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Ciao MARISOL LAVANGA

Profondamente commossi ci stringiamo intorno al dolore della famiglia Lavanga, un forte abbraccio all’amico Domenico, papà di MARISOL

PM Volley Potenza  “Una triste notizia che ha scosso tutti, una nostra giovanissima atleta questa sera è venuta a mancare. La notizia l’abbiamo appresa al termine della gare della Serie C di cui faceva parte fino a pochi tempo fa. Non ci sono parole per descrivere il dolore che stiamo provando tutti. Quello che possiamo fare è fare silenzio e stare vicino alla famiglia di Marisol Lavanga che sta affrontando questo momento tragico e straziante. Tutte le attività previste per la giornata di domani, lunedì 4 marzo, sono sospese (seguiranno aggiornamenti). Per il resto ci limitiamo a rispettare il dolore della famiglia, dei cari, delle compagne di squadra e dei tecnici e di tutti gli amici di Marisol. Chiediamo anche a voi di vivere questo dolore nel silenzio. Grazie.”

Oggi l’ultimo saluto a MARISOL LAVANGA con cerimonia religiosa alle ore 15:00 presso la Chiesa di Santa Cecilia a Poggio Tre Galli della città Capoluogo, ove da questa mattina è stata allestita la camera ardente.

MARISOL aveva solo 17 anni stroncata da una terribile malattia la sua VOGLIA di vivere e di emergere nel mondo del VOLLEY (passione di famiglia) aveva nel DNA la passione inculcata dai genitori.

Nel mondo dello SPORT e tra coloro che l’anno amata ha lasciato tanto dolore, Marisol ci ha lasciati, andando VIA silenziosamente ed in punta di piedi.

MARISOL TI ABBIAMO AMATA DIO DI PIU’

SILVIO ALTAMURA : La morte è sempre ingiusta, ma a 17 anni è un macigno che difficilmente si sopporta.
La tua Città ti ha rivolto il più caldo saluto, alla tua famiglia il più caloroso abbraccio. Vola in alto Marisol, riposa in pace.

MARISOL LAVANGA

Ci sono cose che non vorremmo mai scrivere nè tantomeno pensare, eppure siamo costretti a farlo. Una nostra giovanissima atleta, Marisol Lavanga, è stata strappata alla vita da un destino crudele, nel pieno dei suoi 17 anni, della sua spensieratezza, dalla sua amorevole famiglia, da tutti i suoi amici e dalle tante ragazze incontrate sui vari campi dove andava a giocare con il suo caratteristico sorriso.

Un fiore bianco non ancora sbocciato strappato da una malattia tanto crudele quanto inaspettata che l’ha portata via in pochissimo tempo, neanche il tempo di metabolizzare una notizia del genere, seppure ci fosse tempo per farlo trattandosi di una giovanissima vita.

Marisol era una promessa della pallavolo locale, cresciuta nella società Asci Potenza e in questa stagione ha intrapreso e sposato il progetto PM Asci scendendo in campo nei campionati di Serie C e Under 18; mamma Moon è stata una giocatrice di livello nazionale ed internazionale, papà Domenico un dirigente di lungo corso prima a capo della Fipav locale poi impegnato nel sociale con il Centro Sportivo Italiano, Anjun, il fratello maggiore con cui condivideva questa passione ereditata dai genitori, anche per lui tanto talento espresso prima a Potenza nella Virtus e poi il salto in Serie A2 a Potenza Picena.

La scomparsa di Marisol lascia tutti attoniti, la pallavolo potentina e regionale si è stretta in un caloroso e doloroso abbraccio alla famiglia ed a tutti gli amici.

Ufficio Stampa PM Volley Asd

Vincenzo Marino “Non si può mai sapere la vita cosa ci riserva, a volte sa essere bella, divertente e piena di sorrisi, altre volte sa essere ingiusta, forse anche troppo…. La vita di una persona dura veramente poco e nemmeno noi ce ne accorgiamo, di come passi in fretta il tempo e quest’ ultimo che ogni giorno ci rende privi di una libertà che non sappiamo cogliere al momento, di un semplice gesto buono che non riusciamo a fare pentendocene amaramente o di un semplice sorriso che vale più di mille parole Come il tuo, un sorriso meraviglioso e due occhi dolcissimi, una bellezza orientale pura come l’acqua e perfetta in ogni suo aspetto, te ne sei andata così, come il fiume che scorre, come il vento che soffia, te ne sei andata lasciando dentro di tutti un vuoto incolmabile, un silenzio inaspettato Tanta, ma veramente tanta gente si è stretta attorno a te per salutarti un’ ultima volta, amici, amiche, parenti, professoresse, compagni e sportivi, la lista sarebbe troppo lunga per far capire a tutti quanta gioia e allegria trasmettevi con il tuo splendido sorriso e la tua simpatia Per noi non è l’ ultimo saluto, tu ci stai aspettando da un’ altra parte che ci è ancora sconosciuta, questo non è un saluto è un arrivederci in un mondo migliore Io voglio ricordarti così, con queste parole e con le lacrime di chi ti ha voluto bene e che da un giorno all’ altro non ti troverà più in palestra, fra i banchi di scuola, e dovunque tu hai regalato sorrisi con quegli occhi pieni di bontà e di amore Perché una splendida ragazza, una giovane donna di 17 anni meritava ancora tanto dalla vita Arrivederci sorriso meraviglioso Un bacio grande che possa arrivare fin lassù CIAO MARISOL ❤️ “
Ilaria De Santo co MARISOL

Ilaria De Santo “Quest’anno pensavo che finalmente sarei tornata ad essere felice di fare gli anni il 16 di Giugno. Avevo lavorato per cancellare le macchie di un dolore antico e rendere il mio anno speciale. E’ evidente che non c’è pace per questo povero giorno che non avrei mai pensato potesse diventare peggio di così. Io ti ho vista crescere, per lo più da lontano, perchè a un certo punto io ero troppo grande e tu troppo giovane. Ho sempre pensato che il futuro ci avrebbe avvicinate perchè è quello che succede alle anime un poco gemelle dei Gemelli, pensavo. Sono naif, lo so. Ma ho sempre creduto in questa strana cabala, per lo più alimentata da tutti quelli che dicevano “ne conosco un’altra di testa dura come la tua!!!” quando eravamo insieme. Ma tu sei stata “la più furba“, come diceva sempre tua madre, e ci hai fregato tutti. Parlano di te come di una ragazza dolce. Io ricordo uno sguardo monello. In realtà non l’hai mai perso, lo nascondevi sotto le forme appena sbocciate e qualche filtro instagram tanto di moda tra “voi giovani“. Parlano di te come di una ragazza sorridente. Io ricordo quei dentini piccoli, pieni di problemi, che avevi paura a mostrare. E mi ricordo di averti rivisto quando li hai cambiati. Erano bianchi e tondi e tu li mostravi a tutta gengiva. “Mia figlia è tornata a sorridere senza vergognarsi” mi disse tua madre quel giorno. E’ evidente che dal quel giorno non hai più smesso. Tutti ricordano i tuoi successi nello sport. Io mi ricordo quando andavamo nei musei e ridacchiando dovevo dire “SSSSH!!!” a te a tuo fratello perchè cantavate “Ascelle, ascelle, mi lavo la faccia, mi lavo le ascelle“, oppure di quando per farvi stare buoni in macchina non sapevo più che diavolo invertarmi e mi sono messa a raccontare tutta l’Odissea. E tuo fratello ci aveva preso gusto e mi diceva “E poi?” ogni volta che finivo un racconto, mentre tu al secondo ti eri già addormentata. Tutti ricordano i tuoi capelli lunghi e morbidi. Io ricordo le tue codine sparate che tua madre faceva fatica a pettinare, perchè scappavi come un’anguilla. Mi ricordo un giorno d’estate che sei uscita dalla stanza al mare con quegli spaghetti neri elettrici tutti sparati in aria, piccola streghetta. Volevo essere lì a dirti “Ciao“, a scusarmi per aver pensato di avere tutto il tempo del mondo. A stringere la tua famiglia, “LA” famiglia come per me siete sempre stati. E invece eccomi qua, in esilio nell’ennesimo Paese straniero a piangere da tre giorni su vecchie fotografie, a ripensare a quel cappellino rosso Ferrari, e a quando ancora ti vergognavi di sorridere. Mi hai fregato di nuovo. Io non trovo pace. Speriamo che tu l’abbia trovata per tutti, piccola streghetta furba.”

FAMIGLIA LAVANGA : Anjun – Moon – Mimmo – MARISOL

Anjun Lavanga · “Sono stati due giorni infernali, senza pace, senza tregua, senza sonno. Stamattina mi sono alzato con la consapevolezza che io e il tuo faccino non ci saremmo più visti. Non riesco a pensarci, non riesco ad accettarlo, dovevamo crescere insieme, farci forza l’un l’altro, continuare a fare gli scemi, ridere (che è la cosa che viene meglio a entrambi) e stringerci in grandi abbracci. Se c’è qualcuno lassù continuo a chiedermi incessantemente perché abbia voluto questo, perché te, perché la mia piccola dolce rompicoglioni. Da quando sono partito due anni fa eri fiorita, avevi smesso di essere considerata “la sorella di Anjun” ed eri diventata “Marisol” la ragazza divertente, solare, con cui nessuno si annoiava e del quale sorriso si innamoravano tutti. Mi raccontavi del tuo volermi superare nella pallavolo, mi chiedevi come fare i tocchi di seconda, mi raccontavi del tuo amore per Bologna e la tua voglia di trasferirti lì all’università, volevi prendere la patente, organizzare la tua festa dei 18 anni, viaggiare. Mi rispondevi a qualsiasi storia su Instagram ironizzando e prendendomi in giro, mi mandavi foto stupide ogni giorno e puntualmente, ogni sabato mi mandavi le foto di mille outfit tra i quali dovevo scegliere quello che ti stava meglio. Ci vedevamo poco, una volta al mese se andava bene, ma quella volta mi dimostravi tutto il tuo affetto, mi rompevi dicendomi di portarti dei regali, mi chiedevi i passaggi in macchina perché se ti accompagnavo io era più figo. So che eri fiera di me, orgogliosa del tuo fratellone, e voglio pensare che tu sia andata via felice perché il tuo fratellone stava venendo da te, portandoti la felpa della squadra che gli chiedevi da tempo. Il tempo non curerà nulla, la tua assenza non sarà mai colmata sorellina, ma ti ho promesso che ti renderò ancora più fiera di me e vivrò questa vita per entrambi. Perché tu sei e sarai con me, in ogni passo che farò, in ogni parola che dirò, in ogni mio gesto. Sarà tutto per te Mari, e tramite me, mamma e papà la tua persona sarà sempre viva, e i tuoi sogni saranno i nostri sogni. Rimarrai sempre la dolce bimbetta col sorriso contagioso, e quel sorriso sarà la mia forza. Sei sempre con me. Anjun

Marisol Lavanga

Il Comitato regionale FIP Basilicata ha disposto che venga osservato un minuto di raccoglimento in occasione delle gare che si disputeranno a Potenza in questo fine settimana per la scomparsa della giovanissima atleta di pallavolo Marisol Lavanga. FIP Comitato Regionale Basilicata Ufficio Stampa

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