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RITO ABBREVIATO, CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: SI PRENDA ESEMPIO DAL COMMON LAW

Aggiungo che la Giustizia non è vendetta, la pena deve essere equa ma soprattutto bisogna guardare alla pericolosità sociale di chi commette un reato.

Il Senato ha approvato in via definitiva il testo che prevede l’inapplicabilità del giudizio abbreviato ai delitti puniti con la pena dell’ergastolo.

Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede

Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, così si è espresso: “Con l’approvazione di questa legge in Senato diamo un segnale fortissimo a tutti i cittadini di questo Paese. Il messaggio è che c’è la certezza della pena, non ci sono più gli sconti di pena a cui i criminali un po’ si sono abituati quando ci sono reati gravissimi. Chi sbaglia, con noi al Governo, paga e l’approvazione del provvedimento è un tassello importante in questa direzione. Si tratta di un altro punto del contratto di governo che diventa legge”

Criminologa URSULA FRANCO

La criminologa Ursula Franco ci ha rilasciato una breve dichiarazione:

Neanche la pena di morte è mai stata un deterrente, è una sciocchezza pensare che, mentre un soggetto uccide, pensi di cavarsela con poco perché poi può avvalersi del rito abbreviato. Aggiungo che la Giustizia non è vendetta, la pena deve essere equa ma soprattutto bisogna guardare alla pericolosità sociale di chi commette un reato.

In questo campo il Common Law americano insegna, un soggetto che ha commesso un omicidio può essere condannato al carcere a vita (life in prison without the possibility of parole) o al carcere a vita con la possibilità di uscire dopo aver scontato un certo numero di anni (parole eligible life sentence), ed è in quel momento che una commissione valuta la sua pericolosità sociale e decide se scarcerarlo o meno”

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