprese nelle Filippine. Un documentario a futura memoria sul dietro le quinte. Ambientazioni perfette, recitazioni impeccabili, fotografia di Storaro, colonna sonora da urlo (ci sono anche i Doors di Jim Morrison compagno di università alla Ucla). Palma d’oro a Cannes. Un film che resta nel tempo e non tramonta mai. “Non è un film sulla guerra nel Vietnam-ha detto Coppola-è il Vietnam”.

Da ricordare la notte del 10 settembre 1981 in cui sullo sfondo del Colosseo a Roma presentò il capolavoro del muto il Napoleon di Abel Gance con le musiche del padre Carmine Coppola in piedi sul podio come apogeo massimo della politica dell’Effimero e dell’Estate romana di Renato Nicolini. Un progetto che stiamo cercando di portare nella sua versione più completa e rinnovata tecnologicamente a Matera 2019 con la sua collaborazione.

Alla vigilia del suo compleanno Coppola ha annunciato ufficialmente la prossima realizzazione di Megalopolis, un film di fantascienza di grandi dimensioni, con un cast numeroso e importante, che ha concepito più di 30 anni fa e in cui confluiranno tutte le sue esperienze di regista. Un film su un architetto che ricostruisce New York devastata da una catastrofe è la futura tappa di un visionario che ha sempre saputo meravigliarci e stupire facendoci riflettere.

Buon compleanno mister Coppola da Bernalda. Grazie dei sogni che ci ha saputo dare. Aspettiamo quelli nuovi.

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